La Parola del Papa
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Angelus di domenica 12 novembre: papa Francesco "Basta guerra, guerra"

Il Sudan, Palestina e Israele, i civili a Gaza e la martoriata Ucraina nell'appello del papa: "Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi! Basta! Basta, fratelli, basta!"

Parole chiave: Ucraina (124), Palestina (31), Israele (42), Gaza (17), Bambini (57), Guerra (153), Pace (89)
Angelus di domenica 12 novembre: papa Francesco "Basta guerra, guerra"

Cari fratelli e sorelle!

Da diversi mesi il Sudan è in preda a una guerra civile che non accenna a spegnersi e che sta provocando numerose vittime, milioni di sfollati interni e rifugiati nei Paesi limitrofi e una gravissima situazione umanitaria. Sono vicino alle sofferenze di quelle care popolazioni del Sudan, e rivolgo un accorato appello ai Responsabili locali, affinché favoriscano l’accesso degli aiuti umanitari e, con il contributo della Comunità internazionale, lavorino alla ricerca di soluzioni pacifiche. Non dimentichiamoci di questi nostri fratelli che sono nella prova!

E il pensiero ogni giorno va alla gravissima situazione in Israele e in Palestina. Sono vicino a tutti coloro che soffrono, palestinesi e israeliani. Li abbraccio in questo momento buio. E prego tanto per loro. Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi! Basta! Basta, fratelli, basta! A Gaza, si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata. Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini. Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace. Non perdiamo la speranza: preghiamo e lavoriamo senza stancarci perché il senso di umanità prevalga sulla durezza dei cuori.

Due anni fa veniva avviata la Piattaforma d’Azione Laudato Si’. Ringrazio quanti hanno aderito a questa iniziativa e incoraggio a proseguire il cammino di conversione ecologica. A questo proposito, preghiamo per la Conferenza di Dubai sui cambiamenti climatici, COP28, ormai vicina.

Oggi la Chiesa italiana celebra la Giornata del Ringraziamento, sul tema «Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltura».

Saluto con affetto tutti voi, pellegrini dell’Italia e di altre parti del mondo, in particolare i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Szczecin-Kamień (Polonia) e i gruppi parrocchiali di Augsburg, Zara, Poreč, Pola, Porto e Parigi. Saluto i membri della Comunità di Sant’Egidio provenienti da alcuni Paesi dell’Asia e li incoraggio nel loro impegno di evangelizzare e promuovere. Avanti, coraggio! E voi aiutate anche a fare la pace.

Saluto i fedeli di Volargne, Ozieri e Cremona. Accolgo con affetto il pellegrinaggio dei fedeli ucraini e dei monaci Basiliani – vedo le bandiere ucraine lì -, giunti da diversi Paesi per celebrare il quarto centenario del martirio di San Giosafat. Prego con voi per la pace nel vostro martoriato Paese. Fratelli e sorelle, non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamola!

E a tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

Angelus di domenica 12 novembre: papa Francesco "Basta guerra, guerra"
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