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Salto in alto, Dal Zilio sul tetto d’Italia: campione indoor under 20

Grazie a un balzo a 2,07, lo juniores classe 2001 della Friulintagli ha vinto il titolo

Dal Zilio ad Ancona; Foto di FIDAL MUTI/FIDAL

In neppure un anno, un miglioramento di undici centimetri. Un progresso che gli ha permesso di salire sul tetto d’Italia. Simone Dal Zilio, juniores dell’Atletica Brugnera Pordenone Friulintagli, si è laureato campione tricolore indoor under 20 di salto in alto grazie a un balzo a 2,07, con cui ha stracciato il 2,01 fatto registrare a inizio stagione e soprattutto l’1,96 siglato nel 2019. Classe 2001, il saltatore di Gemona ha dato una svolta alla propria carriera, decidendo di puntare più in questa specialità che nel salto in lungo, dove vanta un ottimo 7,30. «Ma sapevo di avere grandi margini di miglioramento - dice - dopo lo scudetto e la prima convocazione in azzurro in carriera. Un sogno che si avvera, ma anche un punto di partenza».

A Minsk, il 25-26 febbraio, rappresenterà la nazionale nel salto in alto nell’incontro internazionale under 20 indoor.

E’ da quando ho iniziato a fare atletica, da piccolo, che sogno di gareggiare con la maglia con scritto "Italia" sul petto. Sono davvero emozionato, durante i campionati nazionali sapevo che c’era la possibilità ma in quegli istanti pensavo soprattutto a saltare. La chiamata è arrivata e rappresenta uno sprono a migliorare.

Da 1,96 a 2,07, il balzo in avanti - in alto, anzi - è gigante.

Sì, sono tanti undici centimetri. Ma ero consapevole di poter progredire, me l’ha sempre detto anche il mio allenatore, Mario Gasparetto, che mi segue da quattro anni. Negli ultimi mesi ho risolto alcuni dettagli dal punto di vista tecnica e…

Ha preso il volo. Cosa doveva migliorare?

La parte finale della rincorsa, gli ultimi tre appoggi e in particolare il penultimo: prima era come se mi fermassi, adesso continuo a correre. Ad Ancona sono riuscito a fare tutto bene ed è arrivato il 2,07. Se posso ancora progredire? Tutto si può fare: so che posso fare di più nella parte dello svincolo.

Nell’alto è entrato in nuova dimensione. Ma il salto in lungo? Che fa, lo abbandona?

Nelle ultime stagioni mi sono sempre alternato tra le due specialità. Posso dire che una è formativa per l’altra. Vorrei portarle avanti entrambi, d’estate gareggerò anche nel lungo, ma ora penso soprattutto a preparare l’alto.

Un titolo italiano rappresenta l’inizio di una nuova era, soprattutto alla sua età: l’atletica potrà essere solo una passione?

Frequento la quinta liceo scientifico: devo dire che ora a studio e sport do la stessa importanza. Il sogno è di fare una vita da atleta, ma l’anno prossimo mi iscriverò all’Università. Sicuramente frequenterò una facoltà scientifica, forse ingegneria.

Dal Zilio, vale "solamente" 2,07 o qualcosa di più? Il suo volo può continuare?

Il mio allenatore dice che posso salire ancora. La gara di Ancona l’ha dimostrato. Anch’io sento di valere qualcosa di più, ma devo dimostrarlo.

Fonte: Redazione Online
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