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Protonterapia al Cro di Aviano In settembre la progettazione dei lavori

Avvio dei lavori nei primi sei mesi del 2022. Investimento complessivo di 32 milioni di euro

E' una conquista importante per la sanità pordenonese. A settembre saranno firmati i contratti per l’avvio di progettazione e costruzione della protonterapia al Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano. La procedura di gara per la realizzazione del bunker e per l’installazione di questo rilevante strumento per la cura dei tumori era partita da diverso tempo, ma era stata rallentata dall’arrivo del coronavirus. Nei giorni scorsi, è arrivato l’annuncio della Regione che la gara è stata ultimata. Ad aggiudicarsi l’appalto è il raggruppamento temporaneo d’impresa costituito dalle ditte Iba-Ion Beam Application S.A. (Belgio) e Bettiol Srl (Bolzano). La commissione di valutazione, composta da esperti in fornitura di apparecchiature elettromedicali e opere edili, ha operato tra il 14 dicembre 2020 e il 19 aprile 2021. " Entro il mese di settembre - spiega il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi - si procederà alla stipula del contratto e alla predisposizione del progetto definitivo ed esecutivo. A quel punto, le ditte aggiudicatarie avranno 36 mesi per la consegna chiavi in mano della protonterapia. L’avvio dei lavori è atteso nel primo semestre del 2022, mentre i primi trattamenti con la nuova tecnologia potrebbero avvenire verso la fine del 2024". L’investimento complessivo pari a 32 milioni di euro per realizzare la sede in cui installare l’apparecchiatura e per l’acquisto del macchinario è sostenuto da finanziamenti di programmazione sanitaria stanziati nel 2019 dalla Regione, da fondi propri del Cro provenienti dalle donazioni per la ricerca e dal 5 per mille dei cittadini. Per la direttrice del Cro Francesca Tosolini, l’investimento permetterà di potenziare ulteriormente l’offerta di prestazioni di alta specializzazione per i pazienti oncologici, non solo regionali. Inoltre rappresenta un’opportunità di sviluppo per nuove competenze multidisciplinari per i professionisti dell’Istituto. Il Cro di Aviano diventerà così il primo istituto pubblico per la cura dei tumori e il quarto centro in Italia dopo Trento (prima Fondazione), Pavia e Catania, a dotarsi di questa tecnologia, che rappresenta una possibilità in più per molte persone ammalate di tumore. La terapia con fascio di protoni è un sostanziale progresso della radioterapia dei tumori: si tratta di un’apparecchiatura in grado di emettere radiazioni di precisione che irradiano direttamente la parte anatomica interessata, riducendo al minimo le emissioni potenzialmente dannose ai tessuti e agli organi circostanti e aprendo percorsi concreti di medicina di precisione e personalizzata.

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