Il Vescovo Pellegrini alla sua diocesi: nuove norme per emergenza Coronavirus
Nuove norme dal 5 marzo per le parrocchie e le attività connesse: nella parte veneta fino all'8 nessuna celebrazione pubblica delle sante messe; nella parte friulana permesse nel rispetto dei principi di sicurezza del governo.
È in vigore dal 4 marzo un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per arginare il rischio del contagio del "coronavirus" (COVID-19). Il testo conferma le misure restrittive in vigore fino a domenica 8 marzo per le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto anche per i luoghi di culto.
PER LE PARROCCHIE DELLA DIOCESI IN VENETO
Fino a DOMENICA 8 MARZO COMPRESA nelle Parrocchie della zona veneta della Diocesi non sarà possibile la celebrazione pubblica delle Sante Messe. Per le altre attività pastorali è necessario attenersi a quanto stabilito nel Comunicato dei Vescovi del Veneto fino a successiva disposizione.
PER LE PARROCCHIE DELLA DIOCESI IN FRIULI VENEZIA GIULIA
II nuovo decreto, inoltre, stabilisce per l'intero territorio nazionale fino al 3 aprile la "sospensione delle manifestazioni, degli eventi e degli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro" (DPCM, art. 1, b).
Pertanto in comunione con gli altri Vescovi del Friuli Venezia Giulia, seguendo l'indicazione della Conferenza Episcopale Italiana per le aree non a rischio e sino a nuova comunicazione dispongo quanto segue:
Fino al 3 aprile
È consentita la celebrazione della Santa Messa feriale e festiva, degli altri sacramenti, nonché
gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima, assicurando
l'osservanza delle indicazioni del Decreto per il rispetto della distanza di sicurezza di un metro.
Per dare un'idea concreta, si può stimare che tale distanza sia garantita quando in chiesa è presente
un numero di persone non superiore alla metà dei posti a sedere nell'aula assembleare.
È consentita la Santa Messa esequiale nel rispetto delle medesime condizioni di sicurezza
(distanza di almeno un metro).
Resta sospeso il precetto festivo (can. 1248 § 2): i fedeli, in particolare le persone anziane,
possono santificare il Giorno del Signore con momenti di preghiera personale e in famiglia,
assistendo anche alla S. Messa attraverso i mezzi di comunicazione. A chi può uscire, suggerisco
di partecipare alla S. Messa in un giorno feriale, quando la chiesa è meno frequentata. Si favorisca
la preghiera personale e familiare, come pure la catechesi in famiglia, offrendo suggerimenti e
sussidi.
Nel rispetto delle norme di sicurezza sono consentite le attività formative a piccoli gruppi.
Sono sospesi gli appuntamenti legati alla Visita pastorale e la celebrazione delle Cresime.
Sono sospese tutte le gite e i pellegrinaggi promossi da Parrocchie o Associazioni ecclesiali.
Chiese e santuari rimarranno aperti per chi vorrà recarsi a pregare, evitando assembramenti di
persone, con la possibilità di accedere alla confessione.
Fino all'apertura delle scuole
Sono sospese le lezioni e gli esami dello Studio Teologico e della Scuola di formazione teologica. Sono sospesi gli incontri del catechismo e le attività oratoriane.
Si tenga presente che chi contravviene al Decreto del Presidente del Consiglio è punibile a norma del art. 650 del Codice Penale. È un momento difficile che domanda a ciascuno di reagire con responsabilità. In questo senso chiedo a tutti di accogliere le disposizioni prese insieme agli altri Vescovi, dimostrando unità e condivisione tra di noi. La prova di questi giorni ci rafforzi nella preghiera vissuta in famiglia, Chiesa domestica. Vi ricordo e vi benedico tutti invocando l'intercessione della B.V. Maria. Pordenone, 5 marzo 2020
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