Pordenone
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Una passeggiata con cuffia per un ascolto visivo della città

Il progetto Walkabout in versione “Pordenone” verrà proposto in tre giornate venerdì 26 maggio alle 17.30, sabato 27 e 28 maggio alle 10.30, sarà un viaggio visionario nel mondo di oggi sulle tracce delle Vie dei Canti di Chatwin alla scoperta di ‘altri’ percorsi e visioni

Una passeggiata con cuffia per un ascolto visivo della città

Per la prima volta viene presentato a Pordenone WALKABOUT/PROMENADE, una passeggiata, con testo e suono in cuffia, alla scoperta di visioni e percorsi inusuali di uno dei centri più dinamici del Friuli-Venezia Giulia. È un progetto performativo con la regia di Ruggero Franceschini che nasce dalla fusione dei diari di viaggio dell’autrice Sonia Antinori (Cuba, Burkina Faso, Messico, Australia) con la ricerca di immagine della fotografa Lucia Baldini e con la musica originale del compositore musicista Arlo Bigazzi.

La versione PROMENADE di WALKABOUT nei territori attraversati assurge a valore di azione che valorizza le singolarità di un patrimonio naturalistico e culturale appartenente alla comunità.

 

Dopo le date milanesi, marchigiane e romane, il progetto arriva a Pordenone nell’ultimo weekend di maggio: venerdì 26, sabato 27, domenica 28 (venerdì ore 17.30; sabato e domenica ore 10.30). Organizzato in collaborazione con Carla Manzon, Roberta Garlatti accompagna i partecipanti lungo un itinerario naturalistico, seguendo la via dell’acqua, per una immersione paesaggistica. Partenza dal ponte di Adamo ed Eva (ponte storico in pietra, costruito nel 1550, che collega la città e il porto alla chiesa della Santissima Trinità), arrivo al Museo Archeologico, Castello di Torre. In caso di pioggia la partenza sarà sempre dal Ponte di Adamo ed Eva ma l’arrivo sarà al Chiostro della Biblioteca Civica.

“La mappa che ci orienta è il fiume Noncello, che ha dato origine alla città, Pordenone-Portus Naonis, appunto, sorto grazie a questa via d’acqua di comunicazione dall’alveo antico, a volte visibile e variabile a seconda del suo incedere verso il mare. Odierna arteria che a tratti si cela alla vista è navigabile solo per diletto mentre attraversa la città in modo discreto e ammiccante e accoglie vegetazione e fauna autoctona”.

Mediando fra pubblico e spazio, il performer dirige lo sguardo dei partecipanti e attira quello degli abitanti del luogo. Si fa garante di un patto che cambi, in modo diverso, la percezione dello spazio pubblico sia a chi lo conosce che a chi lo incontra per la prima volta.

WALKABOUT è un lavoro che, indagando conflitti culturali, sociali ed economici con un’osservazione partecipata, articola un ragionamento su discipline diverse (storia, geografia, antropologia) grazie a un’attitudine di studio del presente che potremmo ascrivere alla sfera della geopolitica.

Il termine walkabout, reso celebre nel mondo occidentale da Bruce Chatwin, deriva dalla cultura aborigena australiana e in particolare dalle cartografie orali che, combinando esplorazioni a piedi con camminate e canti (parole in versi) creavano una mappa del deserto condivisibile e trasmissibile di generazione in generazione.

Attraverso una pratica nomadica si attiva quell’esperienza poetica che favorisce il processo di immersione in una realtà ‘altra’ esplorata attraverso il movimento e il guardare.

Come il “walkabout” degli aborigeni cerca di addomesticare il deserto, la performance illumina un territorio urbano o naturale che a volte spaventa nel suo caos.

 

L’associazione culturale MALTE, fin dalla fondazione (2006) si pone come obiettivo la sperimentazione di linguaggi espressivi molteplici e l’attenzione al transculturalismo. Tra i progetti si ricordano WISE (2013-15, finanziato dal Programma Grundtvig dell’UE), tessitura di laboratori dedicati a cittadini di Italia, Germania, Polonia e Regno Unito con un importante background politico; Cronache del bambino anatra (2016) di Sonia Antinori, con Maria Ariis e Carla Manzon, regia di Gigi Dall’Aglio, spettacolo sui disturbi specifici dell’apprendimento; Nella giungla delle città. L’irruzione del reale, vincitore del bando MigrArti Spettacolo 2018; Naufragium (2020), coproduzione con il Teatro Metastasio di Prato sulle conseguenze del Sessantotto, in cui Silvia Gallerano condivide la scena con l’autrice Sonia Antinori e la regista Daria Lippi; Teoria della classe disagiata (2020) dal saggio cult di Raffaele Alberto Ventura, drammaturgia di Sonia Antinori, regia e interpretazione Giacomo Lilliù con Matteo Principi. Nel 2021 il Ministero della Cultura riconosce la compagnia come impresa di produzione teatrale di innovazione. Nel 2022 MALTE - alla guida un partenariato composto assieme a Linguapax (Spagna), The Boat People Project (Germania), Festival Sens-Interdits (Francia) e Association Djarama (Senegal) - dà il via a La Langue des Oiseaux, progetto sulla democratizzazione della cultura e il multiculturalismo nelle arti, sostenuto dal Programma Erasmus+ dell’UE.

 

 

WALKABOUT / PROMENADE

testo e voce Sonia Antinori

regia Ruggero Franceschini

performer Roberta Garlatti

immagini Lucia Baldini

musiche originali Arlo Bigazzi

una produzione MALTE, con il contributo di MIC, Regione Marche

durata 60’

 

Punto di ritrovo Ponte di Adamo ed Eva. Arrivo: Museo Archeologico - Castello di Torre. In caso di pioggia: partenza dal ponte di Adamo ed Eva e arrivo al Chiostro della Biblioteca Civica

BIGLIETTO 10 euro POSTI LIMITATI

 

BIGLIETTERIA VIVATICKET

www.vivaticket.com/it/Ticket/walkabout-promenade/207171

 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

prenotazioni@maltezoo.eu

 

www.maltezoo.eu

Fonte: Comunicato stampa
Una passeggiata con cuffia per un ascolto visivo della città
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