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Ciclocross, Olivo più forte del Covid: il tricolore dopo la malattia

Bryan ha recuperato e vinto il titolo juniores a Lecce

Ciclocross, Olivo più forte del Covid: il tricolore dopo la malattia

Dopo il Covid, la maglia tricolore. Il cimpellese Bryan Olivo, superata la malattia e la convalescenza, ha recuperato uno stato di forma tale da consentirgli di conquistare il campionato italiano juniores di ciclocross domenica scorsa a Lecce. Per il portacolori della DP66 Smp Giant si tratta del quarto tricolore in carriera.

Bryan, ti sentivi così forte alla partenza per Lecce?

Provenivo da un periodo non facilissimo in cui, dopo aver superato la malattia, non riuscivo a trovare la quadra. All’Epifania ho gareggiato nell’ultima tappa del Giro d’Italia, vincendola in maniera tale da convincermi di avere le carte in regola per puntare al campionato italiano. Da Porto Sant’Elpidio a Lecce mi sono proprio convinto di farcela. In questo strano finale di stagione gli altri hanno mantenuto lo stat di forma, io sono letteralmente esploso".

Che percorso hai trovato a Lecce?

Pianeggiante, insidioso per il terreno reso viscido dalle piogge cadute nei giorni precedenti la gara, pieno di curve. Mi piaceva abbastanza, era un tracciato in cui dovevi saper guidare bene. L’esperienza nella mountain bike mi ha aiutato senz’altro.

La tua spiccata poliedricità si palesa nel carnet dei tuoi successi...

Con quello di Lecce fanno quattro maglie tricolori in carriera. La prima la vinsi nel 2016 da esordiente primo anno su strada, la seconda nel 2017 da esordiente secondo anno nel ciclocross, la terza nel 2020 a Pordenone nell’inseguimento a squadre da junior primo anno e la quarta da junior secondo anno nel ciclocross. In questa stagione di ciclocross ho vinto anche due tappe del Giro d’Italia e una dell’Adriatico Tour ad Ancona.

Cos’altro proporrà la stagione del ciclocross?

Domenica 17 a Variano di Basiliano, in provincia di Udine,si conclude il Trofeo Triveneto con la gara di casa, poi domenica 24 ci sarà la prova di Coppa del Mondo in Belgio e domenica 31 dovrei correre il mondiale a Ostenda, sempre in Belgio. Il percorso iridato sarà per un terzo sulla sabbia e per due terzi su erba e sterrato.

Quanto appetito ti è rimasto?

Punto a fare bene queste ultime tre gare, magari a vincerne una. Mi sento molto bene, farò il massimo con la maglia della nazionale per rispondere alle aspettative. Poi mi concentrerò su strada e pista. Voglio disputare tutti gli appuntamenti internazionali a cominciare dai mondiali su pista ad aprile per meritarmi il passaggio fra i dilettanti con il Cycling team Friuli di cui la mia squadra, l’Uc Pordenone, è il vivaio.

Fonte: Redazione Online
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