Nelle Parrocchie
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Base Scout di Torrate, una risorsa non solo per l’Agesci

Sabato 25 giugno un consiglio speciale alla presenza del Vescovo, mons. Giuseppe Pellegrini

Base Scout di Torrate, una risorsa non solo per l’Agesci

Sabato 25 giugno, in mattinata, la Pattuglia dell’Agesci, che anima la "Base delle Torrate", nei pressi di Villotta di Chions, col responsabile Massimo Ciutto, ha promosso un incontro di lavoro. Ospiti ’speciali’: il vescovo diocesano Giuseppe Pellegrini, il sindaco di Chions, Renato Santin e il dottor Andrea Vignaduzzo, del consorzio Livenza Tagliamento Acque. La pattuglia è in dialogo con i responsabili dell’Agesci, della Zona Tagliamento, con i capi zona Marvin Dal Molin e Chiara Petris e con l’assistente ecclesiastico don Corrado Della Rosa.
Durante l’anno, la Base ospita vari eventi formativi, rispondendo alle esigenze dei numerosi gruppi dell’Agesci, ma anche di altri gruppi ecclesiali, o che ne condividono i valori e le scelte educative.
In questa sede ad esempio, si tiene il "Consiglio di Zona dell’Agesci"; si approfondiscono alcuni dei temi che danno spessore culturale alla "Giornata del Creato". La stessa "Fondazione Migotto", che si prende cura della "Base Scout di Andreis", è in relazione con il complesso delle Torrate.
L’area è costituita dalla ex Canonica; da una chiesetta, presso la quale i gruppi possono celebrare varie liturgie; da una ex stalla. Dispone di una trentina di posti letto; di servizi igienici. E’ circondata inoltre da uno spazio, presso il quale i gruppi possono piantare le tende. È attigua infine ad un terreno di vari ettari: il Parco delle fonti delle Torrate, vocato ad accogliere proposte educative.
In questa decina di lustri di impegno formativo dell’Agesci, è maturato un cammino rivolto ad incoraggiare lo sviluppo di numerose competenze, attente al rispetto e alla valorizzazione della natura, dai più piccoli, i ’lupetti’ ai capi impegnati come ’formatori’. Ad esempio l’esplorazione, l’orientamento, la conoscenza della natura; lo sviluppo di abilità manuali, la cucina, la cambusa; o attività espressive, di grafica e di giornalismo; la vita all’aperto; il tema vitale dell’acqua; i valori della pace, della fede, del senso civico e l’internazionalismo. Dei ’focus’ particolari vengono dedicati a gestire il rischio, con sicurezza educativa e saggezza; ad accogliere le disabilità e a gestirle come delle risorse; a far sì che le stesse ’Basi’ (circa 130) siano luoghi aperti di accoglienza e dialogo con la Chiesa, sui temi della sinodalità e con il mondo della scuola.
Tra le ’Parole chiave’ che segnano il cammino educativo nelle fila dell’Agesci, piace segnalare quella di essere "Portatori di gioia". La ’gioia’ di preparare assieme i ’campi’; la ’route’; di condividere i colori dei fazzolettoni, con attenzione al ’giallo’, il colore per eccellenza della gioia. Come ricorda lo stesso fondatore dello scautismo Baden Powel: "il campo è la parte gioiosa della vita di uno scout. Vivere all’aperto, tra le montagne ed alberi, tra uccelli e animali, tra mare e fiumi, in una parola vivere in mezzo alla natura di Dio, con la propria casetta di tela, cucinando da sé ed esplorando: tutto questo reca tanta gioia e salute, quanto mai ne potete trovare tra i muri ed il profumo della città".
Condividendo tale scelta, lo stesso settimanale "Il Popolo" è lieto di dedicare la propria attenzione, nel proporre ogni anno la rassegna di alcuni dei numerosi ’Campi’ che vengono realizzati dai gruppi Agesci, che costituiscono la Zona Tagliamento e la Zona Pordenone.

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