Friuli Occidentale
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Altolivenzafestival: attesa Antonella Ruggiero

Presentato sabato scorso il programma della 29^ edizione della rassegna dedicata al tema “follia”, che si protrarrà da fine agosto fino a fine dicembre, il 27 agosto attesa Antonella Ruggiero

Altolivenzafestival: attesa Antonella Ruggiero

L’Altolivenzafestival, rassegna musicale organizzata da Associazione Culturale Altoliventina giunge quest’anno alla sua XXIX^ Edizione e lo fa sotto il segno della follia. Non una follia scriteriata, perché il sodalizio guidato dal direttore artistico Sandro Bergamo, coadiuvato da un rinnovato direttivo e da una commissione artistica, ha saputo costruirsi una solida reputazione che ha permesso di proporre programmi sempre più articolati. Tant’è che da quest’anno il festival è entrato nei progetti triennali finanziati e sostenuti dalla regione Friuli Venezia Giulia, potendo così pensare con solide basi ad un progetto artistico articolato.

Per l’edizione 2023 l’elenco degli eventi è decisamente ampio, di qualità e con spunti differenti che sapranno conquistare diverse fasce di pubblico. Si parte con l’esordio del 27 Agosto che vedrà sul palco di Villa Varda a Brugnera una regina del pop di classe italiano come Antonella Ruggiero, già voce dei Matia Bazar, che proporrà alcuni tra i suoi più grandi successi alternati a brani del repertorio classico in uno spettacolo particolarissimo che vede la cantante accompagnata da un coro e un’orchestra classica come la Cappella Altoliventina e l’Orchestra Naonis. Il festival si dipana lungo una trentina di appuntamenti che si concluderanno alla vigilia di Natale a Prata con l’Avvento Organistico.

“In un mondo che sembra eseguire la sua folle danza sull’orlo di un abisso abbiamo voluto dedicare questa XXIX edizione di Altolivenzafestival alla follia. – spiega il Direttore Artistico della manifestazione, Sandro Bergamo -  Il folle e le vicende che lo hanno condotto in quello stato hanno sempre commosso il pubblico, entrando fin dai tempi più antichi nel repertorio del teatro, incluso quello musicale, facendo della scena di follia un elemento tipico e frequente nelle opere. Lo troviamo nelle opere barocche (Mad songs, Valvasone, 22 e 28 ottobre) ma anche nei più celebri melodrammi del periodo romantico (Mansuè, 12 novembre). Pazzie vere, pazzie presunte, pazzie indotte: come quella di Giovanna di Castiglia, passata alla storia come La Pazza (Sacile, 21 ottobre), che nella stimolante interpretazione di Erica Martin, testo scritto su commissione di Altolivenzafestival, appare in realtà vittima delle macchinazioni del potere. E come spesso succede, nel mondo dei folli si scambiano i ruoli e crollano i luoghi comuni, come quello che vede la saggezza albergare negli anziani: ma questi, ne La Pazzia Senile di Adriano Banchieri (Polcenigo, 10 settembre e Gorizia 16 settembre) si comportano da folli e saggi appaiono i giovani che alla fine gabbano la stoltezza dei padri.E poi la follia della guerra, che torna anche in questo tempo a colpire l’Europa: periodicamente l’umanità ricade nel suo errore e orrore e invano si celebrano liturgie e si innalzano preghiere per la pace (Pordenone, 28 settembre, Gorizia 7, Portobuffolè 8, Sagrado 14 ottobre). In fondo, anche la possessione demonica che prende il soldato Joseph può essere vista come metafora della follia della guerra che ingoia i suoi stessi protagonisti (Histoire du soldat, Cordenons 26 novembre).

Ma sui confini non avvengono solo scontri: possono anche accadere, e da uomini di pace operiamo perché avvengano, incontri. Riprendendo il filo dell’edizione precedente, anche quest’anno Altolivenzafestival declina il tema Gorizia 2025 come incontri al confine, linea che, anziché separare, può unire. S’incontrano al confine (Brugnera, 27 agosto) classico e pop nel concerto di apertura, con Antonella Ruggiero (significativa la canzone Tra le guerre); s’incontrano uno strumento dalle origini popolari come il corno delle Alpi e lo strumento classico della liturgia, l’organo (Roveredo in Piano, 28 agosto); s’incontrano tre musicisti europei in un programma che sconfina musicalmente per tutta l’Europa del Sei-Settecento e, simbolicamente, itinera nel territorio (Caneva, 2  e Caorle 3 settembre). A eseguirlo abbiamo chiamato tre giovani musicisti che sono solo l’avanguardia dei tanti, ancora più giovani di loro, che nelle settimane e nei mesi successivi popoleranno il festival, a dimostrare che la musica forte non è sguardo nostalgico al passato ma è viva, parla alle giovani generazioni, è prodotto di civiltà e simbolo di pace

Manca, nel nostro programma, la follia ‘buona’: quella francescana, quella donchisciottesca, che ti fa andare oltre il buonsenso feriale e ti fa intravedere mete ideali per le quali valga la pena di mettersi in gioco, a costo di passare per matti. Ma questa, in fondo, è il nostro stesso festival, siamo noi che continuiamo a coltivarlo con la tenacia del monaco che annaffi quotidianamente uno stecco, certo che il suo sforzo non sia inutile e che qualcosa, un giorno, fiorirà.”

Alla presentazione oltre al direttore artistico Sandro Bergamo e al membro del direttivo dell’Associazione Altoliventina Elia PIvetta, sono intervenute le autorità di alcuni comuni che sostengono la manifestazione. Innanzitutto il vice sindaco di Brugnera Silvia Piovesana e l’assessore al Turismo Maurizio Foltran. “Avrei voluto aprirvi Villa Varda, ma purtroppo il maltempo non la rende agibile. – ha ricordato quest’ultimo -  Il tema è azzeccato. Stiamo subendo la follia del tempo. Faccio i complimenti all’associazione che ha presentato un programma di prim’ordine. Siamo molto felici di questo lavoro svolto dall’associazione che ha messo il nostro comune in prima fila dandoci la possibilità di fare l’apertura con il concerto di Antonella Ruggiero” . In prima fila anche sindaco e vicesindaco di Prata Katia Cescon e Katia Boer. Durante i discorsi a rendere difficile la vita ai relatori gli interventi di disturbo dell’attore Fabio Scaramucci nei panni di un folle aiutato dalle maschere della Commedia dell’Arte. A intervallare i discorsi le esibizioni al flauto di Maria Lincetto e Prisca Verardo al violino. 

Gorizia 2025 [GO!2025]

Oltre al tema della Follia, scelto annualmente dall’Associazione, si procederà parallelamente seguendo quello dedicato a Gorizia 2025 [GO!2025] che, come suggerito dal bando regionale, vuole promuovere e sostenere ‘Gorizia Capitale europea della Cultura’ ed è stato declinato da Altoliventina come Suoni di confine. Sono 4 gli eventi che toccheranno direttamente l’Isontino anche se, come già specificato parlando dello spettacolo della Ruggiero il tema sarà ricorrente. Il 16 settembre a Gorizia andrà in scena “La Pazzia Senile” di Adriano Banchieri con Fabio Scaramucci voce recitante e la Cappella Altoliventina. Lo stesso spettacolo sarà visibile il 10 settembre al Teatro Comunale di Polcenigo. Il 30 settembre, sempre nel capoluogo isontino a Palazzo Coronini Cronberg ci saranno i due fratelli Luciano e Daniele Boidi (classe 1996 e 1997) che proporranno con i loro pianoforti “Amleto e Tasso: delirio romantico” con brani di Mozart e Liszt. Il 7 ottobre sarà la volta della Cappella Altoliventina, assieme all’organista Javier Artigas Pina, che faranno risuonare nel Duomo di Gorizia (e in quello di Portobuffolè il giorno successivo) le note sul tema “La Guerre et la Battaille!”, che sarà replicata la settimana seguente, il 14 ottobre a Sagrado.

Organo e giovani concertisti

Come detto, uno degli intenti del festival di quest’anno è di essere itinerante (e sono diversi i comuni coinvolti: Brugnera, Cordenons, Prata, Roveredo in Piano, Caneva, Caorle, Polcenigo, Pordenone, Gorizia, Sagrado, Pasiano, Valvasone, Mansuè, Portobuffolè, Sacile). In questa maniera è possibile concentrarsi su tre aspetti cardine: la valorizzazione dei beni storico artistici del territorio, con il coinvolgimento in certi casi di aziende di prodotti tipici, la valorizzazione degli organi e quella dei giovani concertisti. Per quanto riguarda questi ultimi si è deciso di inserire all’interno del festival “maggiore” anche tutte quelle proposte che fino allo scorso anno andavano sotto il nome di “Altolivenza Giovani”.

A Roveredo in Piano il 28 Agosto sarà protagonista l’organo suonato da Freddie James. Ma l’accostamento musicale è particolarissimo perché prevede il corno delle alpi di Lisa Stoll per una serata titolata “La strana coppia  - Un tour musicale nelle Alpi Svizzere”. A Caneva e Caorle, rispettivamente il 2 e il 3 settembre ci saranno “Sconfinamenti musicali: un tour nell’Europa del Settecento” con L’ensemble Baroque Bridges (Ponti Barocchi) formato dal purliliese Enrico Coden (flauto traverso) e gli spagnoli Julia Hernández (violino) e Miguel Bonal (viola da gamba) che per le traiettorie che talvolta coinvolgono i musicisti, si sono conosciuti all’Aia.
A Pasiano il 22 settembre sarà protagonista un ottone, l’eufonio, suonato dalle sapienti mani di Domenico Cima.
Il 28 di Settembre ci si trasferirà a Pordenone al Duomo di San Marco per un evento inserito nel programma del festival dell’Editoria Religiosa organizzato dalla Associazione Eventi. L’Orchestra dell’ Accademia Musicale Naonis, diretta dal maestro Alberto Gaspardo, assieme a Cappella Altoliventina (Sandro Bergamo – Maestro del coro),Coro Polifonico Sant’Antonio Abate

(Monica Malachin – Maestro del coro) e i solisti Cristina Mosca – Soprano, Luàn Goes – Alto, Luca Gotti – Tenore, Santiago Garzòn Arredondo – Basso faranno vivere agli spettatori la gioia di ascoltare un programma su musiche di Haydn “Missa In Tempore Belli”.
Il 29 settembre a Maron di Brugnera si esploreranno le “Stravaganze della Germania Bachiana” grazie all’organo di Maarten Wilminck e la voce da soprano di Nanette Mans. Le rive del Livenza a Sacile accoglieranno “Giovanna La Pazza”. Nella Chiesa di San Gregorio andrà in scena l’attrice Federica Guerra accompagnata dalla Cappella Altoliventina (Martina Zaccarin soprano, Flavia Del Giudice contralto, Emanuele Petracco tenore, Sandro Bergamo basso e direzione) assieme al liuto di Luciano Russo. Quindi la rassegna si trasferirà a Valvasone per tre appuntamenti. Il 22 e il 28 ottobre sarà protagonista il Castello. Gli eventi hanno come scopo la valorizzazione del castello (in particolare del teatrino di fine settecento e dei preziosi affreschi di fine ‘500 contenuti nella stessa sala) e prevedono la visita guidata alle sale e il concerto del duo canto e liuto Doppi Cori (Martina Zaccarin, soprano – Luciano Russo, arciliuto). Il duo presenterà brani sul tema della follia, in particolare le Mad Songs inglesi della seconda metà del seicento e inizio del settecento i cui autori più rappresentativi sono Purcell ed Eccles. Il 29 invece tutti al Duomo con i suoi splendidi affreschi e l’organo storico, suonato da Martin Riccabona assieme al violino barocco di Gabriele Toscani sul tema di “Virtuose e soavissime Follie”.
A novembre, precisamente il 12, sarà Mansuè ad ospitare la rassegna. In Villa Aganoor-Arrigoni si terrà un concerto cameristico con il pianista Federico Lovato e due cantanti, il soprano Anna Viola e il tenore Alessandro Cortello.

Il 16 si attraversa nuovamente il Livenza e si va a Caneva dove il trio composto da Prisca Verardo, e i due giovani lettoni Sofjia Ogarkova e Vladimir Tarasovs eseguiranno un programma che comprende musiche di Haydn, Bach e Dvorak. Ultimo appuntamento di novembre dedicato ad Igor Stravinskji. La sua “Histoire du soldat” sarà proposta il 26 al Centro Culturale Aldo Moro per il pubblico e il 22 per le scuole considerando che questo balletto musicale si avvarrà degli allestimenti scenici degli allievi dell’Istituto D’Arte Galvani che svolgono in questo modo un’originale PCTO con l’Associazione Altoliventina. A chiudere il mese di Dicembre con tre appuntamenti. Quadrupa data (3, 10, 17 e 24) per l’avvento organistico a Puja e Prata con i giovanissimi Tommaso del Ponte, Lorenzo Rupil, Gabriele Martin e Giacomo Balduzzi. A Portobuffolè il 10 Dicembre sarà la volta dell’organo del trevigiano Francesco Cardelli su musiche di Vivaldi, Bach, Mozart e Stravinskij.

Un programma denso e ricco di spunti che si avvale di collaborazioni importanti come quelle di: Accademia organistica Udinese, Accademia d’Archi Arrigoni, Accademia Musicale Naonis, Cofro S. Antonio Abate, Fondazione Coronini Cronberg di  Gorizia, Agimus Firenze, Concorso Crescendo.

Fonte: Comunicato stampa
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