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Calcio stop, Canzian: «Ora le società vanno aiutate»

Club a rischio? «Non credo ma le famiglie potrebbero versare una quota "in fiducia"»

Calcio stop, Canzian: «Ora le società vanno aiutate»

Il calcio dilettantistico e giovanile, anche in Friuli, si è dovuto fermare (per ora sino al 24 novembre). Il quadro epidemiologico peggiora e anche per la Figc regionale la decisione era inevitabile. Ne è convinto anche Claudio Canzian, vice-presidente del comitato Fvg, che è altrettanto convinto su cosa si debba fare nel corso di questo periodo: «Aiutare dal punto di vista economico le società» ha detto. E, anche sulla prosecuzione dei campionati dall’Eccellenza in giù, iniziati e poi stoppati, il dirigente ha le idee chiare: «Vista la situazione non dobbiamo scartare nessuna ipotesi».

Canzian, fermarsi era la scelta da prendere. Ma quali sono le conseguenze, in particolare a livello giovanile?

Siamo partiti da un presupposto: la salute è al primo posto. E’ necessario, al momento, limitare le occasioni di assembramento. Siamo i primi a essere dispiaciuti di non vedere in campo i ragazzi. Ma noi siamo stati prudenti sin dall’inizio: rispetto al Veneto, non avevamo fatto partire neppure i campionati di allievi e giovanissimi. Sappiamo che le società rappresentano un grande aiuto per le famiglie, sappiamo quali sono i disagi, ma al contempo vogliamo che lo sport si pratichi in sicurezza e tranquillità.

I club, privi delle risorse economiche legate alle quote versate dalle famiglie per l’annata, possono andare in grossa difficoltà.

Lo sappiamo benissimo: per questo conto che il Governo aiuti le società per far sì che continuino nel loro operato. E’ stato ed è un danno fermarsi, non deve verificarsi quella situazione per cui, terminata la pandemia, manchino le risorse per ripartire. Se temo che qualche club possa chiudere i battenti? No, però bisogna stare attenti, anche perché gli sponsor possono defilarsi. A mio avviso in questa situazione possono essere anche coinvolte le famiglie, che potrebbero versare una quota "in fiducia", cioè con la consapevolezza che si riprenderà. Non è facile trovare le parole giuste per tutti ora, ma penso che serve un sacrificio da parte di tutti.

I campionati senior sono ai box: quando riprendere? E come?

E’ difficile dirlo. A oggi si potrebbe riprendere il 25 novembre ma il 13 dicembre già ci si deve fermare nuovamente vista la sosta invernale. Fino al 24 nessuno si allena, serve dare almeno tre settimane alle squadre per riprendere condizione: si riparte e ci si ferma di nuovo? Io penserei a una soluzione a partire dal 10 gennaio in poi, ammesso sempre che si possa ricominciare. Siamo legati alla situazione epidemiologica. Giocare d’estate? E’ un’ipotesi difficile, è legata anche a un rinnovo dei tesseramenti (scadono il 30 giugno, ndr) ma per il momento non bisogna scartare nulla.

E’ sicuramente difficile pensare di completare i campionati con le attuali formule. Visto quanto sta succedendo, valeva la pena iniziare?

Avevamo valutato anche questa ipotesi, tuttavia non si pensava che la situazione precipitasse già a fine ottobre. In estate dovevamo inoltre dare un segnale alle società, che ci chiedevano di ripartire. Lo sport è molto importante nella vita di tante persone. A oggi ricevo tantissimi messaggi su quando e come si può riprendere: questo ci deve far riflettere.

Fonte: Redazione Online
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