Friuli Occidentale
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L’Azzanese calcio pronta a festeggiare il secolo di storia sportiva e sociale

In cantiere la preparazione di un libro e altri appuntamenti

L’Azzanese calcio pronta  a festeggiare il secolo di storia sportiva e sociale

Cento anni portati con lo splendore della giovinezza degli esordi: è una gloria totalmente azzanese la compagine calcistica più volte blasonata da memorabili successi in una moltitudine di campi da gioco nel volgere di un secolo di storia. Grande protagonista della realtà locale, un tempo era denominata ASA (Associazione Sportiva Azzanese) o più semplicemente l’Azzanese. Basta la parola, secondo uno notissimo detto, per far emergere una storia di leggendarie prestazioni giovanili all’insegna di travolgenti, contagiosi entusiasmi e di indimenticabili tifoserie che si spostavano con corriere organizzate per l’occasione, ma anche in moto o in bicicletta pur di arrivare a sostenere la squadra del paese e del cuore.
Come ci annuncia Sante Mascarin, appartenente dal 1989 alla Società Calcistica Azzanese, della quale è stato presidente per 25 anni, è in fase di formazione il gruppo di lavoro (tra i componenti l’attuale presidente Francesco Miot, subentrato ad Agostino Mascarin, e l’Ufficio Sport comunale) incaricato di organizzare adeguate manifestazioni per la prossima primavera, appunto per una significativa celebrazione dei cento anni di storia della sempre giovane Azzanese. Basti pensare che vi hanno militato nella prima giovinezza campioni quali Vinicio Facca (al quale è intitolato l’attuale stadio di Azzano), poi approdato in serie A, e Paolo Cimpiel, il famoso Rosso Volante. "Siamo arrivati in eccellenza, massimo livello del calcio dilettantistico - sottolinea il nostro interlocutore - mentre cento anni fa la nostra formazione leggendaria rappresentava una delle prime società calcistiche attiva in ambito regionale e oltre. E’ stata sempre una simpatica nota folcloristica la lunga rivalità con Tiezzo. A un certo punto avevamo perso la connotazione dilettantistica, poi recuperata partendo dalla terza categoria soltanto con ragazzi azzanesi. Nel volgere di non molti anni siamo approdati in prima categoria. Stiamo cercando di realizzare un libro sul centenario con il materiale ’storico’ raccolto. Avrà un posto speciale il ricordo di persone che hanno sostenuto con tanta dedizione l’Azzanese".
"Cento anni di vita e di storia: sembra un sogno! Quasi ci siamo - osserva Gianni Del Bel Belluz, mediano di difesa n. 4 nella mitica stagione ’65-’66 -. Ai miei tempi eravamo una squadra unitissima. Ricordo sempre con grande emozione la storica partita giocata con la compagine di Zoppola, un avversario di valore, segnando la rete che ci ha consentito di vincere il campionato di categoria nell’ultima mezz’ora di gioco. Allora eravamo affiatatissimi e mettevamo in campo il massimo della passione". Un’affermazione, come ricorda ancora con grande emozione Del Bel Belluz, festeggiata a quel tempo con il meritato riconoscimento a una formazione che aveva vinto la coppa disciplina sfiorando per un soffio il titolo assoluto regionale di categoria. E rivolge un pensiero di viva gratitudine all’allenatore di allora, il prof. Sergio Ferrin, preside del Kennedy, un padre per quei ragazzi animati da un invincibile entusiasmo. E, fra le molteplici note degne di particolare sottolineatura, emerge il nome di un arbitro di valenza internazionale, il pordenonese Bruno De Marchi.
Gianni custodisce come un cimelio di grande valore la foto della gloriosa annata ’65-’66, tuttavia riconosce come tutte le innumerevoli squadre che si sono susseguite nel fluire di cento anni siano meritevoli di un particolare omaggio all’impegno profuso da tanti giovani giocatori, alcuni dei quali dotati di particolare talento e dalla indomabile volontà di dare il massimo per portare in alto il prestigio degli azzurri. Più che memorabile l’amichevole che l’ASA organizzò come premio promozione con la quotata squadra dell’Olimpia di Lubiana. Una marea di gente, assiepata all’esterno del campo, fu protagonista di un travolgente tifo alle stelle.
"Ora - conclude - speriamo che in settembre riparta il campionato dopo il Covid e che i risultati del nuovo impegno possano essere in sintonia con la grande manifestazione primaverile per il centennale che ci apprestiamo a celebrare".

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