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Ascoltare, Leggere, Crescere: giovedì 28 "Il cuoco dei presidenti"

Anche il Quirinale ha una cucina e anche quella cucina ha un cuoco più speciale degli altri che tutto dirige: è "Il cuoco dei Presidenti" come titola il libro di Pietro Catzola, nato marinaio e finito a imbastire pranzi e cene da Cossiga a Mattarella, compresi capi di stato (Bill Clinton, Michael Gorbacev e perfino la Regina Elisabetta). Edito da Solferino, il volume è assai simpatico e mescola pagine di vita di Palazzo a pagine di vita dell’autore, senza rinunciare a dare delle vere ricette. Viene presentato giovedì 28 settembre in doppio appuntamento: alle 10 ad Aviano, Scuola alberghiera Ial Fvg e alle 20 a Pordenone in Villa Baschiera Tallon.

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Ascoltare, Leggere, Crescere: giovedì 28 "Il cuoco dei presidenti"

Anche il Quirinale ha una cucina e anche quella cucina ha un cuoco più speciale degli altri che tutto dirige: è "Il cuoco dei Presidenti" come titola il libro di Pietro Catzola, nato marinaio e finito a imbastire pranzi e cene da Cossiga a Mattarella, compresi capi di stato (Bill Clinton, Michael Gorbacev e perfino la Regina Elisabetta), oltre a tanti altri ospiti illustri, cardinali compresi.
Edito da Solferino, il volume - di circa trecento pagine - è assai simpatico e mescola pagine di vita di Palazzo a pagine di vita dell’autore, senza rinunciare a dare delle vere ricette, come recita il sottotitolo: "Vita e ricette di un marinaio al Quirinale".
Viene presentato giovedì 28 settembre in doppio appuntamento: alle 10 ad Aviano, Scuola alberghiera Ial Fvg e alle 20 a Pordenone in Villa Baschiera Tallon.
Oltre all’autore ad Aviano saranno presenti Luciano Bordin, Presidente Ial Fvg e Natale Miniero, Direttore marketing electrolux Professional; al pomeriggio a Pordenone Antonio Cancellieri, Presidente del Rotary Club Pordenone e l’avv. Paolo Moro che dialogherà con l’autore.
Per certo il percorso di vira di Cutzola è alquanto originale: è un giovane sardo che sogna il mare e a sedici anni si arruola nella Marina militare. Ancora non lo sa ma il primo incarico segna il suo destino: furiere ovvero addetto ai viveri. Sulle navi diventa cuoco, è bravo e viene ingaggiato per le cene importanti e in quelle ufficiali di prestigio, comprese quelle di massima rappresentanza sulla nave più bella della Marina militare italiana: la Amerigo Vespucci. E’ in una di queste occasioni che viene notato e richiesto niente meno che da Francesco Cossiga, già Presidente della Repubblica, forse per simpatia di origine, certo per la maestria dei piatti che prepara. E così inizia la sua avventura alla guida e ai fornelli delle cucine presidenziali. Cucine al plurale: non solo perché ce n’è più d’una al Quirinale, ma anche perché il cuoco si sposta col Presidente ad esempio nella tenuta di Castelporziano, usata per le pause natalizie ed estive (a circa 25 km da Roma, si estende su 6mila ettari e ha varie case da caccia al suo interno).
In sei capitoli, un prologo e un epilogo, Cutzola snocciola menù ed episodi di vita e di incontri al Quirinale, dedicando pagine - e regalando dettagli - circa i gusti e l’alimentazione dei vari Presidenti che ha servito: da Francesco Cossiga a Oscar Luigi Scalfaro sempre accompagnato dalla figlia che lui chiama la signorina Marianna, da Carlo Azeglio Ciampi e Franca (che entrò in cucina e si mise personalmente a fare le tagliatelle e si dimostrò abilissima nello stenderle col mattarello) a Giorgio Napolitano e Clio (che desideravano il pesce italiano e amavano la zuppa di cardi) e infine il Presidente Sergio Mattarella (a cui piacciono le fave in tutte le salse) con la elegante figlia Laura.
Il libro nasce dal fatto che ormai l’autore è andato in pensione (dal 2022) e ha trovato tempo e distacco necessari per dare corpo ai ricordi. Aspettando di decidere che fare nel futuro ha raccolto queste storie e questi menù (sono sei completi per 27 ricette totali), un vero asso nella manica da provare e sfoggiare anche da lettori e lettrici. Un esempio? Vellutata di piselli con scampi croccanti, spigola farcita alle erbe, patate mela, spinaci al burro, crostata di frutta: questo fu il menù servito in occasione della visita di Bill Clinton durante la presidenza di Oscar Luigi Scalfaro. Un altro ancora: Bordura di riso Michelangelo, sformato di carciofi con fonduta, spumone al caffè: fu invece quello servito a Michael Gorbacev dal presidente Cossiga. Per conoscere cosa ha offerto alla Regina Elisabetta non resta che leggere il libro.
All’autore rendiamo grazie per tante ragioni: la semplicità del suo scrivere, la modestia di cui è maestro, la ricchezza dei particolari e aneddoti non meno gustosi delle sue ricette, i suggerimenti culinari. Ma soprattutto grazie per due insegnamenti: il suo volere essere chiamato cuoco (e non chef!), e l’aver divulgato il saggio motto delle cucine del Quirinale, che vale per ciascuno di noi: "Si mangia bene, sano, ma non tanto".
Simonetta Venturin

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