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Paese che vai, Natale che trovi

Il nostro amato Natale è tutta un’altra cosa in numerosi Paesi del mondo, soprattutto in quelli a minoranza cristiana

Paese che vai, Natale che trovi

Il nostro amato Natale è tutta un’altra cosa in numerosi Paesi del mondo, soprattutto in quelli a minoranza cristiana.
A volte è lo stesso clima e la posizione geografica a renderlo molto diverso da come noi lo conosciamo.
Basti pensare che metà del Pianeta festeggia il Natale in piena estate australe e così, con temperature di 40 gradi all’ombra, si perde quella bella atmosfera natalizia di abeti innevati, gelide e silenti strade bianche, slitte e renne e fa ridere il canto "Tu scendi dalle stelle e vieni in una grotta al freddo e al gelo". Ciò nonostante, in ogni angolo del Pianeta in cui si trovi una comunità cristiana il Natale viene festeggiato più o meno apertamente.
Nella culla dell’Islam, in Arabia, il Natale non è naturalmente festa ufficiale e i festeggiamenti dei pochissimi cristiani si svolgono in forma privata. Luci e addobbi non compaiono nei luoghi pubblici, mentre si possono trovare nelle case private.
Nella dottrina islamica Gesù è solo un profeta, non il Figlio di Dio. La sua nascita rappresenta l’evento straordinario di un uomo che nasce dalla Vergine Maria, esempio di pietà e di devozione spirituale anche per i musulmani.
Il Natale musulmano è invece il Maoled e celebra il compleanno di Maometto. Ricorre nel mese lunare di rabì al awwal, il primo autunno, in data variabile di anno in anno.
Anche in Cina i cristiani sono una piccolissima minoranza e festeggiano il Natale in maniera poco tradizionale. Le celebrazioni avvengono esclusivamente nelle grandi città. Non esistono presepi e alberi di Natale anche se si può trovare un Babbo Natale locale chiamato Che Lao Ren. Più importante invece per i cinesi è il Capodanno che cade intorno al 20 gennaio del calendario solare. I festeggiamenti durano una settimana con fuochi d’artificio, parate, scambi di doni propiziatori che coinvolgono soprattutto i bambini che affidano i loro propositi e desideri per il nuovo anno mettendoli sotto il cuscino in un sacchetto rosso.
In Giappone esiste invece un periodo di doni reciproci. I nipponici non vanno in chiesa, non hanno presepi, alberi o menù natalizi, ma si fanno regali in abbondanza nei centri commerciali e nei negozi pieni di babbi natale. I giapponesi infatti amano particolarmente questo vecchietto che viene raffigurato con due occhi anche sulla nuca. Ciò si deve al fatto che controlla il comportamento dei bambini sia prima che dopo il suo passaggio.
A differenza dei vicini giapponesi, in Corea e nelle Filippine ci sono consistenti comunità cristiane e il lato religioso del Natale è sentito. La gente va alla Messa di mezzanotte, intona cori di tradizionali, ha un menù natalizio. In ogni casa si trovano lanterne di Natale, lampade colorate e decorate. Anche in Indonesia gli abitanti di fede cristiana, che sono in esigua minoranza, fanno del 25 dicembre un giorno di grande festa. Il giorno di Natale invitano a pranzo i vicinanti di altre fedi. A volte l’ospitalità avviene a parti invertite.
In Africa, continente dalle mille etnie e dalle tante religioni, il Natale è entrato a far parte delle feste locali e viene celebrato in svariati modi, molti dei quali influenzati e impreziositi da tradizioni tribali. Sono rari i presepi e gli alberi, mentre sono comuni gli addobbi coloratissimi, canti, balli, processioni e pranzi natalizi a base di riso, pollo, agnello, capra e frutta di ogni tipo. In molti luoghi infatti c’è la tradizione di pranzare in famiglia e con i vicini. In questi giorni si vanno a trovare parenti e amici che vivono in villaggi diversi e lontani. Spesso al posto dell’abete addobbano l’albero di mango.
In Egitto, che ha un calendario diverso dal nostro, si ricorda la nascita di Gesù il 7 gennaio ma la preparazione inizia il 26 dicembre con un digiuno che termina il 6 gennaio.
Questi sono solo alcune celebrazioni natalizie, diverse dalle nostre, tanto per ricordarci che sulla terra siamo in tanti e non tutti uguali.
Comunque, che festeggiate o no questa ricorrenza, che vi piaccia o no,
Buon Natale a tutti.

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