Settimanale della Diocesi di Concordia-Pordenone
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Disturbi dell’apprendimento: un progetto per formare le scuole

Il progetto di formazione dei docenti sui Bisogni Educativi Speciali nasce dalla collaborazione tra Comune e Associazione Italiana Dislessia. Giovedì 27 aprile alle 17 il primo incontro. Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia riguardano il 5% degli studenti, mediamente 3 studenti per classe

Alberto Parigi, assessore all'Istruzione del Comune di Pordenone

È stato approvato dalla Giunta del Comune di Pordenone il progetto che riguarda la Formazione sui Bisogni Educativi Speciali (BES) con particolare attenzione ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) per i docenti della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado degli Istituti cittadini.

Il progetto nasce dalla sinergia tra l’assessorato alla cultura del Comune di Pordenone e la sezione locale dell’Associazione Italiana Dislessia che, attraverso i suoi formatori, organizza un percorso in grado di fornire agli insegnanti gli strumenti e le strategie operative efficaci per affrontare le problematiche legate agli studenti che presentano DSA. Questa è una caratteristica neurologica presente nel 5% della popolazione scolastica e che può compromettere talvolta anche sensibilmente la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia). L’obiettivo del progetto è evidente: favorire da un lato il lavoro quotidiano degli insegnanti e dall’altro l’apprendimento dei ragazzi, nell’ottica dell’inclusione.

La sezione di Pordenone dell’Associazione Italiana Dislessia è presente sul nostro territorio dal 2009 e sostiene le persone con DSA e le loro famiglie in tutte le fasi della loro vita con un grande lavoro di sensibilizzazione, informazione e formazione. I Disturbi Specifici dell’Apprendimento non sono causati da un deficit di intelligenza (anzi spesso le persone colpite sono intellettualmente capaci), né da problemi ambientali, familiari o psicologici, né da deficit sensoriali. Insomma, questa non è una malattia ma piuttosto una caratteristica innata e non transitoria.

Il primo degli incontri destinati agli insegnanti delle primarie e secondarie di Pordenone, si terrà il 27 aprile alle ore 17 all’Auditorium dell’ISIS Mattiussi Pertini di via Fontane, sarà condotto dalla formatrice AID dott.ssa Monica Bertelli ed avrà come tema: “Studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES): ricadute sull’aspetto emotivo e sulla motivazione all’apprendimento. Come un docente può fare la differenza”. Spesso infatti vengono sottovalutati sia gli aspetti emotivi che accompagnano la vita scolastica degli alunni con DSA, sia il modo in cui la DSA incide sulla motivazione, sullo studio, sul successo scolastico e soprattutto sull’immagine che un ragazzo ha di sé. Quindi lavorare sulla motivazione, sull’autostima e sull’accettazione delle frustrazioni degli studenti con BES, significa per un insegnante aiutare questi ultimi a superare le difficoltà che incontrano a scuola, oltre che prepararli alla vita.

A settembre sono previsti due incontri anch’essi rivolti ai docenti di ogni ordine e grado, atti a sviluppare conoscenze e strategie operative efficaci in merito ad alcuni aspetti dei DSA per un apprendimento significativo che limiti la dispersione scolastica, favorendo il successo formativo di ogni studente. Nei mesi di ottobre e novembre si svolgeranno poi alcuni incontri/sportelli formativi in ogni Istituto comprensivo di Pordenone, con l’obiettivo di sviluppare percorsi e strategie operative personalizzate per gli studenti di ciascuna scuola, per lo studio della matematica e delle materie scientifiche o attraverso l’uso di mappe concettuali.      

Se la presenza di Disturbi Specifici di Apprendimento si attesta sul 5% della popolazione scolastica, la percentuale di casi di ragazzi con Bisogni Educativi Speciali nel pordenonese raggiunge, mediamente, quasi il doppio. Spiega Grazia De Rosa, presidente dell’AID: «La Legge 170 per i DSA e quella sui BES del 2012 hanno permesso di formalizzare e personalizzare attraverso dei Piani Didattici Personalizzati le strategie più efficaci da adottare per permettere di superare quelle difficoltà e cercare di avere successo formativo. Molta strada è ancora da fare, poiché le variabili e i contesti sono tanti, ma risulta fondamentale fornire alle scuole informazioni corrette e indispensabili occasioni di confronto per poter realizzare ad un percorso efficace ed inclusivo, tanto per i docenti, quanto per gli alunni».

 Sicuramente in conseguenza alla presenza crescente di studenti con DSA e BES nelle classi, questo progetto è stato accolto con entusiasmo da tutte le scuole della città e sono state moltissime le iscrizioni a questi incontri formativi. Attualmente in ogni classe sono presenti mediamente 3 studenti con difficoltà, per cui gli insegnanti sentono indispensabile ricevere una formazione adeguata per svolgere una didattica efficace. Inoltre va detto che ogni docente ha la mission di limitare il più possibile la dispersione scolastica che negli ultimi anni è fortemente aumentata.

Afferma l’assessore alle politiche giovanili Alberto Parigi: «L’area dei disturbi dell’apprendimento e della dislessia, che siano stati certificati da uno specialista o meno, è molto ampia e va affrontata con competenza e consapevolezza. Sosteniamo con convinzione l’iniziativa dell’Associazione Italiana Dislessia perché opera in quella direzione, e soprattutto perché riteniamo che siano questi i veri problemi - reali e concreti - che riguardano il mondo della scuola, dei ragazzi e delle loro famiglie».

Fonte: Comunicato stampa
Disturbi dell’apprendimento: un progetto per formare le scuole
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