Mercoledì in Duomo: Storia di un figlio cattivo
Il 30 novembre alle 20.45 al San Marco verrà proposta la rappresentazione per soprano, voce ed ensemble ispirata alle Confessioni di Agostino, prodotta in collaborazione con il Ravenna Festival, appuntamento che fa parte del Festival di Musica Sacra
È uno degli eventi più attesi della 31^ edizione del Festival di Internazionale di Musica Sacra, promosso da Presenza e Cultura con il Centro Iniziative Culturali Pordenone e diretto dai Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai: mercoledì 30 novembre, alle 20.45 nella Chiesa Concattedrale di San Marco a Pordenone, il sipario si alzerà sulla Sacra rappresentazione per soprano, voce ed ensemble “Storia di un figlio cattivo”, una proposta strettamente legata al tema del “Filius”, che scandisce tutte le proposte in cartellone quest’anno. Si tratta di una produzione realizzata in partnership con il prestigioso Ravenna Festival, ispirata alle Confessioni di Agostino di Ippona. La protagonista è Monica, la madre che non ha mai smesso di pregare per la conversione del figlio: un “figlio cattivo”, ritratto attraverso la lettura di passi di lettere di Agostino e soprattutto attraverso la riflessione che proprio la madre elabora rivolgendosi a Dio. la coproduzione tra i Festival di Ravenna e Pordenone nasce dalla collaborazione tra due giovanissimi talenti ravennati, il compositore Filippo Bittasi, che firma la musica, e l’attore-autore Gatta, che ha curato il libretto, la drammaturgia ed è voce recitante. Tutti giovani anche gli esecutori, impegnati in un progetto di grande tensione concettuale. “Storia di un figlio cattivo. Sulle orme di Agostino di Tagaste” vedrà in scena il mezzosoprano Daniela Pini e l’Ensemble Tempo Primo composto da Tommaso Belli violino primo e concertatore, Federica Zanotti secondo violin, Francesca Fogli viola, Akita Thano violoncello, Luca Di Chiara contrabbasso, Gianmaria Tombari vibrafono e Nicholas Gelli clarinetto, solista all’organo Andrea Berardi organo. Dirige il Maestro Mattia Dattolo. L’ingresso è gratuito, info www.musicapordenone.it Inserito stabilmente nel circuito Italiafestival - la rete nazionale Agis dei più importanti festival italiani - il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone è sostenuto da Fondazione Friuli, Bcc Pordenonese Monsile, Electrolux e DForm, e si svolge in partnership con Fondazione Concordia Sette e la Diocesi Concordia Pordenone.
Il compositore Filippo Bittasi, diplomato presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” di Ravenna, nel 2017 intraprende gli studi di composizione nella classe di Mauro Montalbetti. Partecipa nel 2021 alla Riccardo Muti Italian Opera Academy incentrata sul Nabucco di Giuseppe Verdi. Le sue musiche sono state eseguite alla Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna, a Palazzo Rasponi e alla Sala del Refettorio del Museo Nazionale di Ravenna, all’interno di diverse rassegne cittadine. Uno degli ultimi progetti lo ha visto coinvolto in una collaborazione tra l’Istituto Verdi e Ravenna Festival, per una messa in scena ispirata alla Vita Nova di Dante in collaborazione con il coreografo Carlo Diego Massari e l’attore Andrea de Luca. Nel 2022 il debutto operistico, con l’esecuzione di un’opera da camera in occasione del Puccini Chamber Opera Festival di Lucca e la commissione di un’opera a tema sacro per Ravenna Festival e il Festival di Musica Sacra di Pordenone. Nello stesso anno vince il Terzo premio al Concorso nazionale di composizione “Alma Dantis”, organizzato da Feniarco, con un brano che verrà eseguito all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Matteo Gatta nel 2014 viene selezionato da Luca Ronconi per la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, nella quale si diploma nel 2017. Dal 2017 al 2021 entra a far parte di Idiot Savant coi quali porta in scena Mercante di Venezia (2017) e Sogno di una notte di mezza estate (2018) per la regia Filippo Renda. Lavora come attore per Nicola Piovani, Stefano de Luca, Maria Chiara Pederzini, Nanni Garella, Simone Toni, Alessandro Renda. Nel 2019 è Oderisi da Gubbio nel Purgatorio di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Sempre nel 2019 fonda assieme a Viola Marietti Tristeza Ensemble. È regista e drammaturgo: per Tristeza Ensemble scrive AMORE (2019) e dirige A.L.D.S.T. (2021). È librettista di Storia di un figlio cattivo (Ravenna Festival, 2022) e regista di Gramsci Gay (Vincitore della Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2022). Lavora anche nel cinema, e nel 2021 vince il Nastro D’argento come Miglior Attore Esordiente (Premio Biraghi) per EST–Dittatura Last Minute (2020). Daniela Pini ha studiato canto con Angelo Bertacchi. La sua duttilità vocale le permette di spaziare tra diversi stili che vanno dalla musica barocca alla musica contemporanea. Fra i numerosi ruoli interpretati si annoverano Alcina nell’Orlando furioso di Vivaldi, Cherubino nelle Nozze di Figaro, Dorabella nel Così fan tutte, Romeo nei Capuleti e Montecchi di Bellini, Angelina nella Cenerentola di Rossini, Isabella nell’Italiana in Algeri, Clarice nella Pietra del paragone e Melibea nel Viaggio a Reims.
Il suo repertorio comprende i più importanti titoli anche dell’ambito sacro. Ha lavorato con direttori quali Riccardo Muti, Roberto Abbado, Yuri Temirkanov, Daniel Oren, Evelino Pidò, Donato Renzetti, Riccardo Frizza, Paolo Arrivabeni, Karl Martin, Jean-Claude Casadeus, Claudio Scimone. Ha collaborato con registi quali Graham Vick, Gabriele Lavia, Dario Fo, Lina Wertmüller, Ettore Scola, Pier Luigi Pizzi, Massimo Gasparon, David McVicar, Luca Ronconi, Hugo De Ana, Damiano Michieletto. Si è esibita al Musikverein di Vienna e al Bunka Kaikan di Tokyo diretta da Riccardo Muti. È ospite di numerosi Festival Internazionali e collabora frequentemente con gruppi orchestrali quali I Cameristi della Scala e I Solisti Veneti. Mattia Dattolo, classe 1999, a sedici anni, comincia a studiare direzione d’orchestra presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro” sotto la guida di Marco Boni. Si perfeziona con Donato Renzetti e Riccardo Frizza. Dal 2018 studia composizione presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” di Ravenna sotto la guida di Mauro Montalbetti. Prende parte a masterclass di Detlev Glanert, Salvatore Sciarrino, Paolo Marzocchi e Carlo Boccadoro. Le sue musiche vengono eseguite in importanti rassegne e festival, tra le quali Ravenna Festival 2021, Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2021 e la rassegna Ottobre Giapponese di Ravenna. Interessato anche alla musica vocale, è membro del Coro da camera 1685 dell’Istituto Verdi e del Coro Costanzo Porta di Cremona con il quale partecipa alla produzione del Nabucco della Riccardo Muti Italian Opera Academy. Dal 2022 collabora con il Teatro Comunale di Bologna come Artista del Coro e con l’ensemble Cremona Antiqua. Dal 2022 è direttore e referente artistico della Camerata degli Ammutinati, collettivo musicale della Wunderkammer Orchestra di Pesaro. L’Ensemble Tempo Primo, nato in seno a LaCorelli Soc Coop e operativo da oltre 10 anni sulla scena musicale, è formato dalle prime parti dell’Orchestra Corelli. Tutti provenienti dall’area romagnola, i giovani protagonisti dell’Ensemble sono impegnati a vario titolo in percorsi artistici di prestigio caratterizzati da un continuativo impegno volto allo studio e alla ricerca, all’insegnamento e all’attività concertistica solistica e di insieme, e sono già apprezzati interpreti, vantando riconoscimenti dentro e fuori il territorio di provenienza. Andrea Berardi si è diplomato in Pianoforte, Organo e Clavicembalo, completando la sua formazione con il diploma di Musica corale. Il desiderio di conoscere tutta la ricca storia della musica per tastiera lo ha portato allo studio dei tre strumenti ed alla comprensione delle loro reciproche influenze e compenetrazioni. Nel 1985 ha ricevuto il premio “Anno Europeo della Musica” dal Presidente della Repubblica Italiana, come migliore fra i diplomati in organo d’Italia in quell’anno. Nel 1986 ha vinto il secondo premio al Concorso internazionale “Giovani organisti d’Europa” di Pisa. Ha tenuto concerti in vari ambiti, in Italia ed in altri Paesi d’Europa. Ha lavorato con gruppi strumentali e orchestre, sia come solista che come continuista (Accademia Bizantina, Camerata Salzburg, Orchestra Toscanini, Orchestra Maderna e altre), in ensemble di musica antica, con cantanti, cori e gruppi vocali.
È stato più volte invitato a tenere prime esecuzioni di brani di autori contemporanei, effettuando anche registrazioni discografiche. A Ravenna è organista della Basilica di Sant’Agata Maggiore e docente presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi”. È autore di un metodo di solfeggio ritmico, pubblicato presso le Edizioni Armelin di Padova.
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