Commento al Vangelo

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Due sono le considerazioni da fare. La prima: non è possibile avere nella storia la Chiesa dei perfetti. La Chiesa accoglie i buoni e i cattivi. La seconda: il giudizio tra i buoni e i cattivi spetta a Dio, non agli uomini. Dopo tale giudizio c’è la ricompensa: beatitudine per gli uni e dannazione per gli altri.

Ha rivelato queste cose ai piccoli. Ma chi sono i piccoli? In greco c’è il termine “nepìois”, che significa “ai bambini”, un modo delicato per indicare i discepoli di Gesù. I “piccoli” sono i “mikròi”. L’uso del vocabolo “népios” è dovuto alla contrapposizione con coloro che avevano una competenza “accademica” della Legge

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: “Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima"

 La solennità dell’Ascensione è teologicamente chiarita dalle due Collette della celebrazione. Nella petizione della Colletta della messa vigiliare si afferma che l’Ascensione è un modo diverso di Gesù di essere presente in mezzo ai suoi discepoli di ogni tempo. Nella causa della Colletta della messa del giorno, l’Ascensione rappresenta la certezza che la natura umana può essere collocata accanto a Dio