Cultura e Spettacoli
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Dedica: giovedì 10 marzo, si parla di geopolitica e di Mediterraneo

Mediterraneo culla del mondo antico e teatro oggi di naufragi: nella sesta giornata del festival ne parlano il 10 marzo, alle 20.45 al Francesco l’esperto di geopolitica Cristiano Riva,  Manlio Graziano, docente di geopolitica e geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs, all’Università della Sorbona e all’American Graduate School, collaboratore del “Corriere della Sera” e di «Limes»

Dedica: giovedì 10 marzo, si parla di geopolitica e di Mediterraneo

Il Mediterraneo, culla del mondo antico, per secoli terreno di scambi non solo economici, ma anche culturali, che nel tempo hanno permesso una continua osmosi e contaminazione tra le terre che lo circondano, è diventato oggi scenario di aspri scontri, di carattere soprattutto religioso ed etico: di questo si parlerà domani (dopo la serata dedicata al cinema , ieri sera a Cinemazero) giovedì 10 marzo, alle 20.45, a Pordenone, nel convento di San Francesco, nella sesta giornata del festival Dedica a Mathias Ènard, che nei suoi libri spesso focalizza la zona d’azione delle storie nel Mediterraneo. Protagonista dell’incontro “Scenari dal Mediterraneo: identità e rotture” sarà, in dialogo con l’esperto di geopolitica Cristiano Riva,  Manlio Graziano, docente di geopolitica e geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs, all’Università della Sorbona e all’American Graduate School, collaboratore del “Corriere della Sera” e di «Limes», autore di numerosi saggi pubblicati in Italia e all’estero fra i quali, l’ultimo uscito, “Geopolitica della paura” (2021).
Al principio era il Mediterraneo. Molto prima che l’Europa esistesse, il vero continente era il Mediterraneo. Fenici, greci, romani, come pure i regni germanici ad ovest e l’impero bizantino ad est non conoscevano soluzione di continuità politica e culturale tra le rive nord e sud del “mare interno”. La rottura fu conseguenza della conquista araba delle rive meridionali e orientali, e da allora due continenti si sono sviluppati a nord e a sud, e il Mediterraneo è diventato luogo di aspirazioni, contese e conflitti.
Oggi è la terribile frontiera fisica tra il continente più vecchio e il continente più giovane del pianeta, ma anche la palestra di un multipolarismo disordinato, armato
e fortemente ideologizzato. L’ingresso all’incontro è gratuito, prenotazione obbligatoria- Biglietteria al Capitol di Pordenone oppure online su dedicafestival.ticka.it.

Sempre domani, secondo impegno in ambito accademico per Mathias Ènard: dopo l’incontro di martedì all’Università di Klagenfurt, alle 17 lo scrittore francese sarà ospite dell’ateneo di Udine (Aula 4 “E.L. Corner Piscopia” – Palazzo Antonini) per una conversazione condotta dalla docente e saggista Sergia Adamo e dal curatore di Dedica Claudio Cattaruzza. Ingresso gratuito, con prenotazioni alla segreteria del festival: info@dedicafestival.it

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