Friuli Occidentale
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Ai genitori richiesta tanta fantasia e creatività

L'esperienza di alcune famiglie di Azzano Decimo durante il coronavirus

 Ai genitori richiesta tanta fantasia e creatività

Si passa di stupore in stupore parlando con le mamme ( e talvolta anche con i papà) che stanno gestendo i bambini in tempo di coronavirus, quando la vacanza forzata impone l’organizzazione delle giornate tenendo conto di tante ore di tempo libero come pure della necessità di mantenere contatti con la scuola “a distanza”.
Sono genitori che spesso scoprono, nonostante l’orizzonte cupo dell’attuale emergenza, la gioia di dedicarsi totalmente ai figli e di inventare con loro nuove modalità creative per conferire colore e passione a tante ore libere.
Mentre corre il tempo della conversazione telefonica con qualcuno di loro, disponibile a raccontarci le intense giornate con i figli ancora abbastanza piccoli, sullo sfondo voci felici si intrecciano a darci conferma di un clima familiare sereno e quasi invidiabile.
Qualcuno ha espresso il desiderio di essere citato con uno pseudonimo.
Luisella si sente privilegiata: “Ho potuto restare a casa con i miei tre bambini in questo tempo speciale di ansia diffusa e, nonostante il dramma che stiamo vivendo, sono contenta di poter prendermi cura di loro. Il giardino è il nostro grande campo da gioco: all’aperto tutto diventa facile, ci sono infinite possibilità di farli divertire e di divertirci insieme. Al rientro ci si tranquillizza dedicandoci a qualche lettura (non sempre la scelta è facile, date le età diverse), oppure si mette mano all’impasto per i biscotti, messo a lievitare in precedenza; ma si dà anche il caso che li coinvolgo a fare gli gnocchi o a sgranare i piselli. C’è poi qualche tempo per l’origami, mentre la più piccola dipinge con i colori lavabili, se finiscono sui vestiti. Intanto con il più grande consulto il registro elettronico della scuola per stampare la scheda dei nuovi compiti assegnati dalle maestre. Per la secondogenita è arrivata dalla materna una canzoncina registrata da cantare con i fratelli e la descrizione per costruire fiorellini per le uova di Pasqua. La più piccola segue con curiosità i fratellini e mentre il più grande legge la pagina assegnata dalla maestra lei si addormenta. E’ un pisolino prima della pappa di pranzo che, mentre lei dorme, preparo in libertà facendomi aiutare dai due più grandicelli.
Nel pomeriggio, dopo un riposino generale, i due più grandi si dedicano ai compiti, mentre la piccolina si siede accanto a me con i suoi peluche.
Alla fine c’è tanto tempo totalmente libero, da cadenzare con distensione e libertà. Sto apprezzando questa opportunità, perché la mia vita nella normalità è una corsa continua “.
Carla osserva che i suoi due bambini (primaria e medie) hanno capito che bisogna stare in casa per proteggersi e proteggere i più deboli dal contagio. “Manca solo la possibilità di trovarsi con gli amici, ma la tecnologia ci aiuta e stiamo imparando a usarla in modo intelligente per metterci in contatto anche via skype con i nonni lontani, con i cugini e con gli amici. C’è pure l’attenzione di mandare un pensiero alla zia rimasta sola e alla maestra che è stata ammalata. Anche gli insegnanti e gli allenatori sportivi ricorrono alla tecnologia per comunicare con i ragazzi. Inoltre comunichiamo tramite i due gruppi scolastici di whatsapp. In questi giorni abbiamo vissuto momenti forti assistendo alla Messa in tivù tutti e quattro insieme. La bambina che farà la prima Comunione ha saputo dirmi di quali parti si compone la celebrazione. E’ un tempo intenso, che stiamo vivendo in serenità, anche se spesso si prospettano sullo sfondo notizie cupe delle quali parliamo insieme”.
Paola con i suoi cinque bambini dai quattro ai tredici anni ci parla di un programma molto differenziato per età che comprende tuttavia anche felici momenti condivisi. È organizzato per vivere al meglio la giornata, ma si impone anche una certa elasticità che lasci spazi liberi ai più grandi e il piacere di divertirsi insieme in giardino tra altalena e scivolo ai più piccoli.
Ci sono i compiti da fare e a volte non riusciamo a seguire le proposte di lavoro di tutti gli insegnanti, ma lasciamo anche spazi per il recupero, senza tuttavia farne un eccesivo assillo. Facciamo anche giardinaggio: abbiamo messo a dimora dei bulbi e ‘nascosto’ nel terreno i semi regalati da una maestra. A volte sentiremmo il desiderio di uscire, soprattutto in alcune bellissime giornate, per andare a fare una passeggiata al mare. Ma poi riflettiamo insieme sul fatto che è molto importante che tutti stiamo a casa. E le giornate volano via serene”.
Marco riflette che “anche noi genitori (che stiamo a casa a turno) dobbiamo capire come organizzarci in questo tempo di vacanza imprevista per i figli e anche per noi. Tutto è arrivato tanto improvvisamente e a volte siamo stati un po’ disorganizzati, soprattutto agli inizi. Abbiamo capito che anche la scuola ha bisogno di tempi adeguati per organizzarsi con l’insegnamento a distanza. Stiamo facendo tante cose nuove, in una prospettiva mai sperimentata, e pensiamo che anche i nostri due figli si siano sentiti sulle prime un po’ smarriti e confusi con la video scuola o con i compiti arrivati tramite il registro elettronico. Tutto sommato, ci fa tuttavia piacere fare insieme queste nuove esperienze, guardare insieme i filmati mandati dagli allenatori sportivi con gli esercizi da fare a casa. Non ci sentiamo isolati e stiamo inoltre imparando a cadenzare senza ansia il tempo per rendere belle e proficue le nostre giornate. Il peso di tanta incertezza e di tanti drammi, che cerchiamo di attenuare per i ragazzi, resta per noi adulti sempre sullo sfondo delle nostre giornate.

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