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Vajont: un percorso per tenere viva la memoria

Incontri il 14, 21 e 28 ottobre; 4, 11 e 18 novembre

Vajont: un percorso per tenere viva la memoria

Un percorso per tenere accesa una luce su una delle più grandi tragedie causate dall’uomo e per consegnare il testimone della memoria alle nuove generazioni.
È questo l’obiettivo di “Ti racconto il Vajont”, ideato dalla Società Filologica Friulana attraverso il “Docuscuele – Centro di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la scuola friulana” – e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia all’interno del programma del 2021 per la celebrazione della “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont”.
Il progetto si articola su diversi sentieri operativi, in un viaggio di esplorazione rivolto ai ragazzi delle scuole, in particolare alle classi quarte e quinte delle primarie e alle secondarie di primo grado, e un ciclo di seminari destinato ai docenti, in uno sguardo che spazia su diverse discipline e che nasce proprio dalla parola “VAJONT”: Valle, Allagamento, Jessi (essere), Orologio, Negligenza, Testimonianza.
Gli incontri formativi per gli insegnanti, gratuiti ed accreditati secondo le line guida del MIUR, si terranno con cadenza settimanale su piattaforma zoom, dalle 17.00 alle 19.00, e si apriranno giovedì 14 ottobre con un incontro dedicato alla Valcellina e ai suoi aspetti morfologici e geologici, oltre che linguistici e musicali, in compagnia di Aldo Colonnello, fondatore del Circolo culturale Menocchio, Antonio Cossutta, guida del Parco naturale delle Dolomiti friulane, e del cantautore Franco Giordani.
Nell’incontro del 21 ottobre verranno approfondite le dinamiche della costruzione della diga e dell’allagamento, con Paolo Paronuzzi, professore di ingegneria dell’Università degli Studi di Udine, e Antonio Cossutta, che illustrerà le proposte didattiche del Parco delle Dolomiti friulane.
L’appuntamento successivo (28 ottobre) verterà sull’essere prima ed essere dopo la costruzione della diga, rimasta come cicatrice nella memoria, grazie agli interventi a cura dell’associazione “Ecomuseo Vajont” e in compagnia di Italo Filippin e Renato Migotti, delle associazioni “Superstiti per la memoria del Vajont” e “Vajont il futuro della memoria”.
Il 4 novembre il giornalista Fulvio Comin, autore di “Vajont: il giorno dopo”, riporterà indietro le lancette del tempo in una cronaca degli eventi di allora e della diaspora successiva degli abitanti di Erto, mentre il fumettista Paolo Cossi, in un’anteprima dell’opera realizzata appositamente per l’occasione, mostrerà come imprimere gli istanti su carta per poterli raccontare ai nostri ragazzi attraverso la tecnica del fumetto.
L’incontro dell’11 novembre, dal titolo “Non solo Vajont: quando non si vuole imparare la lezione”, sarà dedicato agli altri disastri ambientali causati dall’uomo ieri, oggi e (purtroppo) domani, in compagnia di Paolo Paronuzzi, dell’Università degli Studi di Udine, e di Carla Barnaba e Chiara Scaini, del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, che presenteranno il ruolo di scuola e ricerca nella mitigazione dei rischi, portando come esempio le esperienze pratiche in Friuli Venezia Giulia.
L’ultimo seminario si svolgerà il 18 novembre con una testimonianza del museo “Longarone Vajont – Attimi di Storia” per mantenere il ricordo di quanto accaduto e trasmettere il testimone alle nuove generazioni.
A conclusione del ciclo formativo, inoltre, verrà presentata la proposta di sperimentazione didattica rivolta alle classi III, IV e V della primaria, a cura delle docenti Linda Facini, Tamara Pozzebon e Anna Zossi, e quella destinata alle secondarie di I grado, a cura della docente Donatella Bello.
Le attività proseguiranno anche nelle classi degli istituti comprensivi di Faedis, San Daniele Del Friuli, Tarcento e Tricesimo, partner del progetto, con una serie di laboratori di carattere scientifico, artistico, musicale e letterario rivolti alle classi IV e V della primaria e alle secondarie di primo grado.
Per maggiori informazioni e per iscriversi al ciclo di seminari (la domanda va inoltrata entro il 13 ottobre) è possibile consultare l’apposita sezione del sito del Docuscuele: www.scuelefurlane.it, oppure mandare una mail a info@scuelefurlane.it o chiamare il n. 0432-501598 int. 5.

Fonte: Comunicato stampa
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