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Premio giornalistico Lucchetta: i finalisti

La presidente, Giovanna Botteri: "Da 17 anni il Premio Luchetta ha qualcosa di unico, che lo rende speciale: continua a illuminare le tragedie che colpiscono i più fragili"

Parole chiave: Giornalistico (1), Premio (63), Lucchetta (3), Botteri (1)
Premio giornalistico Lucchetta: i finalisti

 

Per la sezione TV NEWS in finale i servizi di Perrine Bonnet per France2 dalla Thailandia; di Pumza Fihlani per BBC News dal Madagascar; dinSara Giudice per Piazza Pulita /La7, dalla rotta balcanica. Nella sezione REPORTAGE in gara Fabio Mancini, che sul programma DOC3 di Rai3 ha documentato il fenomeno degli Hikikomori in Italia; Francesca Mannocchi con il racconto sulla guerra civile in Yemen in onda su Propagandalive/La7; Adnan Sarwar di Channel 4 dal ghetto nero di Città

del Capo. Nella terna finalista della STAMPA ITALIANA quest’anno Davide Frattini per Sette/ Corriere della Sera, dalla Terra dei fuochi palestinese; Nello Scavo con la storia di un bimbo ivoriano, pubblicata su Avvenire; e Ilaria Romano che ha raccontato i bambini afghani senza infanzia per Italia Caritas e Internazionale. Per la STAMPA INTERNAZIONALE selezionati i reportage di Jason Burke per The Observer/The Guardian dallo Zimbabwe; di Morgane Le Cam per Le Monde dal Mali; e di Antonio Pampliega per El Indipendiente dall’Afghanistan. Infine, per la sezione FOTOGRAFIA in finale gli scatti di Cesar Dezfuli, Andrea Frazzetta e JM Lopez, pubblicati rispettivamente su Le Monde, New York Times e Tam Tam Press.

Queste le decisioni della Giuria del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta, presieduta quest’anno dalla giornalista triestina Giovanna Botteri, corrispondente RAI da Pechino. La 17/ma edizione del Premio, nell’anno della pandemia Covid-19 porta con sé un valore aggiunto importante: ricordare le tante emergenze rimaste in ombra in questi mesi sul “pianeta virale”, perché guerre, conflitti e carestie si sono sommati spesso drammaticamente alla diffusione del virus. I reportage dei finalisti 2020 del Premio Luchetta provengono da trincee incandescenti, Asia ed Africa in particolare: ancora una volta l’obiettivo è accendere i riflettori sulle emergenze umanitarie in atto per sensibilizzare istituzioni e cittadini sui diritti dell’infanzia, vero motore del Premio istituito nel 2004 dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin con la RAI, e organizzato da Prandicom. I vincitori saranno proclamati nel mese di giugno 2020.

«Da 17 anni il Premio Luchetta ha qualcosa di unico, che lo rende speciale: continua a illuminare le tragedie che colpiscono i più fragili, i più indifesi - spiega Botteri -. Continua a raccontare la peggiore delle violenze: quella che colpisce i bambini. In questi mesi abbiamo tutti raccontato solo un’unica emergenza, quella causata dalla pandemia che ha investito l’intero pianeta. Ma migliaia di indifesi han continuato a morire, anche ma non solo per il corona virus. Ed i reportage premiati dal Premio Luchetta continueranno a raccontare queste tragedie. Per sensibilizzare e non dimenticare».

Info www.premioluchetta.com; www.fondazioneluchetta.eu

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