Diocesi

Due elementi caratterizzano da qualche anno il Convegno, da una parte si è scelto di collocarlo nella prima parte dell’anno pastorale e in particolare nel venerdì precedente alla Giornata mondiale dei Poveri; dall’altro riprendiamo dopo il periodo della pandemia a essere ospiti delle foranie, un modo anche per consentire di "visitare" le altre caritas.

Il santo non può mai odiare, sarà sempre e comunque uomo di pace. Nessuno può essere chiamato martire dalla Chiesa se odia chi lo uccide, alla maniera dei terroristi integralisti. No, martire è solo colui che offre la vita anche per i suoi uccisori: martire è solo chi muore dicendo, come santo Stefano, “Padre perdona loro”

Si è appena conclusa la fiaccolata per la pace partita alle 20.30 da piazzetta Cavour che ha visto sfilare - fiaccole in mano - Vescovo, sacerdoti e religiose provenienti da varie parrocchie della Diocesi, unitamente a Prefetto e Questore, sindaci, autorità, rappresentanti delle forze dell'ordine, cittadini e giovani fino al municipio dove si sono tenute preghiere e un appello comune per la pace

"Ci raduni, Signore, attorno alla mensa", così abbiamo cantato parecchie volte nei giorni scorsi. Parafrasando questo inno, potremmo dire che ci ha radunati, il Signore, attorno ad una mensa grandissima, dove c’è stato spazio per i delegati di tutta Italia, giunti a Matera per vivere insieme il 27° Congresso Eucaristico Nazionale. Circa 800 delegati da 166 diocesi: c'erano anche quelli di Concordia-Pordenone

Il titolo della Giornata di quest’anno è "Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati". tema scelto da Papa Francesco per la 108a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
Sono 280 milioni le persone coinvolte nel fenomeno delle migrazioni. Sono vittime di oltre 30 guerre ancora in corso, vittime dei disastri ambientali, della fame, della tratta degli esseri umani, della violenza e di ogni forma di sfruttamento.

Guidata dal vicario generale don Roberto Tondato, lunedì 19 settembre, nella chiesa del Seminario è iniziata la "Tre giorni del Clero". Prima della meditazione del vescovo Giuseppe Pellegrini, sulla "Fratellanza sacerdotale", c’è stato un "saluto-testimonianza" di don Loris Vignandel, missionario in Mozambico, a Chipene.

"La nostra esperienza è stata dura e marcherà per sempre la nostra vita. Però noi siamo stranieri, bianchi: per questo tutto il mondo per un momento dà risalto a questa notizia. E rapidamente noi abbiamo raggiunto una posizione sicura. Possiamo ritornare a casa nostra. C’è un’infinità di gente che quotidianamente vive questa tensione e nessuno se ne dà pena. Sarà che questa è giustizia? La sfida della pace riguarda tutti"

Domenica 18 settembre, alle ore 16,15, nella concattedrale di San Marco di Pordenone il direttore artistico della manifestazione, il prof. Gian Mario Villalta, presenterà il libro "Gesù, il figlio del falegname. Due parole semplici sul Gesù storico", in dialogo con l’autore, il prof. d. Renato De Zan.

Il vescovo di Concordia-Pordenone, S.E. Giuseppe Pellegrini, affida i due sacerdoti diocesani fidei donum don Lorenzo Barro e don Loris Vignandel, al Signore e alla Madonna delle Grazie, patrona di Pordenone, che domani si celebra. Alla stessa affida l'anima di suor Maria De Coppi, che ha servito la missione con tanto generoso cuore

Riportiamo quanto scrive di suor Maria Coppi il settimanale diocesano L'Azione di Vittorio Veneto a firma del direttore don Alessio Magoga. Uniti nello sconforto, li ringraziamo per la condivisione