Cultura e Spettacoli
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Pordenone: lunedì 17 ottobre al Verdi va in scena Utøya, intensa partitura a sei voci per due attori

Debutta lunedì 17 ottobre il percorso “Nuove Scritture”. Lo spettacolo che apre la rassegna: in scena alla 20.30 Utøya, intensa partitura a sei voci per due attori 

Pordenone: lunedì 17 ottobre al Verdi va in scena Utøya, intensa partitura a sei voci per due attori

Debutta lunedì 17 ottobre nell’ambito della Stagione prosa del Teatro Verdi di Pordenone il percorso “Nuove Scritture”, sezione ideata dalla consulente artistica della sezione teatrale Claudia Cannella che, per sua stessa natura, si rivela uno spazio dove attivare la curiosità dello spettatore verso formati e temi del presente, sempre con un occhio attento – come nell’intero cartellone prosa – per le diverse generazioni di artisti. È firmato dalla regia di Serena Sinigaglia lo spettacolo che apre la rassegna: in scena alla 20.30 Utøya, intensa partitura a sei voci per due attori – con le coinvolgenti e multiformi interpretazioni dei bravissimi Mattia Fabris e Arianna Scommegna - sulla strage che si è consumata nel 2011 in Norvegia, sull’isola di Utøya, appunto. Sede di uno storico campeggio per i giovani laburisti, la località fu teatro di un agghiacciante attacco di terrorismo politico, una strage compiuta da Anders Behring Breivik che il 22 luglio del 2011 approda sull’isola e uccide 69 ragazzi, dopo aver fatto altre 8 vittime con un’autobomba a Oslo. È la più grande strage che il Paese nordico abbia mai avuto. Dopo aver letto “Il silenzio sugli innocenti”, saggio di Luca Mariani sulle stragi di Oslo e di Utøya – libro che sarà presentato sempre lunedì alle 17.30 al Caffè Licinio in un incontro pubblico alla presenza dell’autore e dei protagonisti dello spettacolo - la regista milanese scopre «che la strage era stata pianificata per anni, con lucidità e coscienziosità al limite del maniacale, e che non era contro un obiettivo a caso ma contro il cuore delle giovani "promesse" del socialismo europeo: era, insomma, una strage politica a tutti gli effetti». Commissiona allora un testo sul tema al drammaturgo Edoardo Erba: ne nasce uno spettacolo che, dal 2015, non ha smesso di colpire nel segno. Sulla scena, essenziale e di forte valenza simbolica di Maria Spazzi, si raccontano il giorno prima, il giorno della strage, quello successivo e un mese dopo attraverso la vita di tre coppie, da cui emergono i lati inquietanti e contradditori della vicenda. 

Cresce, intanto, l’attesa per l’arrivo a Pordenone di uno degli show più celebrati al mondo: da mercoledì 26 a sabato 29 ottobre sul palco del Verdi in programma il celeberrimo Slava’s Snowshow, spettacolo culto del prodigioso artista Slava Polunin, grande mimo e clown di origine russa, considerato un vero poeta del pensiero e del gesto. A trent’anni dal debutto, continua ad incantare il pubblico di tutte le età. Il clown più famoso di Polunin, Asissai, in tuta gialla e grandi pantofole rosse, immerge il pubblico in un mondo fatto di nevicate di bolle di sapone, palloncini al guinzaglio, letti-velieri nel mare in burrasca, cappotti che si animano, bufere di fiocchi di carta, con un univo imperativo: divertirsi insieme!

Fonte: Comunicato stampa
Pordenone: lunedì 17 ottobre al Verdi va in scena Utøya, intensa partitura a sei voci per due attori
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