Veneto Orientale
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Concordia Sagittaria, venerdì 3 settembre tre Solisti del Festival

Alle 21, nella Cattedrale di Santo Stefano Protomartire, nell'ambito del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro

Concordia Sagittaria, venerdì 3 settembre tre Solisti del Festival

Venerdì 3 settembre, alle 21, nella Cattedrale di Santo Stefano Protomartire di Concordia Sagittaria il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro propone tre Solisti del Festival (Amiram Ganz al violino, Damiano Scarpa al violoncello e Roberto Plano al pianoforte): in programma i “Fantasiestücke” per violoncello e pianoforte, op. 73 e la “Sonata” per violino e pianoforte n. 3 in la minore, Wo02 di Robert Schumann, e il “Trio” n. 2 in do minore, op. 66 di Felix Mendelssohn Bartholdy.

Nato a Montevideo (Uruguay), Amiram Ganz inizia giovanissimo vincendo a 11 anni il concorso delle “Jeunesses Musicales”. Ha studiato al Conservatorio “Tchaikovsky” di Mosca con Pikaisen, allievo e successore di Oistrakh. Nel 1979 è diventato Primo Violino solista nell’Orchestra Filarmonica di Strasburgo. Con questa ed altre orchestre ha suonato come solista i concerti di Beethoven, Berg, Šostakovič e Bartòk. Dal 1994 fa parte del Trio Altenberg di Vienna, ensemble in residence al Musikverein di Vienna e pluripremiato per le incisioni discografiche.

Damiano Scarpa diplomato con lode e laureato al Mozarteum di Salisburgo con Enrico Bronzi, ha vinto nel 2006 il Concorso Nazionale “Società Umanitaria” di Milano e molti altri premi. Nel 2010 diventa Primo Violoncello nel “Mozarteumorchester Salzburg” dove rimane fino al 2012 per passare poi alla Symphonieorchester des BR. Come Primo Violoncello collabora con l’Hessischen Rundfunk e con l’Orchestra del Gran Teatro La Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Arena di Verona e il Maggio Musicale Fiorentino. Suona un violoncello Vincenzo Postiglione costruito a Napoli nel 1905.

Vincitore del Concorso Pianistico Internazionale di Cleveland 2001 e dell’American Prize nel 2018, e premiato ai concorsi Van Cliburn, Honens, Dublino, Sendai, Geza Anda e Valencia, Roberto Plano si esibisce regolarmente in tutto il mondo. Ha inciso per Decca, Brilliant, Azica, Arktos, Sipario, DaVinci, Concerto, ottenendo cinque stelle da diverse riviste musicali. Il critico musicale del New York Times Anthony Tommasini ha dichiarato: "Questo pianista italiano ha mostrato maturità artistica oltre i suoi anni... c'era una meravigliosa chiarezza e controllo delle voci interiori nelle sue esecuzioni..." Recenti esibizioni includono recital solistici in Russia (Palazzo di Stato del Cremlino a Mosca) e un tour di musica da camera nelle maggiori sale da concerto in Cina in Trio con Laurie Smukler e Darrett Adkins, docenti di violino e violoncello alla Juilliard School. Ha studiato al Conservatorio Verdi di Milano, all'Accademia del Lago di Como e all'Ecole "Cortot" di Parigi, dove ha conseguito il Diplôme Supérieur de Concertiste. Dopo aver insegnato alla Boston University, nel 2018 ha ottenuto la cattedra di pianoforte presso l’ Indiana University Jacobs School of Music di Bloomington.

I “Phantasiestücke” op. 73, di Robert Schumann, scritti nel 1849, quando ancora il compositore si trovava a Dresda, furono eseguiti per la prima volta nel 1850 a Lipsia al Gewandhaus. “I Phantasiestücke – racconta Maria Teresa Dal Moro nelle note di sala - guardano a quell’ideale che aveva permeato il pensiero schumanniano fin dalla giovinezza: la possibilità di una musica nella quale l’elemento poetico non potesse essere afferrabile attraverso la struttura esterna dell’opera, ma provenisse da qualcosa di più profondo”. Concepito per quella Hausmusik da condividere tra pochi, l’originaria scrittura per clarinetto può essere facilmente adattata al violoncello (o al violino). Questa pagina è “un vero gioiello per raffinatezza, introspezione, ricchezza creativa, oltre a distinguersi per una equilibrata scrittura, che sale di intensità a mano a mano che si avvicina la conclusione”.

La “Sonata” per violino e pianoforte n. 3 in la minore, Wo02 si origina dagli incontri, a casa Schumann, tra il compositore (reduce da un periodo di grande fatica emotiva e di salute) e il violinista Joachim con il giovane Johannes Brahms. Insieme all’altro amico Albert Dietrich nell’ottobre del 1835, Schumann e Brahms composero la celebre sonata F.A.E., dedicata all’amico Joachim, il cui motto era Frei Aber Einsam (Libero ma solitario), da cui le lettere iniziali che corrispondono alle note che compongono il tema (F = fa, A = la, E = mi). La “Sonata” n. 3 trae origine proprio dalla F.A.E.: Schumann sostituisce con due proprie nuove pagine i movimenti scritti dagli amici Brahms e Dietrich, conservando quanto di sua mano già esisteva nella  F.A.E. Ne deriva una pagina complessa e contraddittoria che accosta momenti di appassionato sentimento, di nostalgia e, a tratti, di sottile umorismo.

Il Trio n. 2 in do minore, op. 66 di Felix Mendelssohn Bartholdy fu eseguito per la prima volta nella Gewandhaus Saal del Conservatorio di Lipsia nel 1845: l’autore si è avvicinato all’organico del trio solo durante la maturità, pochi anni di questa composizione. Con l’op. 66, Mendelssohn dà voce alla ricerca di un “retaggio di quell’ideale classico che non aveva mai rinnegato, pur affacciandosi alla nuova sensibilità romantica. Il Trio n. 2 appare vasto nelle proporzioni con una densa scrittura pianistica, permeata da un’atmosfera nostalgica conferitagli dalla tonalità di do minore. Tutto il discorso musicale si dispiega attraverso un lavoro tematico di carattere ciclico, quasi come l’evolversi di un organismo vivente in una costante metamorfosi, alla cui origine è possibile individuare uno stesso elemento germinale” (dalle note di Maria Teresa del Moro).

Il calendario prosegue il 4 settembre con la Banda dell’Arma dei Carabinieri, per passare ai Nuovi Concertisti, al Duo Danelon Sanzin, al recital di Filippo Gamba (anticipato da un incontro in omaggio alla Fazioli), alla giornata dedicata alla Scuola di Musica e terminare con il concerto conclusivo dell’Orchestra di Padova e del Veneto con la violinista Anna Tifu e la direzione di Marco Angius.

È possibile acquistare i biglietti dei concerti: tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00 e nelle serate di concerto in teatro, dalle 18 alle 21. Biglietteria online: www.festivalportogruaro.it - www.vivaticket.com .
I concerti del Festival necessitano di prenotazione e presentazione del Green Pass.
Per informazioni è possibile telefonare allo 0421-270069 (dalle 17 alle 18, dal lunedì al venerdì), scrivere a biglietteria@festivalportogruaro.it o consultare il sito del Festival www.festivalportogruaro.it .

Il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro è realizzato in collaborazione con: Città di Portogruaro, Città Metropolitana di Venezia, Regione Veneto, Teatro Comunale “Luigi Russolo” di Portogruaro; e grazie al contributo dei main sponsor Santa Margherita, Adriatico2 e Banca Generali Private; degli sponsor Generali – Agenzia di Portogruaro San Nicolò, Genagricola, LTA Livenza Tagliamento Acque, ASVO; e degli sponsor tecnici Fondazione Collegio Marconi, Fazioli Pianoforti, FAI Delegazione di Portogruaro, Accademia d’Archi “G.G. Arrigoni”, ATVO, Fondazione Enzo Hruby; in convenzione con FAI Fondo Ambiente Italiano. Media Partner: RAI Radio 3, GRUPPO GEDI (La Nuova di Venezia e Mestre, Mattino di Padova), Giornale della Musica, Radio MCA. Grazie anche ai numerosi altri sostenitori, pubblici e privati, che hanno dato il loro apporto per la costante crescita della manifestazione.

Ulteriori informazioni sul sito www.festivalportogruaro.it .

Fonte: Comunicato stampa
Concordia Sagittaria, venerdì 3 settembre tre Solisti del Festival
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