Friuli Occidentale
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Casarsa, dal Consiglio arriva l'ok al bilancio di previsione

La Sindaca Clarotto: "Allo studio aiuti". Ma le opposizioni sono deluse

Il consiglio comunale di Casarsa - in una seduta che si è aperta e chiusa ricordando le persone morte o affette da coronavirus e i tanti volontari che si sono spesi e continuano a spendersi a favore della popolazione - ha approvato il bilancio di previsione 2020. "Si tratta di un documento necessario per operare da un punto di vista finanziario" ha chiarito il sindaco, Lavinia Clarotto "che ci permette di portare al più presto in aula il bilancio consuntivo 2019 e proporre una serie di variazioni, che daranno la possibilità di varare una le misure atte ad affrontare la situazione di emergenza e venire incontro alle esigenze straordinarie e alle situazioni di disagio". La prima cittadina ha detto che sono allo studio interventi a favore delle attività economiche- in particolare di quelle costrette a rimanere chiuse per diverse settimane - ma anche delle scuole materne paritarie e delle associazioni che operano nel territorio, in ambito sportivo, sociale, ricreativo e culturale.
Le opposizioni hanno espresso parere contrario, lamentando lentezze nell’operato della giunta comunale. "Si può fare un bilancio di previsione in diverse maniere: quello che ci è stato presentato è un documento di un commissario, che riporta le cifre dei capitoli di entrata e di uscita, ma che non ha visione politica" ha sottolineato Andrea Canzian, capo delegazione delle minoranze. "Noi ci aspettavamo qualcosa di diverso, capace di dare dei segnali alle esigenze emerse da marzo in poi. Come minoranza abbiamo dato la disponibilità a collaborare per la stesura di qualcosa di profondamente diverso. Ma la giunta non ci ha dato ascolto e dunque non possiamo che esprimere il nostro dissenso".
Il dibattito si è incentrato soprattutto sugli aiuti ai commercianti. Il sindaco ha assicurato che l’interlocuzione con la categoria è stata avviata da alcune settimane, ma che è necessario attendere anche delle direttive da parte del governo nazionale. Le opposizioni hanno chiesto l’eliminazione per tutto l’anno della Tosap - la tassa per l’occupazione di spazi e di aree pubbliche - perché permetterebbe ai bar, ma anche ad altri esercenti, di promuovere il commercio all’aperto a costo zero, assicurando anche il distanziamento sociale. Ha risposto Clarotto: "Questa è una delle ipotesi in campo, anche se sono dell’idea che si dovranno prendere misure di aiuto per tutti quelli che ne hanno bisogno, a prescindere dal luogo dove svolgono il loro commercio".
Intanto l’assessorato alle Politiche Giovanili sta studiando l’ipotesi di attivare un servizio a sostegno dei bambini che necessitano di punti di socializzazione e di gioco in assenza dei servizi scolastici. E’ in corso un monitoraggio delle aree e degli edifici adatti e l’individuazione di educatori competenti.

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