Pordenone
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Lo sviluppo della missione di Chipene in Mozambico grazie anche alla Bcc

Donazione della BCC Pordenonese e Monsile e della relativa Fondazione

Lo sviluppo della missione di Chipene in Mozambico grazie anche alla Bcc

Giovedì 25 giugno, nel seminario diocesano, ha avuto luogo l’incontro tra il vescovo Giuseppe Pellegrini, il presidente della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan, il presidente e vice della Fondazione BCC Pordenonese, Giancarlo Zanchetta e Mauro Verona, e il sacerdote diocesano “fidei donum” don Loris Vignandel. Si è voluto approfittare della presenza di quest’ultimo, rientrato in Italia e poi rimasto qui bloccato a causa dell’emergenza sanitaria, per la consegna alla missione diocesana di Chipene in Mozambico di un contributo raccolto per progetti di solidarietà nell’annuale “Cena del Porsel”. Un appuntamento importante e sentito dai soci della BCC, tanto che ogni anno vede la partecipazione di circa 800 persone nella sala incontri di Bannia, diventata il luogo privilegiato per il ritrovo. Nel corso degli ultimi cinque anni, la Fondazione BCC Pordenonese ha donato complessivamente 19.500 euro per la Missione di Chipene in Mozambico.
I fondi sono destinati alla costruzione del “lar” maschile, una sorta di “convitto” per ragazzi, per sostenerli nello studio e nella formazione di uno stile di vita fraterno, secondo una proposta umana e cristiana, nel rispetto della loro appartenenza religiosa. Nell’estate scorsa, due gruppi di otto volontari italiani ciascuno hanno dedicato alcune settimane a questa finalità, per riabilitare un paio di strutture già a suo tempo adibite a questo scopo e poi diversamente utilizzate per vari anni. Adesso manca solo la recinzione, ma i quaranta ragazzi sono ormai pronti per ricominciare questa avventura di comunità e di relazione, purtroppo interrotta a marzo a causa della comparsa del coronavirus. Con le offerte ricevute negli anni scorsi, si è prima provveduto all’acquisto di un pick-up, mezzo necessario e fondamentale per gli spostamenti nel territorio parrocchiale, grande due volte la nostra diocesi e senza un metro di asfalto. Successivamente, i contributi sono stati destinati alla costruzione del “lar”, soprattutto per l’acquisto di materiali edili nell’ottica di favorire la manodopera locale. In futuro, si vorrebbe contribuire allo stipendio di un direttore e di un perito agrario locale, sempre nell’ottica di fornire un aiuto concreto alla formazione professionale locale. Il ringraziamento della comunità di Chipene verso la Banca di Credito Cooperativo e la sua Fondazione è autentico, sincero e genuino, non solo per il notevole contributo economico, ma anche e soprattutto per la continuità dell’attenzione nei confronti delle attività proposte dalla nostra chiesa diocesana a favore delle “periferie dell’umanità”.

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