La Parola del Papa

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“Se ci lasciamo prendere per mano da Gesù, nessuna esperienza di fallimento e di dolore, per quanto ci ferisca, può avere l’ultima parola sul senso e sul destino della nostra vita” e “se ci lasciamo afferrare dal Risorto, nessuna sconfitta, nessuna sofferenza, nessuna morte potranno arrestare il nostro cammino verso la pienezza della vita”. Così Papa Francesco 

Ricevuti questa mattina, mercoledì 27 marzo, da Papa Francesco i due padri Rami Elhanan e Bassam Aramin – il primo israeliano, il secondo palestinese–, protagonisti del libro vincitore del Premio Terzani 2022 “Apeirogon”, dello scrittore irlandese Colum McCann.

Papa Francesco nutre una speciale devozione per lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù, al quale ha dedicato una lettera apostolica, un anno speciale e un ciclo di catechesi. Ma le radici del suo rapporto di intimità spirituale con il "custode della Chiesa" risalgono alle origini della sua vocazione e del suo pontificato, iniziato undici anni fa

Continuiamo a pregare per le popolazioni martoriate dalla guerra, in Ucraina, in Palestina e in Israele, in Sudan. E non dimentichiamo la Siria, un Paese che soffre tanto per la guerra, da tempo.

Accolgo con affetto la comunità cattolica della Repubblica Democratica del Congo a Roma. Preghiamo per la pace in questo Paese, come pure nella martoriata Ucraina e in Terra Santa. Cessino al più presto le ostilità che provocano immani sofferenze nella popolazione civile.

Il Papa non ha letto la catechesi dell'udienza di oggi, dedicata alla superbia, a causa del perdurare del raffreddore, come ha spiegato lui stesso ai fedeli. Al termine, l'ennesimo appello per la pace in Ucraina, in Terra Santa e nelle altre parti del mondo insanguinate dalla guerra