L'Editoriale

Trump, Bolsonaro, Johnson, Putin e Lukashenko: capi di stato accomunati da due cose: sono negazionisti e (per questo) hanno meritato il premio Ig Nobel (un anti premio) a motivo della disinformazione sanitaria di cui sono stati artefici

Uccidere di botte, fare di se stessi un'arma. Chi ha sparato getta la pistola nel fiume, chi ha accoltellato si chiede come e dove far sparire la lama. Ma come convivere con le proprie mani e i propri piedi trasformati in strumenti di morte?

In un clima avvelenato di tensioni Pordenoenlegge sceglie di aprire con la Fratellanza di Massimo Recalcati: un anticipo aspettando la sua Lectio magistralis. Per la prima volta visibile da tutti via web grazie alla Pnlegge tv: mercoledì 16 settembre ore 18.30 in diretta dal Verdi di Pordenone.

Il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra è arrivato quest'anno il 22 agosto: è il giorno dell'anno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse biologiche che gli ecosistemi naturali possono rinnovare in 365 giorni. Detto facile: abbiamo bruciato in otto mesi le risorse di dodici.

Un bambino malato che deve essere vegliato h24. Un papà piccolo imprenditore. La crisi che si mangia la fabbrichetta e si porta via la casa... un paese che si mobilita per loro e poi il Covid19 che blocca tutto fuorché il fallimento... ma ecco che l'impossibile si avvera: come nelle favole

Una preghiera per papa Francesco ogni 13 del mese, senza un programma definito, proprio perché ciascuna possa farla propria anche il 13 agosto dalla riva del mare o dalle ferie

Noi la temiamo e ci angoscia il pensiero che in autunno possa tornare, ma c'è un posto nel mondo dove, nonostante il caldo estivo, il Covid ha rialzato la testa e la temuta seconda ondata è già realtà. Si tratta della Terrasanta, in secondo lockdown almeno fino al 5 agosto.

Nei mesi bui dell'infuriare del morbo c'era chi sollevava dubbi sul numero dei decessi giornalieri: tutti morti "per" coronavirus? O forse morti "con" coronavirus? Là dove il "per" introduce la causa e il "con" indica le circostanze accessorie. Ora uno studio offre la risposta

Che sia estate lo dice il caldo, ma all’orizzonte di questa anomala stagione, anch’essa colpita dal virus, si stagliano nuvoloni neri. Lo spettro che incombe ha due volti. Da un lato quello sanitario, dall'altro quello economico. Pesantissimi entrambi

Il programma si apre e si chiude da Roveredo, in piazza Roma alle 21 (al palazzetto dello sport in caso di maltempo), con 2 appuntamenti: giovedì 16 luglio Paolo Paron, fondatore della Società Tolkeniana Italiana, parla di miti, leggende e racconti del mondo germanico, celtico e scandinavo che hanno ispirato Tolkien.

All’orizzonte di questa anomala estate si stagliano nuvoloni neri. Lo spettro che incombe ha due volti. Da un lato quello sanitario, dall'altro quello economico

 Le decisioni dei prossimi giorni sono tanto importanti per l'Unione Europea: ne va della salute economica di ogni singolo Stato membro. Ma ne va anche del futuro dell'Unione che è a un bivio: i cartelli dicono aiuti o non aiuti, ma significano anche futuro solido o futuro incerto, futuro con o futuro senza l’Ue.

La Libia è al centro di attenzioni ed appetiti internazionali. Due le questioni, entrambe cruciali: gestione dei migranti ed escalation di tensioni. Entrambe comportano decisioni ed equilibri difficili. L'Italia ne è due volte coinvolta.

C'è qualcosa torna a muoversi e c'è una data all'orizzonte, il primo luglio, quando si confronteranno la Procura di Roma e quella del Cairo, dopo un anno e mezzo di silenzio. Nel frattempo, sono state così tante le dichiarazioni fatte e poi smentite da parte degli egiziani che non si sa quanto sia lecito aspettarsi di nuovo.

Tra le tante considerazioni che si possono fare riguardo il coronavirus, una si impone mano a mano che la pandemia si diffonde per il pianeta. chi meno ha più paga, chi è socialmente fragile rischia di più, si espone di più, si ammala di più, soccombe di più.

Antonella: una ricercatrice italiana che sbaraglia 60 concorrenti e vince il premio quale "migliore scienziato dell'anno alla Accademia reale delle Scienze di Bruxelles. Il merito? Ha trovato come sconfiggere il batterio dell’antrace: usato dai terroristi in giorni a noi vicini, ma presente fin nella Bibbia, tra le piaghe dell'Esodo.

Una vicenda made in Usa che è un cliché: un poliziotto bianco ferma un uomo nero, nel corso dell'arresto qualcosa va storto e l'uomo nero muore. Un caso simile ad altri, ma questa volta tutti gli Stati Uniti si sono accesi in una rivolta che in una settimana ha portato a migliaia di arresti, nuove vittime, violenze e saccheggi.

Vite nate per essere vendute: succede in tante parti del mondo, ma il Covid 19 rallenta le consegne. Il caso Kiev e le culle che riempiono una sala dell'hotel

Quanto al "particulare" ha riguardato questioni che alcune regioni hanno sentito, per posizione geografica o vocazione, non rinviabili. Una è quella delle spiagge che significano anche ospitalità dall'alba a dopo il tramonto. Apparteniamo anche noi a queste regioni, come Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Lunedì 18 maggio, a cent'anni dalla sua nascita, possiamo ricordarlo libero e radioso con gli scarponi ai piedi sulle amate montagne, o in preghiera davanti la Madonna nera di Czestochowa o stremato ma ancora aggrappato alla croce, comunque certi della sua instancabile presenza, pronto a ricordarci: "Non abbiate paura".

Non li abbiamo pensati che raramente. Di solito una volta l’anno, nelle giornate di Telethon. Eppure siamo nelle loro mani, oggi più che mai. Sono i ricercatori, alle cui menti affidiamo la salvezza da questo coronavirus che, se ci voltiamo indietro e proviamo a ritornare nei nostri panni e pensieri di due mesi fa, ci appare come l’improbabile trama di una fiction da paura.

Una falcidia tremenda quella degli anziani nelle case di riposo. Il medico belga Hans Kluge, direttore europeo dell'OMS lo ha ammesso: "Quasi la metà di tutte le vittime da coronavirus in Europa vivevano nelle case di cura".

Chissà come vivremo questo 25 aprile, 75° dalla Liberazione, giorno di discorsi, di senso di patria unita, ricordo di un’Italia che usciva a brandelli da una seconda guerra mondiale e da una guerra civile. La domanda viene perché, nei giorni che questa data precedono, non lo si trovava proprio un bandolo che desse alla matassa Italia un senso di unità. 

Negozi chiusi, commercio, industrie, turismo: fermi. Non per polemiche ma per essere vicino alle aziende e famiglie del nostro territorio abbiamo raccolto la loro voce. Eccoli da Frisanco a Portogruaro, da Annone a Fontanafredda ( i dettagli nello speciale a pag.4,5,6 - vedi gratuitamente il pdf)

"Carissimi, non abbiate paura o vergogna di piangere nei momenti di dolore e di smarrimento. Oggi tanti di noi piangono perché non riescono a vedere i segni di un domani migliore, perché le parole di consolazione non bastano a sollevarci dalla paura... Ricordiamo le prime parole di Gesù risorto sono di una tenerezza straordinaria: "Donna, perché piangi?".

Sembra il più prosaico dei commenti, invece lo ha detto Papa Francesco nel corso di una diretta televisiva che ha bloccato il mondo per un’ora. Immagini nuove, sciabole di solitudine penetrate negli animi scossi dal giorno nero del coronavirus con oltre novecento morti

E’ questo il percorso dell’Italia agli occhi dell’Europa: da vituperata ad esempio. Tutto è partito dal rimbrotto infelice di Christine Lagarde, per arrivare, nel giro di una settimana, agli elogi di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue che ci ha indicati quale "esempio meraviglioso"

La soluzione non è vicina. I ocntagi salgono oltre il record che si credeva cinese. L'Italia si cura se si chiude. Non resta che mantenere calma e corretto comportamento dato che, come diceva Goethe, il traguardo si raggiunge senza fretta e senza sosta.

Una morte straziante è quella di un bambino: come Alan Kurdi, tre anni, che nel 2015 è stato trovato riverso in una spiaggia mentre con la famiglia cercava la possibilità di una vita. Ora ha trovato giustizia. Ma quasi nessuno lo ricorda più

Riprendiamo la strofa di quell'inno che i giocatori cantano con la mano sul cuore: "Stringiamoci a coorte". Se vale per una partita figuriamoci per una questione vitale come questa. E, sia pur distanti e privi di abbracci, stringiamoci, alleiamoci nell'intento comune di non sacrificare i nostri fratelli e noi al contagio.