Veneto Orientale
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Caorle, stagione turistica: è un avvio al 50%

Brugnerotto: “Siamo ancora lontani dai livelli di occupazione pre-Covid”

Caorle, stagione turistica: è un avvio al 50%

E' un avvio di stagione al 50 percento quello che sta vivendo Caorle secondo Federalberghi e Confcommercio Caorle. Le presenze turistiche registrate dalla località balneare sono certamente superiori rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno quando, di fatto, la stagione turistica partì in luglio, ma si è ancora lontani dai livelli “pre-pandemia”. “La stagione turistica si è avviata sicuramente meglio rispetto al 2020, ma possiamo dire che a giugno non raggiungeremo un'occupazione media delle nostre strutture superiore al 50 percento – spiega il presidente di Federalberghi Caorle, Loris Brugnerotto – Lavorano meglio le strutture frontemare e quelle di categoria superiore. Per le altre strutture si tratta di una partenza più a rilento. Fortunatamente come località abbiamo registrato un buon numero di prenotazioni a partire dal 27 giugno in avanti che ci fa sperare in un luglio ed agosto con risultati molto significativi”. Brugnerotto precisa che già nell'ultimo decennio antecedente l'avvento della crisi Covid in giugno non si raggiungeva il tutto esaurito a Caorle, ma quest'anno c'è ancora molto da recuperare rispetto ai soliti standard. “Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno abbiamo avuto molti più ospiti tedeschi ed austriaci, ma siamo ancora lontani dai livelli di occupazione pre-Covid – conclude Brugnerotto – Abbiamo vissuto un discreto fine settimana in concomitanza con la festività del Corpus Domini, ma dovremo attendere luglio per il ritorno in massa degli ospiti di lingua tedesca. Ad oggi sono i turisti italiani ad occupare principalmente i nostri alberghi per soggiorni di durata limitata. C'è chi prenota solo per il weekend ed anche per chi si ferma di più si parla di 5 notti. Gli stranieri invece tendono a prenotare almeno per una settimana”.

Anche il presidente di Confcommercio Caorle Corrado Sandrin evidenzia l'assoluta prevalenza dei turisti italiani a Caorle. “Per ora Caorle parla italiano. Abbiamo visto diversi turisti di lingua tedesca, ma siamo ancora lontani dalla normalità. Dalle informazioni apprese dai nostri associati è risultato evidente che i turisti italiani quest'estate abbiano una scarsa propensione alla spesa: pesano le incognite dei prossimi mesi in relazione alla situazione economica italiana ed all'interruzione dello stop ai licenziamenti finora imposto dalla normativa legata all'emergenza sanitaria. Il settore commercio è quello che soffre maggiormente, mentre va un po' meglio per quanto riguarda il settore della ristorazione. Chiaramente il lavoro si concentra nel fine settimana, mentre nei giorni feriali sia il commercio che la ristorazione soffrono di più. Le prenotazioni sembrano confermare il ritorno degli ospiti stranieri, tedeschi ed austriaci, a partire da luglio: li attendiamo a braccia aperte perchè, soprattutto per quanto riguarda il commercio, sono loro i clienti che durante la vacanza tendono a spendere di più”. Sandrin segnala infine un altro problema che sta colpendo trasversalmente sia il comparto commerciale che quello ricettivo ed il settore dei pubblici esercizi: la carenza di personale. “Mancano dipendenti in tutti i settori. I contributi erogati dallo Stato, oltre al reddito di cittadinanza, hanno influenzato negativamente il tasso di occupazione. Mancano poi i dipendenti stranieri che quest'anno sono arrivati in numero minore a causa della pandemia. E' chiaro che sul versante sussidi c'è qualcosa da correggere”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Comunicato stampa
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