Cultura e Spettacoli
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Spilimbergo: apre il 3 giugno la rassegna "Le giornata della luce"

 Inaugurazione ufficiale della 9a edizione de Le Giornate della Luce – il festival ideato da Gloria De Antoni, che la dirige con Donato Guerra – sabato 3 giugno alle 18 al Cinema Castello di Spilimbergo.

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Spilimbergo: apre il 3 giugno la rassegna "Le giornata della luce"

 Inaugurazione ufficiale della nona edizione de Le Giornate della Luce – il festival ideato da Gloria De Antoni, che la dirige con Donato Guerra – sabato 3 giugno alle 18 al Cinema Castello di Spilimbergo. In programma la proiezione della sigla vincitrice del concorso di Cristina Baldino el’assegnazione del premio Controluce per i mestieri del cinema e l’artigianato della Confartigianato Imprese Pordenone a Lorella De Rossi.

A seguire ci si sposterà a Palazzo Tadea per l’apertura della mostra Prove di libertà, del fotografo dei divi del cinema mondiale Riccardo Ghilardi, che racconta per immagini il lockdown nel cinema italiano. L’allestimento è a cura del direttore del CRAF Alvise Rampini che, con Ghilardi lunedì 5 giugno alle 20.30 presenterà la mostra per la manifestazione Passiparole dell'Ecomuseo Lis Aganis con l’accompagnamento musicale curato dall’Associazione Gottardo Tomat. Riccardo Ghilardi sarà inoltre protagonista, giovedì 8 giugno, di “Invisibile presenza”, una lectio magistralis, aperta al pubblico sulle foto di scena.

Sempre sabato, alle 21 al Cinema Miotto, il film di apertura L’ombra di Caravaggio, di Michele Placido con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Michaela Ramazzotti. Fotografia di Michele D’Attanasio.

Siamo nell’Italia del XVII secolo, Michelangelo Merisi, noto a tutti come Caravaggio, trova rifugio presso la famiglia Colonna in attesa della grazia papale che gli permetterebbe di sfuggire alla decapitazione come punizione esemplare per aver ucciso l’amico-rivale Ranuccio. Mentre cerca di passare inosservato agli occhi di chi potrebbe riconoscerlo, Caravaggio avverte sempre più la terribile ombra della decapitazione che gli spetta ed è così che nelle sue opere iniziano a farsi largo soggetti condannati e una massiccia presenza di teste mozzate. La sregolatezza di un genio che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita tra i timori e i propri demoni, divenendo un’icona sovversiva tutt’oggi attuale.

La proiezione sarà seguita da una conversazione col regista Michele Placido.

 

Domenica 4 giugno, dalle 10 alle 12 al Salone The Terminal di Corso Roma a Spilimbergo, appuntamento con “Trucco e Parrucco - Il beauty make-up delle star abbinato alla vita quotidiana”, illustrato da Lorella De Rossi (su prenotazione info@legiornatedellaluce.it), in collaborazione con Confartigianato Pordenone e CATA.

 

Alle 12 poi ci si sposta allo Spazio Linzi per l’inaugurazione della mostra Paesaggi del cinema italiano, a cura di Antonio Maraldi. Da tempo il Centro Cinema Città di Cesena, ha prestato attenzione al binomio cinema e paesaggio. Lo ha fatto a partire dal trittico di mostre Viaggi in Italia. Set del cinema italiano, avviato nel 2009 con il Festival di Venezia e concluso nel 2011 con Annecy Cinéma Italien. Un format che, nella versione antologica, ha toccato negli anni numerose città nel mondo (da Los Angeles a Nanchino, da Mosca a Budapest, da Reims a Seoul). La mostra si situa su quella scia, offrendo scorci urbani e paesaggistici, utilizzati come scenari dal cinema italiano nel corso di decenni, sia per capolavori che per film minori. Un viaggio lungo la penisola, tra località celebri e posti meno conosciuti, grazie alle foto provenienti dalle raccolte del Centro Cinema, alcune presentate per la prima volta. Fino al 25 giugno, aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

 

Il programma di domenica proseguealle 16.00 a Molino di Mezzo (Via della Repubblica)con ACQUA: ciVITAs. Il gruppo FAI di Spilimbergo guiderà il pubblico in un itinerario alla scoperta di una delle più importanti risorse del proprio territorio dentro e fuori le sue Mura: il complesso delle rogge. Queste acque accompagnano il progresso della vita cittadina sin dal Medioevo, passando dalle attività economiche più antiche, come i mulini, fino ad arrivare allo sfruttamento avvenuto con le filande conclusosi il secolo scorso. Un percorso a piedi, lento, con il passo e l’occhio attento come quello delle persone che hanno convissuto con questa eccezionale risorsa del Borgo. Per l’occasione saranno proiettati, a conclusione del percorso, presso il Cinema Miotto i cortometraggi Il fiume (1955) di Annedi Delli Zotti a cura de La Cineteca del Friuli e Amate sponde di Egidio Eronico.

 Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Info e programma completo: www.legiornatedellaluce.it

 

 

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