Friuli Occidentale
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Spilimbergo: ultimi giorni per la mostra di mosaico della scuola

Si concluderà domenica 25 agosto 2024 l’esposizione Mosaico&Mosaici, evento di punta della Scuola Mosaicisti del Friuli, nato come format trent’anni fa per esibire e condividere il meglio dell’attività svolta durante l’anno formativo trascorso.

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Spilimbergo: ultimi giorni per la mostra di mosaico della scuola

Ancora pochi giorni per visitare la mostra Mosaico&Mosaici alla Scuola Mosaicisti del Friuli: un appuntamento imperdibile che si rinnova ogni anno, ma sempre diverso e originale. Un modo per conoscere l’arte del mosaico nelle sue declinazioni espressive, funzionali e contemporanee.

 

Si concluderà domenica 25 agosto 2024 l’esposizione Mosaico&Mosaici, evento di punta della Scuola Mosaicisti del Friuli, nato come format trent’anni fa per esibire e condividere il meglio dell’attività svolta durante l’anno formativo trascorso. Si tratta di una mostra articolata e ricca che si sviluppa negli spazi della Scuola allestiti per l’occasione e che propone mosaici, progetti, disegni, prove tecniche e sperimentazioni, copie accademiche nel solco della tradizione o soluzioni innovative e adattabili dove si mettono a frutto creatività e conoscenza della tecnica e dei materiali. Una selezione di ciò che è stato fatto nei mesi passati descritto non solo con le opere a mosaico, ma anche con fotografie e testimonianze di quel processo esecutivo di carattere laboratoriale che contraddistingue la pratica di insegnamento e l’apprendimento alla Scuola Mosaicisti del Friuli.

A docenti e allievi va dunque il plauso per l’attività svolta durante l’anno formativo 2023/2024, il cui esito è proprio la mostra Mosaico&Mosaici con le sue sale dedicate al mosaico romano, pavimentale per eccellenza, a quello bizantino con tematiche non solo sacre, alla tecnica del mosaico moderno, liscio e con fughe inesistenti, capace di rivestire ampie superfici, fino al contemporaneo nelle sue soluzioni astratte e nelle sfaccettature connesse all’arredo e al design. Un viaggio nella storia dell’arte del mosaico che nel seguire uno sviluppo cronologico, ne traccia anche l’evoluzione tecnica e stilistica e si fa specchio del triennale percorso professionale per diventare Maestro Mosaicista.

La mostra mette in luce il cammino formativo fatto di competenze e abilità conquistate con studio, pratica, pazienza e dedizione e tra le tante opere godibili e apprezzabili anche dai visitatori più esigenti, piace qui segnalare alcune curiosità da non perdere. C’è una sala dedicata esclusivamente al terrazzo dove non solo si presenta questo tipo di pavimentazione che nella zona dello spilimberghese ha una lunga tradizione, ma con diverse proposte e campionature si offrono motivi decorativi e soluzioni esecutive adatte agli spazi abitativi attuali.

Il mosaico romano si impara attraverso copie da famosi siti archeologici. Si tratta di lavori di gruppo: anche le tre stele che chiudono scenograficamente la prima sala della mostra nascono da un impegno collettivo e traggono in questo caso ispirazione dai tappeti Suzani: la tessera quadrata romana è capace di disegnare motivi decorativi floreali eleganti e delicati attraverso il giusto accostamento di materiali naturali così neutri alla luce. Tutt’altra cosa i mosaici in stile bizantino con i brillanti smalti veneziani: si evidenziano nella terza sala, appunto dedicata alla tecnica parietale che contraddistingue i secoli medievali, il grande pannello con l’Arcangelo Gabriele, figura scelta da una più vasta scena che decora l’abside della Chiesa Panagia Angeloktisti (VI secolo) nell’isola di Cipro e rivela affinità tecniche e concettuali con i mosaici di Ravenna, e l’interpretazione delle formelle in ceramica smaltata che componevano il pavimento della Chiesa di San Francesco a Deruta, oggi conservate nel locale museo della ceramica. In quest’ultima opera ogni allievo ha tradotto a mosaico un paio di mattonelle che accostate amplificano i preziosi dettagli dell’originale pavimento.

Nelle lezioni dedicate al mosaico dell’età moderna, quello della tecnica indiretta nota anche come rovescio su carta (tecnica che fu messa a punto da Gian Domenico Facchina -Sequals, 1826 - Parigi,1903-, autore della vasta decorazione musiva dell’Opera di Parigi, e di cui la Scuola Mosaicisti del Friuli è erede) è stato sviluppato il pannello con motivo liberty che è diventato l’immagine guida per Mosaico&Mosaici 2024. È la traduzione a mosaico di un disegno di gusto floreale per tessuto firmato dall’artista friulano Angiolo D’Andrea (1880-1942) che fece fortuna nella rampante Milano di inizi Novecento. In questa tecnica anche le più classiche icone sacre, e per chi ama la natura, i vivaci quadretti con fiori e uccellini.

Tra i tanti progetti dedicati al mosaico contemporaneo, si noti la ricerca connessa al tessuto, dove il mosaico imita la trama e il ricamo attraverso il taglio e il posizionamento delle tessere, prendendo a modello alcuni lavori delle Orsoline di Gorizia, ammirati l’anno scorso nelle sale dei Musei provinciali di Borgo Castello, o l’esplorazione nel settore della pelletteria con la sfida creativa proposta alla Scuola dall’azienda pordenonese Dudu Bags di intrecciare il mosaico alla pelle in borse femminili che diventano degli unicum, dei veri oggetti d’arte. Per l’arredo vale la pena citare il progetto interdisciplinare di iconiche panchine rivestite a mosaico di cui sono esibiti i concept nonché i campioni per il rivestimento.

Divertente e immediata la sequenza di piccole opere che descrivono delle librerie: sono spazi immaginari popolati da libri e sono il risultato dell’incontro con l’artista mosaicista Daniele Strada.

L’ultima sala di Mosaico&Mosaici, prima di salire al primo piano della Scuola Mosaicisti del Friuli e godere della galleria permanente di mosaici, entrare nella sala delle idee progettuali, vedere il laboratorio di disegno, vistare la piccola esposizione con disegni d’archivio e progetti di artisti famosi che hanno collaborato con la Scuola, l’ultima sala della mostra dunque permette di conoscere ciò che la Scuola ha realizzato nell’ultimo anno sul territorio. Sono documentati i grandi mosaici, commissionati da soggetti esterni, che gli allievi del corso di perfezionamento (un quarto anno di specializzazione per chi si è già qualificato Maestro Mosaicista) hanno seguito nella progettazione, eseguito e posato, come la monumentale parete per la Biblioteca Civica di Corno di Rosazzo o il “tangram” musivo L’albero delle conoscenze per la scuola primaria G. Narvesa di Pordenone, fino a scoprire, in anteprima, il grande pannello musivo che troverà ubicazione in autunno a San Giorgio della Richinvelda.

Alla mostra Mosaico&Mosaici si aggiunge poi l’esposizione collaterale Volti musivi: Icons of art, ospitata nella vicina palazzina della Scuola, affacciata su viale Barbacane. Si tratta di una rassegna di ritratti di personaggi noti, curata dall’Associazione culturale Naonis, eseguiti a mosaico da allievi della Scuola, a cui sono accostate gigantografie ad alta risoluzione che permettono un maggior apprezzamento dei dettagli e dei risultati di intensità che la tecnica del mosaico raggiunge in questo genere, nella cura non solo della resa dei tratti fisionomici, ma anche del carattere del soggetto.

 

Mostra MOSAICO&MOSAICI 2024
27 LUGLIO> 25 AGOSTO 2024
Visitabile tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.00.

Per informazioni contattare direttamente la Segreteria della Scuola:

tel. +39 0427 2077 / fax. +39 0427 3903

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