Pordenone
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Il Comune spinge sulla mobilità green

Spazio anche a piste ciclabili "temporanee" realizzate in deroga

Il Comune spinge sulla mobilità green

Incentivare lo spostamento di una parte dell’utenza dai mezzi pubblici alle due ruote, e farlo aumentando i chilometri di piste dedicate, attraverso deroghe al Codice della strada che consentano di ricavare temporaneamente nuovi tratti delimitati semplicemente dalla segnaletica orizzontale o verticale. E’ l’obiettivo del Comune e risponde anche a un’esigenza espressa dai consiglieri di opposizione, Nicola Conficoni (Pd) e Marco Salvador (Pordenone 1291), quando, in consiglio comunale, hanno evidenziato il problema di una nuova mobilità flessibile, che tenga conto delle esigenze create dal coronavirus. Per definire su quali strade possano essere realizzate, occorre attendere le linee guida, ma gli interventi potranno essere saranno realizzati in tempi brevi e a costi ridotti, con semplici modifiche alla segnaletica. Il decreto Rilancio prevede una semplificazione per la realizzazione di corsie riservate alle bici, che potranno essere delimitate da una striscia bianca discontinua. Lo stesso documento introduce la casa avanzata: agli incroci con semaforo, una linea di arresto avanzata riservata ai ciclisti. Inoltre, c’è la velocità limitata delle strade condivise da auto e bici: 20 chilometri al massimo, andatura che dovrebbe diminuire il rischio incidenti. "Si chiamano piste ciclabili emergenziali - evidenzia l’assessore alla Mobilità Cristina Amirante - e sono piste ciclabili temporanee, realizzate in deroga al Codice della strada, e quindi non hanno bisogno di essere delimitate da spartitraffico, paletti o altre soluzioni di questo tipo. Vanno realizzate sulla sede stradale, e hanno carattere di temporaneità". Le nuove piste ciclabili temporanee non saranno, comunque, di immediata realizzazione, perché molti aspetti restano ancora da definire. "Noi siamo pronti - aggiunge Amirante - anche perché si tratta di interventi poco costosi, a realizzare le bike line, le corsie condivise bus-ciclisti, come proposto in via sperimentale da questo decreto legge. Stiamo cercando di capire quali tratti di viabilità potrebbero essere interessati da queste soluzioni. Una volta chiariti i dubbi e definito dove si potranno realizzare le piste, i tempi dovrebbero comunque essere brevi. A suo giudizio, quando ci sarà qualche indicazione, verranno realizzate senza bisogno di misure di investimento, perché il personale del Comune è più che sufficiente a eseguire questi interventi emergenziali. C’è uno stanziamento di 10 mila euro per la segnaletica che può essere in parte utilizzato per disegnare le nuove piste temporanee.

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