Friuli Occidentale
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San Vito, si sblocca la situazione del nuovo carcere

I lavori potrebbero essere consegnati già quest'autunno

San Vito, si sblocca la situazione del nuovo carcere

Buone notizie per quanto riguarda l’iter del nuovo istituto penitenziario del Friuli Occidentale. In occasione del sopralluogo di qualche giorno fa all’ex caserma Dall’Armi per la consistenza dei lavori del cantiere del futuro carcere da 300 posti nell’ex sito militare di via Divisione Garibaldi, il responsabile della pratica del Provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto, ing. Francesco Sorrentino, ha comunicato importanti novità che preannunciano uno sblocco dell’iter realizzativo dell’opera.
“Con oggi - ha spiegato Sorrentino - si è accertato lo stato di consistenza con l’impresa che aveva originariamente vinto l’appalto ovvero l’Associazione temporanea di imprese Kostruttiva-Riccesi”.
Un passo che segue la sentenza della Corte di Cassazione del 20 gennaio 2020 che ha definitivamente chiarito che è l’Impresa Pizzarotti di Parma la realtà che subentrerà al contratto per la costruzione della struttura che sorgerà al posto dell’ex caserma. Con il Verbale di consistenza lavori, nel concreto si è verificato oggi, sul posto, quanto finora realizzato dall’Associazione temporanea di imprese inizialmente aggiudicataria dell’appalto così da quantificare il dovuto. Al contempo, il Provveditorato può rientrare in possesso del bene demaniale. Un passaggio necessario prima della futura stipula del contratto con la nuova impresa risultata subentrante, aggiudicataria dell’opera, ovvero la Pizzarotti, un colosso con un portafoglio ordini da 13 miliardi di euro, arrivata inizialmente seconda nella gara.
Quali i prossimi step e quando si potrà riprendereil cantiere? L’ing. Sorrentino, ha spiegato che “si stanno facendo alcune verifiche dal punto di vista giuridico con l’Avvocatura di Stato per vedere la modalità di subentro di Pizzarotti perché le condizioni economiche sono completamente differenti. Pizzarotti aveva offerto in gara d’appalto un ribasso dell’1 per cento, mentre l’Ati Kostruttiva-Riccesi aveva presentato un ribasso di circa il 25 per cento. Si parla di un delta economico, compreso di Iva e altro, di circa 8 milioni di euro”. Pertanto, nel caso in cui l’Avvocatura di Stato confermasse l’applicazione del ribasso della gara d’appalto, si dovrà richiedere un’ulteriore tranche di fondi ad integrazione poiché l’importo complessivo dei lavori del nuovo istituto penitenziario passa da circa 22 milioni di euro a circa 30 milioni di euro. Il passaggio di verifica dei fondi dovrebbe richiedere tempi stretti e cioè un paio di mesi.
L’ing. Sorrentino si è poi soffermato sulle tempistiche realizzative. “Sono in corso verifiche presso l’Ufficio centrale bilancio del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la modalità di reiscrizione dei fondi attualmente a nome dell’Ati Kostruttiva-Riccesi per assegnarli all’Impresa Pizzarotti. Fino a che non abbiamo questa certezza, che contiamo di avere entro un paio di settimane, non possiamo procedere alla stipula del contratto che, se tutto andrà a buon fine e nei tempi previsti, in maniera ottimistica si può pensare di stipulare entro questa estate. La consegna dei lavori, in questo caso, potrebbe avvenire già quest’autunno”.
Presente al sopralluogo nell’ex caserma Dall’Armi, anche il Sindaco Di Bisceglie, che ha dichiarato: “Con oggi ci si augura lo sblocco di una vicenda annosa che ha visto la conclusione di un contenzioso trascinato per quasi due anni e soprattutto questo significa cercare di definire un nuovo cronoprogramma e dunque la ripresa dei lavori del nuovo carcere. Una infrastruttura molto attesa che vale per tutta la Regione e, ancora di più, per la nostra cittadina”.

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