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Le interruzioni di servizio hanno avuto ripercussioni gravi sui soggetti più fragili

A Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia

Le interruzioni di servizio hanno avuto ripercussioni gravi sui soggetti più fragili

Il Piccolo Principe" di Casarsa è una Cooperativa plurima" - ci spiega il presidente Luigi Agostino Cesarin introducendo una carrellata su questa benemerita realtà che offre molteplici opportunità, distinte in A e B, cioè destinate a persone disabili e a servizi alla comunità.

Partendo dai servizi alla persona, citiamo il doposcuola, l’assistenza nel pre e post scuola, l’organizzazione di Centri estivi e il Progetto Giovani, tutti attivati in alcuni comuni del circondario. Sono pure significative le attività di animazione con laboratori nei vari ordini di scuola finalizzati all’educazione delle giovani generazioni ai valori della cooperazione

Il Centro socio - occupazionale per giovani - adulti si inserisce nel contesto del sostegno alla disabilità nell’arco dell’intera giornata.

Nell’area B è significativa l’opera di inserimento di persone svantaggiate in contesti lavorativi: nel settore dell’agricoltura sociale "La volpe sotto i gelsi", nel comune di San Vito si coltivano in serre situate alle Torrate ortaggi e fiori; attualmente si sta attuando la conversione al biologico. L’anno scorso, con l’agricoltura sociale è stato possibile mantenere la consegna dei prodotti a domicilio.

In capannoni attrezzati, 23 soci svantaggiati lavorano per alcune aziende in vista di un futuro inserimento lavorativo. E’ ben avviato anche l’equosolda (equo e solidale) per il rifornimento alle macchine di caffè. In località Le Fratte è molto attiva una cucina in cui si preparano circa 300 pasti al giorno per sei centri diurni che ospitano persone con disabilità varie.

Nel 2020 il Covid ha determinato la chiusura delle attività con fasi alterne. Gli operatori e i volontari de Il Noce hanno cercato di inserirsi nella Dad, anche con l’aiuto di video, per mantenere i contatti con i ragazzi in difficoltà e con le loro famiglie. E’ stato consentito di tenere aperti i servizi per disabili, considerati di valenza sociosanitaria.

Lo sconvolgimento è stato notevole. Le interruzioni hanno avuto una ripercussione molto grave sui soggetti più fragili. Nell’ultimo anno è stata notevole la fatica di  gestire tutti i servizi con la varie quarantene in corso e con tutte le attenzioni richieste.

Dato che sono stati vaccinati tutti gli operatori e gli assistiti, ora c’è una grande voglia di tornare alla normalità, grazie alla riapertura generale dei servizi.

Fra i disagi prodotti dal virus, è allarmante il fatto che alcuni adolescenti non vorrebbero più uscire dal recinto sicuro della loro cameretta.

Nei Progetti Giovani gli educatori stanno prendendo in carico queste preoccupanti situazioni.

Fonte: Redazione Online
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