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Porcia, con le norme anti-pandemia i bambini si sono ammalati di meno

Alla scuola per l’Infanzia Monumento ai Caduti

Porcia, con le norme anti-pandemia  i bambini si sono ammalati di meno

Il Consiglio Direttivo della "Scuola per l’Infanzia Monumento ai Caduti" prima dell’avvio dell’anno scolastico 2020 - 2021 aveva deciso degli importanti interventi, per adeguare il servizio educativo alla nuova situazione sanitaria e socio familiare in tempo di pandemia Covid 19. Infatti, è stata rafforzata la pianta organica del personale, con l’inserimento della figura della coordinatrice psico-socio-pedagogica e l’assunzione di una segretaria, la prima con la funzione di dare un supporto al dialogo tra scuola, familiari, insegnanti, bambini, la seconda per far fronte all’aspetto amministrativo e burocratico sempre più impegnativo.

Oltre all’adeguamento e al rispetto rigoroso alle linee guida per il Covid-19, per quanto riguarda ingressi e uscite dei bambini dalla scuola, viene loro misurata la temperatura, sia in entrata, sia alla consegna dei bimbi ai familiari. Inoltre, è stato installato un software che, leggendo un tesserino personale, dà in ogni momento la situazione delle presenze all’interno della Scuola.

Per quanto concerne la comunicazione, visto che i genitori di regola non entrano nella struttura scolastica, è stato implementato il sito web, con l’aggiunta di una piattaforma riservata, alla quale possono accedere le famiglie per l’ascolto-dialogo con la Scuola.

Le sezioni della scuola sono suddivise in "bolle epidemiologiche" (un gruppo di bambini e docenti a composizione stabile). I bambini di una "bolla" non si incontrano, in mensa, per il riposino, in giardino e neppure durante le varie attività con quelli di un’altra. Si riduce così il rischio di contagio e si facilità il tracciamento.

La maestra Martina Turchet, referente per Covid-19, osserva come la docente titolare di una sezione, segue i bambini dall’ingresso all’uscita. Inoltre, i bambini di una sezione rispetto ad un’altra entrano nella scuola distanziati di 15 minuti, solo dopo aver cambiato le scarpe con le quali sono arrivati, con quelle da utilizzare a scuola.

Se un bambino dovesse risultare positivo al Covid 19, la quarantena sarebbe richiesta solo a bambini e docenti di quella "bolla".

Per fortuna, afferma la maestra Martina, nessuno dei bambini fino ad ora è risultato positivo.

D’altra parte, anche per i due interventi laboratoriali che hanno richiesto la presenza di esperti esterni, a questi, vengono misurati la temperatura e tracciati.

Come ulteriore misura in favore della sicurezza, rileva il presidente della Monumento ai Caduti Giacomo Perin, alle docenti sono fornite mascherine Ffp2 e visiera. Inoltre, dialogando con l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale sono stati verificati organizzazione, spazi, rispondenza alle norme di sicurezza ed è stata trovata una soluzione adeguata anche per l’accoglienza pre e post scuola. Anche se la Scuola è molto ampia e, all’interno offre varie possibilità, per svolgere un maggior numero d’attività all’esterno, si avvale di un gazebo (dimensioni 5x4), collocato nel giardino. Riguardo alla didattica, osserva la maestra Martina, è necessaria una maggiore attenzione e, certe attività, che prima della pandemia si potevano fare con bambini di classi diverse unite, ora possono essere fatte solo con quelli della stessa "bolla epidemiologica".

L’utilizzo delle mascherine, poi, può dare qualche problema; i bambini, in particolare i più piccoli, hanno bisogno nel rapportarsi con gli altri, in questo caso con le maestre, del contatto e di osservare l’espressione facciale, ma dopo un po’, prosegue la maestra, si sono abituati a percepire la comunicazione attraverso lo sguardo.

Da rilevare che dal 16 marzo al primo aprile, nelle settimane di chiusura per il lockdown, i bambini hanno potuto mantenere un rapporto di continuità con la scuola le maestre. Ai bimbi era stato consegnato del materiale, affinché da casa potessero svolgere dei lavori, in relazione con le docenti, che, telefonicamente, hanno mantenuto il contatto con i bambini accompagnandoli nel percorso didattico laboratoriale.

Il presidente evidenzia l’importanza del rispetto rigoroso delle norme, cosa che hanno fatto sia gli insegnanti che i genitori e altri operatori della scuola. Dal rispetto delle norme anti-pandemiche, emerge che i bambini si ammalano di meno. Nel mese di novembre 2019, per bronchiti e altre malattie, i bambini assenti erano il 40%. Nell’anno scolastico 2020-2021, in tempo di Covid 19, la media delle presenze durante l’anno è di circa 85%. Al rientro nella scuola, dopo Pasqua, era presente il 96% dei bambini. Praticamente tutti, osserva con soddisfazione il presidente Perin.

Fonte: Redazione Online
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