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In questi giorni "la dolce catena che ci rannoda a Dio", come il beato Bartolo Longo chiama il Rosario, viene evocato in tutte le chiese del mondo, soprattutte in quelle che soffrono per la guerra, per la mancanza di generi alimentari di prima necessità. Per esempio a Erbil dove vivono migliaia dei profughi. Vedendoli portare al collo il Rosario, sorge spontaneo pensare come sia servito in ogni tempo a sentirsi popolo. Così di fronte a chi invoca Dio per fare la guerra, il nome materno di Maria viene a ricordarci che il vero Dio può solo chiamarsi amore".

Lettera alle madri di oggi. Sono duemila anni che il mistero della maternità è entrato a far parte dell’unione inaudita tra la natura umana e la natura divina. La rivelazione che sta alla base della nostra fede è tutta ricapitolata nella dimora della vita che sta dentro di voi. Fu nel grembo di una di voi, una ragazza ebrea, che nel compimento del mistero che divenne Madre, che Dio, Parola fatto Persona, divenne uomo senza cessare di essere Dio.

Ogni primo maggio è un messaggio che va cercato, scoperto e decifrato nelle pieghe del nostro presente, nelle sue contraddizioni, nelle sue difficoltà e nelle sue speranze.

Noi, gli over dai 70 in sù siamo stati tanti fin dalla nascita. Nonostante le traversie siamo ancora qui, magari ogni tanto ci facciamo un tagliando... e continuiamo

Pasqua: i parroci benedivano le famiglie. Cosa si fa adesso?

Il titolo di una canzone famosa, che sbagliando venne etichettata come un inno ateo nichilista, ma che in realtà è un manifesto del pensiero evangelico

La settimana che si apre con la domenica delle Paleme e ci accompagna alla Santa Pasqua può essere definita la settimana dei due alberi: l'ulivo da una parte, la croce dall'altra. Sono tanti i riferimenti che incontriamo nella tradizione e non solo a questi elementi.

Novant'anni fa il tricolore italiano arrivoò sul Polo Nord. Una missione che destò l'interesse di tutti e inorgoglì la nazione, ma il prezzo da pagare fu altissimo. Alla scoperta della storia del dirigibile Italia pilotato dal generale della Regia Aviazione, Umberto Nobile.

Riflessioni sul significato oggi della festa delle donne. Una volta finanche un Vescovo si lasciò andare ad una battuta fuori luogo sul mondo femminile