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Il Fvg pronto ad accogliere studenti e docenti ucraini

"L'Università di Udine risponde ancora una volta all'appello lanciato a favore delle popolazioni in sofferenza, offrendo la propria disponibilità ad accogliere dottorandi di ricerca ucraini perché possano continuare a perseguire il loro obiettivo di crescita scientifica e culturale". Lo stesso dicasi dalla università di Trieste, dai conservatori, dalla Sissa. tutti concordi con l'impegno della Regione manifestato dalla assessora Alessia Rosolen

Parole chiave: Ucraini (3), Guerra (152), Studenti (11), Accoglienza (15), Profughi (18)
Il Fvg pronto ad accogliere studenti e docenti ucraini

"Il Friuli Venezia Giulia si mobilita per dare una prima risposta concreta ai giovani ucraini in fuga dalle zone di guerra: grazie a un accordo con l'intera offerta accademica regionale, almeno 21 tra studenti e ricercatori saranno ospiti delle istituzioni dell'alta formazione per la continuazione del loro percorso accademico. Ringrazio i rettori dei tre atenei e i direttori dei conservatori di musica per la collaborazione e il sostegno anche in questa drammatica circostanza".

 

Sono le parole dell'assessore regionale alla Formazione, Istruzione e all'Università, Alessia Rosolen, che questa mattina ha comunicato in giunta il piano di accoglienza in Regione di studenti e docenti ucraini.

 

"Siamo pronti a fare la nostra parte - ha spiegato Rosolen -.

Rispondendo all'appello lanciato dal Ministero dell'Università e della ricerca, abbiamo costruito nell'arco di pochi giorni un piano di supporto e di accoglienza, coordinato dall'Amministrazione regionale, che coinvolge l'Agenzia regionale per il diritto allo studio (l'Ardis, il braccio operativo della Regione per il diritto allo studio), le Università degli studi di Trieste e di Udine, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), i conservatori Tomadini di Udine e Tartini di Trieste".

 

"Gli atenei hanno dato disponibilità ad accogliere, per un periodo di 6 mesi, 14 studenti che verranno selezionati sulla base di alcuni criteri preferenziali tra cui il sesso femminile e l'età anagrafica più giovane - ha detto ancora l'assessore -. I conservatori, al momento, ne accoglieranno 4, con borse di studio della durata di 4 mesi. Il Tartini di Trieste ha già inviato richiesta alla Ukraine national Tchaikovsky academy of music di Kiev per avere 4 nominativi di studenti da accogliere. La Sissa offrirà, invece, 4 borse di studio o di ricerca fino a 6 mesi, per studenti in fase avanzata del percorso di laurea o per studenti di dottorato e assicurerà l'accoglienza di ricercatori e docenti sulla base delle risorse a disposizione del programma Visiting scientist".

 

"Dall'esenzione delle tasse universitarie agli alloggi, dal vitto al pocket money per le spese correnti l'iniziativa accarezza i 215mila euro (valore delle borse di studio) - ha spiegato Rosolen -. Si aggiunge poi il valore dei servizi messi a disposizione da Ardis per i giovani ucraini che troveranno accoglienza nella nostra Regione e che saranno ripartiti tra le sedi secondo un piano condiviso. Non solo quindi servizi legati al diritto allo studio, ma anche attività di accoglienza, orientamento e inserimento nel contesto universitario, assistenza sanitaria, corsi intensivi di italiano, mediazione e supporto psicologico".

 

Pronti a intervenire atenei, università, conservatori e Sissa.

"A sostegno della libertà accademica, l'Università di Trieste è pronta ad accogliere studenti di dottorato, quale prima e immediata forma di solidarietà concreta al popolo ucraino - ha detto il rettore dell'ateneo giuliano, Roberto Di Lenarda -.

Questo nella convinzione che conoscenza e ricerca rappresentino, sempre, i principali strumenti di dialogo e costruzione della pace. Agiremo in linea con la Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, al cui interno opera la Rete delle università per la pace, e coi principi della Rete Sar, Scholars at risk, di cui l'ateneo di Trieste è membro attivo".

 

"L'Università di Udine risponde ancora una volta all'appello lanciato a favore delle popolazioni in sofferenza, offrendo la propria disponibilità ad accogliere dottorandi di ricerca ucraini perché possano continuare a perseguire il loro obiettivo di crescita scientifica e culturale - le parole del rettore dell'ateneo friulano, Roberto Pinton -. È sostenuta in questa iniziativa dall'amministrazione regionale ed è unita agli altri atenei regionali e alla Crui, attraverso la rete delle università per la pace".

 

"Il conservatorio di Trieste è in contatto costante coi partner Erasmus di Kiev facendo sentire loro vicinanza - ha detto il direttore Sandro Torlontano -. Stiamo cercando di mettere in atto pratiche che possano facilitare il loro arrivo a Trieste". Gli fa eco il direttore del conservatorio di Udine, Flavia Brunetto: "Da parte nostra la massima apertura e disponibilità all'accoglienza di studentesse e studenti ucraini, nella consapevolezza della necessità di alleviarne le sofferenze, ritenendo cultura, arte e dialogo valori fondanti di inclusione sociale e strumenti imprescindibili di pace".

 

"Ci stiamo preparando ad accogliere studentesse, studenti e scienziati ucraini e a sostenerli attraverso borse di studio, di ricerca e programmi di mobilità, di concerto con l'amministrazione e le istituzioni regionali, in segno di solidarietà al popolo ucraino, in particolare agli studenti e postdoc che già fanno parte della nostra comunità", ha detto, infine, il direttore della Sissa, Andrea Romanino.

Fonte: Comunicato stampa
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