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Apertura dell'anno pastorale 2023-2024

Domenica 17 è stato aperto in Duomo San Marco il nuovo anno pastorale 2023-24. Per sostenere il cammino che aspetterà la Diocesi nei prossimi mesi e per ascoltare e ravvivare la fede delle  varie comunità, Sua Ecc.za il vescovo, nelle prossime settimane visiterà la diocesi in tutte le otto foranie

Apertura dell'anno pastorale 2023-2024

Guai a me se non annuncio il Vangelo" (1Corinzi 9,16). Con queste parole il vescovo Giuseppe, domenica 17 settembre, in una Concattedrale gremita di fedeli, ha dato il via al nuovo anno pastorale che ci vedrà ancora impegnati nel cammino sinodale nella prima parte, ovvero fino a fine gennaio, quando vivremo la fase finale dell’Assemblea Sinodale Diocesana.

L’espressione paolina che il vescovo ha scelto come frase sintetica del cammino pastorale vuole sottolineare l’importanza e il senso che hanno avuto per noi i lunghi lavori dell’Assemblea Sinodale: tutto abbiamo fatto per il Vangelo, perché arrivi a più gente possibile. "Faccio mia l’esortazione di Paolo, sostenuto dalla convinzione che, metterci alla sua scuola sia fondamentale per la vita della Chiesa di oggi. Ci aiuta a manifestare una visione di futuro per il cammino dell’umanità e ci offre nuove chiavi di lettura per interpretare il mondo di oggi." Prosegue il Vescovo nel suo discorso dicendo che: "Queste parole di Paolo mi ricordano il compito che la Chiesa mi ha affidato, chiamandomi ad essere il vostro pastore. Uno degli impegni che ho preso nel giorno dell’ordinazione episcopale è di "predicare con fedeltà e perseveranza il Vangelo di Cristo". Ricorda il vescovo che "La Chiesa sinodale è innanzitutto l’assemblea dell’ascolto: ascolto della Parola di Dio, ascolto degli uomini e delle donne, ascolto della storia. La Chiesa sinodale non ama l’uniformità ma esalta le differenze; i carismi sono doni dello Spirito."

Anche il Popolo santo di Dio di Concordia-Pordenone in questi due anni si è messo in cammino sinodale, avviando un serio processo di consultazione e di ascolto di vari contesti e ambiti di vita, tentando di rispondere ad alcuni interrogativi di fondo: quali sono le vere domande e i bisogni degli uomini e delle donne di oggi? Come riannunciare il Vangelo di Gesù conformemente alla missione che ci è stata affidata? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per essere la Chiesa di Gesù? Aiutati dallo Strumento di Lavoro, i Delegati dell’Assemblea sinodale si sono ritrovati nelle cinque Assemblee di Area per mettersi in ascolto di quanto lo Spirito stava suggendo alla nostra Chiesa. La fase delle Assemblee di area si è conclusa con la votazione di alcune proposizioni, raccolte nel Quaderno 6 e inviate a tutti i delegati. La Segreteria generale del cammino sinodale, tenendo conto del materiale emerso nella fase dell’ascolto, dello strumento di lavoro e delle proposizioni votate nelle diverse aree, ha raccolto il materiale in questo DOCUMENTO PREPARATORIO in vista dell’ASSEMBLEA SINODALE di gennaio 2024.

Poi Sua Ecc.za ha donato all’assemblea riunita in preghiera due input per proseguire il cammino e favorire un autentico discernimento: "Non dobbiamo aver paura del cambiamento. Come dice Papa Francesco «è semplicemente giunto il tempo di cambiare». Cambiare è sinonimo di crescere, di evolversi, sperimentando nuove strade, nuove idee e nuovi criteri per annunciare oggi il Vangelo di Gesù. Sappiamo, però, che è faticoso e spesso resistiamo al cambiamento. Non dobbiamo angosciarci perché queste reazioni sono comprensibili e fanno parte della natura umana. Lasciare il noto per l’ignoto chiede sempre un supplemento di coraggio, ma accettare il cambiamento fa bene perché porta con sé la speranza di un miglioramento."

Sulla vita delle nostre comunità e sulla nostra azione pastorale prosegue il vescovo dicendo che "la mentalità pastorale che ci portiamo dietro, non per colpa nostra, ma per il cambiamento d’epoca, non riesce più ad essere interessante. Non dovrà essere solo un cambiamento di linguaggio, ma di metodo e di stile pastorale. Rischiamo, talvolta, che la nostra pastorale dia risposte a domande che non ci vengono poste, perché non sono più le domande della gente del nostro tempo. Dobbiamo essere capaci di far ’innamorare’ le persone che incontriamo al Vangelo e al Signore Gesù, diffondendo nel mondo il buon profumo di Cristo. Ricordiamolo: il cambiamento chiede sempre una conversione personale, che è un movimento del presente verso il futuro, nel segno della speranza e della fraternità, nella fiducia dell’altro e nell’abbandono a quello che non sono e che posso diventare."

La seconda domanda che il vescovo ci pone è: "Quale immagine di Chiesa intendiamo lasciare alle generazioni che verranno? In questo interrogativo è raccolto il senso e il significato vero del cammino sinodale che stiamo vivendo. Solo l’immagine di Chiesa del futuro potrà darci la forza di cambiare tutto ciò che c’è da cambiare in noi e nella pastorale." Per rispondere a questo interrogati Sua Ecc.za riprende alcune delle consegne che Papa Francesco ha fatto ai vescovi e ai referenti diocesani del cammino sinodale lo scorso 25 maggio 2023. Prima fra tutte "continuare a camminare", poi "fare Chiesa insieme", terzo "essere Chiesa aperta" e in ultimo "essere Chiesa inquieta".

"Una Chiesa sinodale è tale perché ha viva consapevolezza di camminare nella storia in compagnia del Risorto, preoccupata non di salvaguardare se stessa e i propri interessi, ma di servire il Vangelo. Una Chiesa appesantita dalle strutture, dalla burocrazia e dal formalismo faticherà a camminare nella storia e a percepire il soffio dello Spirito. Un camminare che ci porta a fare Chiesa insieme. La Chiesa, ci ha detto sessant’anni fa il Concilio, è il Popolo santo di Dio che in virtù del battesimo è chiamato a partecipare attivamente alla vita e alla missione della Chiesa, anche nelle nostre comunità parrocchiali. Un’altra consegna è una Chiesa aperta, che va a portare a tutti il messaggio di speranza e di amore di Gesù. Una Chiesa che non si chiude ma che cammina nella storia con gioia, umiltà e con creatività. Una Chiesa capace di rinnovarsi nelle strutture per essere più evangelica e attenta a tutti, in particolare ai più poveri. E per concludere: essere una Chiesa "inquieta", sollecita nel raccogliere le inquietudini del nostro tempo per lasciarsi da queste interrogare e portarle davanti a Dio."

Per sostenere il cammino che ci aspetterà nei prossimi mesi e per ascoltare e ravvivare la fede delle nostre comunità, Sua Ecc.za il vescovo, nelle prossime settimane, accompagnato da qualche collaboratore, visiterà la diocesi in tutte le otto foranie, al mattino incontrerà i presbiteri nelle congreghe mentre la sera incontrerà i Consigli delle Unità pastorale di ogni forania. Sul sito diocesano è possibile visualizzare il calendario completo di tutti gli incontri che ci saranno.
Alex Zappalà
Segreteria Generale dell’Assemblea Sinodale

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