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Pordenone: a Cinemzaero l'11 ottobre arriva "L'Accattone

Al via con “Accattone” la retrospettiva dedicata a Pasolini. Introduce il professor Luciano De Giusti, grande esperto pasoliniano. Il 12 stessa presentazione al Visionario di Udine

Pordenone: a Cinemzaero l'11 ottobre arriva "L'Accattone

 

Inizia con "Accattone", domani 11 ottobre a Cinemazero di Pordenone e mercoledì 12 al Visionario di Udine, alle 20:45, la grande retrospettiva che riporta in sala tutti i film di Pier Paolo Pasolini, in versione restaurata, nel centenario della nascita. È un modo per fare parlare l’intellettuale attraverso le sue opere, mostrando i suoi film sul grande schermo, ad altissima qualità. "Accattone" (1961), il film d'esordio, sarà introdotto da un grande esperto pasoliniano: Luciano De Giusti, già docente di discipline cinematografiche all’Università di Trieste, autore di numerosi studi e volumi monografici, tra cui "Accattone. L’esordio di Pier Paolo Pasolini raccontato dai documenti", scrittocon Roberto Chiesi.

Nel film il protagonista, Vittorio, soprannominato Accattone, è un delinquente che vive nello squallore della periferia romana. Quando si innamora di una giovane donna, decide di ravvedersi e vivere onestamente, ma per lui non sembra esserci possibilità di riscatto. La storia concentra miseria materiale e morale, la sensualità senza ideali, l’atavico e superstizioso cattolicesimo pagano di un sottoproletario della periferia romana. Con il suo primo film, Pasolini supera l’esperienza del neorealismo per restituire il dramma epico-religioso di un mondo pre-borghese.

«In Accattone ho voluto rappresentare la degradazione e l’umile condizione umana di un personaggio che vive nel fango e nella polvere delle borgate di Roma. - Così commentava il regista. - Io sentivo, sapevo, che dentro questa degradazione c’era qualcosa di sacro, qualcosa di religioso in senso vago e generale della parola, e allora questo aggettivo, ‘sacro’, l’ho aggiunto con la musica. Ho detto, cioè, che la degradazione di Accattone è, sì, una degradazione, ma una degradazione in qualche modo sacra, e Bach mi è servito a far capire ai vasti pubblici queste mie intenzioni».

La retrospettiva proseguirà con gli altri film, ogni martedì a Cinemazero e mercoledì al Visionario, alle 20:45. Tutte le proiezioni saranno introdotte da esperti, critici e artisti, per consegnare al pubblico una visione contemporanea, profonda e ricca della sua opera di cineasta. L’iniziativa è promossa in modo complementare alla mostra fotografica “Pier Paolo Pasolini sotto gli occhi del mondo”, che continua a Villa Manin e al Centro studi di Casarsa: un percorso iconografico che aiuta a comprendere meglio l’evoluzione del suo pensiero e della sua opera.

 

Per informazioni sulla programmazione e per l’acquisto dei biglietti consultare i siti www.visionario.movie e www.cinemazero.it.

 

Pordenone: a Cinemzaero l'11 ottobre arriva "L'Accattone
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