Pordenone
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Sciopero della sanità, possibile revoca dopo l’incontro tra sindacati e Riccardi

L’assessore regionale ha estromesso dal tavolo il dg di Asfo, Polimeni. Filtra un cauto ottimismo

Lo sciopero della sanità, proclamato dai sindacati il 13 maggio per il taglio delle maggiorazioni legati ai turni del personale, è meno vicino, anche se non ancora scongiurato. Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuto un vertice tra il vicepresidente della Regione, con delega alla sanità, Riccardo Riccardi e Cgil, Cisl, Uil Nursind, definito conciliante. I sindacati chiedono si continuino ad applicare le maggiorazioni, finanziate con risorse aggiuntive regionali previste da un accordo centrale siglato nel 2021 tra tutti gli operatori. L’Asfo (Azienda sanitaria Friuli occidentale) quest’anno le ha invece previste solo per chi effettua più di 180 turni all’anno, scesi a 170 in una seconda ipotesi. Una proposta irricevibile per i sindacati che hanno proclamato lo stato di agitazione. Dopo la vana mediazione del prefetto Domenico Lione è stato proclamato lo sciopero. Di qui la decisione di Riccardi di togliere dal tavolo dei sindacati il dg dell’Asfo Joseph Polimeni e di avocare a sé la delicata situazione. I sindacati hanno illustrato a Riccardi i problemi della sanità pordenonese: non solo la questione legata alle maggiorazioni, ma anche la mancanza di personale e la sorte dei lavoratori a tempo determinato (una trentina) a cui scadrà il contratto il 30 giugno, senza ancora certezze sul rinnovo. Per ora, lo sciopero è confermato, ma i sindacati attendono le prossime mosse del vicegovernatore. "Ringraziamo l’assessore per la disponibilità - sottolinea Salvatore Montalbano (Cisl) - e apprezziamo l’approccio. Siamo riusciti a dire a lui cose che non eravamo riusciti a dire all’azienda. Speriamo di arrivare a questo accordo".
"L’incontro si è svolto in un clima positivo - evidenzia Pierluigi Benvenuto (Cgil) - e abbiamo espresso alcune criticità, a partire dall’accordo sulle maggiorazioni che ci ha fatto proclamare lo sciopero. L’assessore ha ascoltato le nostre obiezioni ed è intervenuto in maniera propositiva".
"Speriamo - afferma Bruno Romano (Uil) - di poter dire ai lavoratori che con questo incontro è cominciato un nuovo periodo, in cui le persone vengono prese in considerazione". Infine, per Gianluca Altavilla (Nursind) "è stato confronto di dialogo, in cui abbiamo preso in esame tematiche fondamentali. Aspettiamo ora un segnale da parte dell’Asfo. Nell’attesa, continuiamo ad ascoltare i lavoratori e decidere insieme a loro". Riccardi rileva che "la Regione muoverà i suoi passi per ricomporre le attuali posizioni divergenti tra le parti, al fine di scongiurare lo sciopero del 13 maggio". Si cerca una mediazione in pochi giorni. Infine, l’opposizione si è compattata e, nei giorni scorsi, ha depositato una mozione in cui si "censura" l’operato dell’assessore Riccardo Riccardi, chiedendo le dimissioni per revoca delle deleghe da parte del presidente Fedriga.

Sciopero della sanità, possibile revoca dopo l’incontro tra sindacati e Riccardi
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