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Violenza e molestie sul lavoro: cento accessi allo sportello

Il Punto di Ascolto antimobbing è gestito dalla Cisl in partenariato con i Comuni di Pordenone e Porcia. Il dato è emerso durate il dibattito organizzato martedì scorso a Pordenone

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Violenza e molestie sul lavoro: cento accessi allo sportello

“Violenze e molestie sul lavoro: prevenzione e difesa” è la tematica trattata dal Punto di Ascolto Antimobbing di Pordenone lo scorso 21 novembre nell’evento pubblico gratuito che si è svolto nella saletta incontri dell’ex Convento di San Francesco a Pordenone.

L’ufficio, gestito dalla Cisl di Pordenone in partneriato con i Comuni di Porcia e Pordenone, nato a seguito di un finanziamento della Regione FVG, attraverso la L.R. 7/2005 ha lo scopo di sostenere lavoratori e lavoratrici che si trovano a vivere situazione di malessere e difficoltà in ambito lavorativo.

Nell’annualità che sta volgendo al termine sono oramai stati superati i 100 accessi, preponderanti le donne rispetto agli uomini, trend che si conferma rispetto alle annualità precedenti. Nonostante l’ufficio non si occupi strettamente di violenza sulle donne fuori dall’ambito lavorativo, ci è parso comunque importante far sentire la nostra voce con un evento a tema durante la settimana dedicata all’eliminazione di ogni forma di violenza sulle donne.

Afferma il Coordinatore Provinciale di Pordenone Denis Giovanni Dalla Libera: Nella settimana dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne era importante parlare delle vessazioni che quotidianamente coinvolgono molte donne lavoratrici che, per paura di peggiorare la situazione ed essere messe nella condizione di dimettersi, subiscono tale condizione.  Inoltre, considerando che i Contratti Collettivi Nazionali e la legislazione garantiscono una parità di trattamento abbiamo riscontrato come in molte realtà, a parità di prestazione, esista un’importante diversità di trattamento economico e di carriera tra uomo e donna. Riteniamo che sia importante definire un percorso condiviso con tutte le parti sociali, il mondo politico e associativo per sensibilizzare la società sul problema e rendere consapevoli le donne sulla condizione in cui si trovano e sull’esistenza di mezzi per affrontare le loro problematiche a tutela dei loro diritti”.

Afferma a questo proposito la coordinatrice Chiara Tomasella : “E’ solo attraverso la formazione e l’informazione sul territorio che si possono creare le basi per un cambiamento culturale e sociale che vada a sradicare meccanismi malati e devianti, generatori di un forte squilibrio di potere fra i sessi.  Un cambiamento è in atto, ma il processo non è rapido, va accompagnato ed aiutato al fine di combattere ogni forma di discriminazione, violenza e vessazione nei luoghi di lavoro, come baluardo di democrazia e libertà”.

L'attività del Punto di Ascolto è volta a sostegno dell’utenza che soffre, con servizio professionale qualificato, totalmente gratuito erogato nel totale rispetto della privacy dei lavoratori e lavoratrici. La coordinatrice è la dr.ssa Chiara Tomasella e vi operano i professionisti: psicologa e psicoterapeuta Dott.ssa Gabriella Liliana Salanitro, avvocato Teresa Dennetta, medico del lavoro, dott. Andrea Campanile.

L’avvocato Teresa Dennetta evidenzia: “Partendo proprio dai luoghi di lavoro con l’attività di sensibilizzazione sul rispetto dei diritti della persona  si combatte la cultura della prevaricazione. Nel Punto di Ascolto la nostra attenzione è focalizzata sull’accoglienza della vittima per sostenerla nel momento di malessere con consigli sulle strategie di difesa”. L'ufficio si trova a Porcia in Via delle Risorgive n.3, è operativo dal lunedì al giovedì dalle 14.00 alle 18.30, e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30, reperibilità telefonica 3348405401 oppure 04341852064.

Altresì presenti all’incontro la dott.ssa Anna Facondo Consigliera di Parità di area vasta del Pordenonese, che sostiene: “Solo partendo da un radicale intervento valoriale che comprenda educazione civica ed affettiva, solo partendo da profonde riconsiderazioni sulle relazioni umane, da una capillare informazione e formazione sarà possibile non solo intervenire ma soprattutto anticipare e sconfiggere ogni forma di prevaricazione nel lavoro come nella vita”.

Lorena Blarasin Vicesindaco di Porcia, partner del progetto aggiunge: "Sono importanti convegni come quello di stamattina per informare e far sapere a più persone possibili della presenza sul territorio di punti d'ascolto antimobbing, centri e numeri anti-violenza come il 1522 dove rivolgersi, chiedere aiuto o un consiglio. Le vittime di violenza non sono sole, questo è un messaggio importante da dare. Dagli interventi delle relatrici sono inoltre emersi interessanti temi da approfondire."

Guglielmina Cucci, assessora alle pari opportunità e alle politiche sociali del Comune di Pordenone: “Le molestie sessuali sono un fenomeno molto diffuso, poco riconosciuto e poco denunciato che mette a repentaglio la salute e la sicurezza delle donne, già colpite da divario salariale e difficoltà di conciliazione, con ripercussioni sulla salute psicologica, fisica e sessuale, sulla dignità e sull’ambiente familiare e sociale della persona. Ogni azione a contrasto passa per il loro riconoscimento, non sempre facile soprattutto per quelle verbali. È dunque necessario avviare un lavoro sistemico a partire dalla consapevolezza e da una cultura del rispetto anche sul luogo di lavoro”.

Alessia Cisorio responsabile del coordinamento donne della Cisl FVG: “Per la Cisl ed il coordinamento donne il buon lavoro rappresenta una prerogativa essenziale, è importante attraverso i protocolli e la contrattazione promuovere una cultura del rispetto reciproco, parità di genere e rispetto della dignità delle persone attraverso un ambiente generale di tolleranza zero nei confronti della violenza e molestie sui luoghi di lavoro. Questo obbiettivo può essere raggiunto attraverso un continuo ed instancabile impegno in sinergia tra tutti i soggetti nel mondo del lavoro e nella società nel suo complesso”.

Fonte: Comunicato stampa
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