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Rottamazione auto e bonus anche per le seconde case

  Il Decreto Rilancio dev’essere convertito in legge entro il 18 luglio

Rottamazione auto e bonus anche per le seconde case

Con il via libera della commissione Bilancio della scorsa settimana si rende operativo l’impianto normativo del Decreto 34/2020. Dopo l’approvazione dell’aula il testo dovrà andare al Senato per essere convertito entro il 18 luglio.
In sede di Commissione è stato approvato un emendamento per le pensioni d’invalidità che istituisce un fondo, con un primo stanziamento di 46 milioni per il 2020, per aumentare le pensioni agli invalidi al 100% da 286 euro a 516 euro. Per le auto, settore molto colpito a causa della pandemia, torna la rottamazione con un bonus fino a 3.550 euro per chi acquista un’auto euro 6 rottamando una vecchia di dieci o più anni. Il bonus vale per le auto con un prezzo non superiore a 40 mila euro acquistate entro il 31 dicembre 2020. La Commissione ha anche potenziato il bonus su auto elettriche e ibride: sale a 10 mila euro per le meno inquinanti, a 6.500 per le altre. Esteso di 20 milioni di euro anche il fondo per il bonus bici e monopattini elettrici.
Inoltre, un altro emendamento, concordato tra maggioranza e governo, ha ampliato il superbonus al 110% antismismico e di efficientamento energetico alle seconde case unifamiliari, come le villette a schiera, al terzo settore e alle associazioni e società sportive dilettantistiche per le ristrutturazioni degli spogliatoi. Non è stato possibile includere, però, gli alberghi e le ville di lusso e i castelli.
La possibilità di ottenere l’ecobonus 2020 è scattata dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021: l’obiettivo da una parte è alleggerire i costi di restauro, adeguamento energetico e sismico dei proprietari di abitazioni, dall’altro favorire la ripartenza dei cantieri.
Sono agevolati con la possibilità di detrazione (o di cessione del corrispondente credito fiscale o di compensazione dei propri debiti fiscali o ancora con uno sconto diretto in fattura), a determinate condizioni, il cappotto termico, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, impianti a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici e gli interventi antisismici.
Tra le novità approvate in Commissione, ci sono i nuovi massimali di spesa nei condomini per il cappotto termico e per la sostituzione delle caldaie a condensazione con caldaie a pompa di colore. Per le coinbentazioni il bonus vale anche per le superfici inclinate, per cui si può intervenire anche sui tetti.
Il limite di spesa degli interventi ammessi al bonus, come indica il Sole24 ore, viene ora fissato in 50mila euro per le unità immobiliari inserite all’interno di edifici plurifamiliari che hanno ingresso indipendente o più accessi autonomi all’esterno (villette a schiera).
Per gli edifici composti da due a 8 unità immobiliari il limite di spesa passa da 60mila a 40mila per unità abitativa. Limite di spesa che scende a 30mila moltiplicati per unità immobiliare nei condomini composti da più di otto unità. Per la sostituzione degli impianti di climatizzazione e delle caldaie centralizzate a condensazione con caldaie a pompa di calore, la detrazione del 110% è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 20mila euro ad unità immobiliare per gli edifici fino a 8 unità. Per avere il quadro completo bisognerà, però, aspettare oltre la metà di agosto con l’emanazione delle regole finali dell’Agenzia delle Entrate e il decreto Mise sull’invio delle asservazioni tecniche dei requisiti.

* Commercialista

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