Nella prima messa del suo viaggio apostolico celebrata a Kinshasa il pontefice ha detto: "Serve una grande amnistia del cuore, in un mondo scoraggiato per la violenza e la guerra”
L’attesa del Papa tra gioia e speranza. Don Kasika: “Il suo arrivo nella nostra terra significa che siamo davvero nel suo cuore”
Pensando alla martoriata Ucraina, il nostro impegno e la nostra preghiera per la pace devono essere ancora più forti. Pensiamo all’Ucraina e preghiamo per il popolo ucraino, così maltrattato.
Papa Francesco ha dedicato l'udienza di oggi a Gesù "maestro" dell'annuncio. Al termine, un appello a pregare, ogni giorno, per la "pace definitiva" in Ucraina e a non dimenticare l'orrore della Shoah.
Per tutti e quattro queste situazioni di conflitto invoca il dialogo come via per la pace
La Parola di Dio, che opera la salvezza in chi l’ascolta, la crede e l’accoglie in sé
Ancora una volta Francesco ha invitato a pregare per il popolo ucraino martoriato dalla guerra
Ammesso che si possano sintetizzare in una sua comunicazione i messaggi che ci ha trasmesso nel suo molteplice magistero - libri, encicliche, omelie, conferenze, interventi dottrinali - penso che il nocciolo di tutto il suo dire si condensi nel ripetuto invito ai credenti: "Rimanete saldi nella Fede".
A Kharkiv, quasi 100 bambini, aiutati dalla Chiesa durante la guerra, hanno partecipato a un concorso di disegno intitolato, “Papa Francesco è il mio migliore amico”. (foto: Sir, Kharkiv, concorso di disegno; crediti foto p. Wojciech Stasevych)
Papa Francesco: “Far cessare immediatamente il conflitto insensato in Ucraina”
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