Cultura e Spettacoli
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Dedica Festival ricorda Paul Auster

Il cordoglio dell’associazione alla notizia della morte dello scrittore statunitense protagonista del festival letterario pordenonese nel 2009

Dedica Festival ricorda Paul Auster

Dedica festival ha accolto con particolare dolore la notizia della morte di Paul Auster: il grande scrittore americano fu protagonista della rassegna nel 2009, e si trattò di una delle edizioni più belle, che consentì al pubblico non solo di conoscere a fondo la poetica di Auster, di cui è nota la grandezza come artista, ma anche di entrare in contatto con l’uomo e la sua profonda umanità. Auster si fermò a Pordenone per tutta la durata del festival e oggi a piangerlo è una città intera che ben ricorda la sua disponibilità, il suo porsi alla pari con chiunque, nonostante il suo prestigio e il carisma che lo contraddistingueva.

Così lo ricorda Claudio Cattaruzza, curatore di Dedica: “Accolgo questa notizia con grande tristezza, non solo perché è venuto a mancare uno dei miei “scrittori del cuore”, ma anche perché durante l’edizione di Dedica 2009 avevamo potuto apprezzare le sue notevoli qualità umane, incontrando una persona dallo sguardo profondo, gentile, garbata, riservata eppure molto disponibile sia con il pubblico sia con il nostro gruppo. Mi vengono in mente molte piacevoli chiacchierate serali a tutto campo, una gita nella città letteraria di Trieste – che non conosceva ma di cui aveva sentito molto parlare – sulle orme di Svevo e Joyce, e momenti di grande ironia, una nota che stemperava con leggerezza la sua indole malinconica. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine.”

Auster spese parole di ammirazione e gratitudine nei confronti del festival: “Ho trascorso un momento straordinario a Pordenone. A Dedica ho sentito una serietà e un impegno nei confronti della letteratura contemporanea che non ho mai riscontrato in qualsiasi altro festival”, disse, e sono parole recentemente ricordate  in occasione di uno dei tanti momenti con i quali Dedica sta festeggiando i 30 anni.

Nel libro d’onore del Comune di Pordenone, in occasione del ricevimento del Sigillo della Città, scrisse questa dedica: “Con profonda gratitudine alla città di Pordenone per questi straordinari, indimenticabili giorni”.

 

Fra le altre citazioni che lo scrittore newyorkese ha lasciato a Dedica:

«Scrivere non è più un atto di libera scelta per me, è una questione di sopravvivenza.»
«Le nostre vite ci guidano secondo schemi che non possiamo controllare, e con noi non rimane quasi nulla. Le cose muoiono quando noi moriamo, e in verità moriamo tutti i giorni.»
«Tutti vogliamo che ci raccontino delle storie, e le ascoltiamo come facevamo da bambini. Dentro le parole immaginiamo la vera vicenda, e a tal fine ci sostituiamo ai personaggi fingendoci capaci di comprenderli perché comprendiamo noi stessi. è una mistificazione. Noi esistiamo per noi stessi, forse, e talora cogliamo anche un barlume della nostra identità, ma alla fine non siamo mai sicuri, e col passare delle nostre vite diventiamo sempre più opachi al nostro sguardo, più consci della nostra disorganicità. Nessuno può sconfinare in un altro – per il semplice motivo che nessuno può accedere a sé stesso».

Fonte: Comunicato stampa
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