Portogruaro
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Come cambierà la viabilità a Portogruaro?

Amministrazione al lavoro per cambiare la viabilità a Portograro. Si parla di ring anti-orario... e quanto già esistente? Le decisioni sono prese, lo dicono le delibere e il costo totale previsto di 990 mila euro.

Parole chiave: Viabilità (4), Favero (1), Portogruaro (74)
Come cambierà la viabilità a Portogruaro?

Sarà realizzato il "Ring" del centro urbano di Portogruaro?
L’Amministrazione del sindaco Florio Favero predisporrà una viabilità a senso unico antiorario lungo l’anello circolatorio di circonvallazione (Viale Isonzo, Via Stadio, Via Matteotti, Via Bon, Via Manin e tratto di Viale Trieste)?
Questa radicale novità che impatto avrà sull’attuale sistema con la circolazione a doppio senso di marcia organizzato sulle intersezioni regolate da rotatorie?
Che fine faranno le nuove opere stradali realizzate in circa un decennio, tra il 2003 ed il 2013?
Queste domande sono motivate dal fatto che sia la Giunta comunale sia il Consiglio comunale hanno già più volte deliberato nel corso del 2021 per la "realizzazione di un Ring antiorario". Le decisioni politiche risultano essere state già prese. I prossimi passaggi vedranno soprattutto all’opera i tecnici, che hanno il compito di attuarle.
Le delibere di Giunta e di Consiglio possono essere consultate via internet nel sito del Comune. Si può leggere, in particolare, che la Giunta comunale ancora nel giugno 2021 ha approvato il "documento di fattibilità delle alternative progettuali" per la riqualificazione viaria dell’anello urbano del centro di Portogruaro. Il costo totale è stato previsto in 990.000 euro (670.044,71 per lavori e 319.955,29 per somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale).
Il Consiglio comunale nel mese di novembre ha discusso ed approvato il DUP "Documento Unico di Programmazione 2022-2024" che al suo interno prevede "la realizzazione di un ring antiorario". Il voto sul DUP è stato a maggioranza: 10 voti favorevoli; astenuta la ex-sindaca Senatore pur appartenente alla maggioranza consiliare; mentre i sei consiglieri della minoranza "Civici e Democratici" hanno votato contro, sottolineando come prima di modificare così profondamente la viabilità bisognasse aggiornare il "Piano Urbano del Traffico" per decidere sulla base di dati concreti, studiati da specialisti competenti in materia. Nella discussione proprio sul "Ring" ha espresso le sue perplessità anche il consigliere Renato Stival (gruppo Senatore), ma alla fine ha comunque votato a favore del DUP.
Il voto del Consiglio comunale ha completato le decisioni politiche sul Ring, avviando la terza fase riservata ai tecnici. Così si spiega la determinazione n. 2631 del 16 dicembre 2021 con cui il Dirigente Responsabile Area Tecnica ha avviato la ricerca di professionista esterno all’Amministrazione cui affidare la progettazione, la direzione lavori, la contabilità, la redazione del certificato di regolare esecuzione, il coordinamento della sicurezza (compenso previsto circa 84.000 euro). Si tratta dell’inizio della fase esecutiva del Ring. Quale sarà l’impatto sulla situazione esistente?

il punto sulle ESISTENTI

l Piano Generale del Traffico Urbano di Portogruaro, avviato poco dopo il duemila e realizzato in circa un decennio, portò alla realizzazione di 6 rotatorie nell’anello di circonvallazione principale.
Le scelte progettuali, concretizzate nella relazione generale del 2006, furono a lungo dibattute, coinvolgendo un po’ tutti (consiglieri comunali, cittadini, operatori economici, mondo della scuola, ambientalisti).
La prima ad essere decisa e realizzata fu la rotatoria di San Nicolò, ricavata quasi per intero nell’area dell’ex Perfosfati, con avvio della prima bonifica mediante il confinamento di possibili inquinanti. La rotatoria articolata e complessa fu ideata per mettere in sicurezza, redistribuire e fluidificare tutte le tipologie di traffico gravanti su quell’area cruciale, coniugando in modo sostenibile ambiente e viabilità. La rotatoria riconfigurò un incrocio in precedenza semaforizzato, su cui confluivano ben sei strade, con tempi d’attesa lunghissimi. Queste furono trasformate nei sei bracci circolatori della rotonda. Venne ricavato un sottopasso ciclo-pedonale spostando leggermente i piedi del cavalcavia, risolvendo il problema della sicurezza dei percorsi riservati ai pedoni e ciclisti, specie a favore dei molti studenti delle superiori che giungono a Portogruaro mediante le vicine stazioni ferroviaria e degli autobus. La nuova rotatoria riqualificò la principale porta d’accesso alla città, eliminando il precedente degrado e inserendo un nodo viario molto complesso all’interno di uno spazio verde e di un parco attrezzato. Dal punto di vista viabilistico assicurò la salvaguardia dell’utenza debole (pedoni e biciclette), fluidificò il traffico veicolare e lo redistribuì verso i quattro punti cardinali: il centro urbano, la stazione ferroviaria e l’autostazione, l’anello circolatorio di circonvallazione, l’autostrada e la tangenziale.
Domanda: cosa sarà di questa rotonda, che tuttora funziona molto bene, con la realizzazione del Ring? La stessa domanda va posta per le altre rotatorie realizzate sulla base di quel Piano Generale del Traffico Urbano (A. M.)

Antonio MartIN

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