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Rendere la scienza accessibile per sconfiggere le bufale

E’ il progetto ICTea curato da 6 ricercatori dell’Università di Padova. Tra loro il sanvitese Federico Mason

Rendere la scienza accessibile per sconfiggere le bufale

C'è anche il sanvitese Federico Mason, nel gruppo di giovani ricercatori dell’Università di Padova (cinque ragazzi e una ragazza tutti tra i 26 e i 29 anni: Marco Giordani, Matteo Drago, Francesca Meneghello, Alberto Signori e Tommaso Zugno) che si è dato come missione demolire le bufale sul web.
A dire il vero l’obiettivo che li ha spinti e per cui sono partiti era un altro: diffondere il sapere scientifico in modo semplice, per quanto ciò possa essere fatto.
"Volevamo dare a tutti, anche ai nostri nonni - spiega Mason -, la possibilità di comprendere il funzionamento di alcune tecnologie che, altrimenti, continuano a farci paura perchè troppo complicate o distanti da noi. Il modo più efficacie per diffondere un’informazione corretta non è tacciare di ignoranza chi diffonde teorie del complotto, ma essere disponibili a spiegare a tutti come funziona la scienza, anche se questo richiede più tempo e più fatica. Sicuramente la scienza non è democratica, ma è un dovere di ogni scienziato divulgarla a chiunque non sia in grado di comprenderla in autonomia".
I sei ricercatori hanno così deciso di dare vita a ICTea, un canale Youtube con il quale diffondono - attraverso un linguaggio semplice ma preciso e con un format agile e suadente - verità in ambito scientifico, finendo così anche per smontare le dicerie che purtroppo dilagano sul web.
Diffondere informazioni vere, scientifiche, suffragate da dati e numeri per spiegare come stanno realmente le cose su certi argomenti, con l’idea di non arrendersi alla semplice viralità delle informazioni.
"Ci concentriamo solo su alcuni argomenti - continua Mason - e questo proprio per essere coerenti con l’idea di fare una corretta informazione, frutto di una reale conoscenza. Noi siamo ricercatori dell’ingegneria dell’informazione. Questi sono i temi che conosciamo bene, questi sono dunque i temi su cui abbiamo titolo a parlare. Non siamo tuttologi, per questo non trattiamo altri argomenti. Non sarebbe scientifico, non sarebbe serio".
Il progetto - è giusto specificarlo - è una scelta dei 6 ricercatori, che lo portano avanti nel loro tempo libero. Non rientra nell’attività accademica, anche se l’Università di Padova ha molto apprezzato e non è escluso che il progetto possa, in futuro, essere sposato anche dall’Ateneo Patavino.
"Ogni ricercatore ha dei compiti da assolvere - continua Mason - tra questi ve ne è uno che spesso viene un po’ sacrificato: ed è proprio la divulgazione del sapere. Così abbiamo scelto di attivarci. Ci spaventava un po’ osservare come le teorie del complotto facessero facilmente presa sugli utenti del web. I social, ad esempio, sono una grande opportunità, ma vanno conosciuti ed utilizzati in modo corretto. L’uso andrebbe forse insegnato a scuola".
Il progetto ICTea è presente sui social. Oltre al canale Youtube che ha circa un migliaio di followers è disponibile anche su Facebook ed Instagram. Diversi i temi trattati finora: dal 5G alle banche dati, dall’intelligenza artificiale, al deep fake, dal deep web ai social network.
Federico Mason è nato e cresciuto a San Vito nel 1994. Qui ha frequentato il Liceo scientifico Le Filandiere prima di iscriversi e laurearsi in Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni per poi iniziare il dottorato in Ingegneria dell’Informazione, sempre all’Università di Padova. Nel suo curriculum anche un’esperienza all’estero, all’Università Politecnica della Catalogna, a Barcellona.
A San Vito torna ogni weekend. Ad attenderlo c’è l’impegno come capo scout nell’Agesci San Vito 1. "Ora sono capo reparto - racconta - e trasmettere ai ragazzi quanto ho appreso in tanti anni di scoutismo è qualcosa che mi gratifica molto. La mia esperienza negli scout penso mi abbia educato ad essere curioso, a sperimentare, ad andare a fondo nelle cose. Tutti metodi che mi aiutano oggi nel mio lavoro di ricercatore".
In futuro Federico potrebbe trovare il modo di conciliare ulteriormente le sue conoscenze scientifiche, la passione per l’ICT con l’indole di mettersi a disposizione degli altri, maturata anche negli scout. "Un campo che sto approfondendo - conclude - è quello della cosiddetta Public Safety, come usare le tecnologie dell’informazione nelle operazioni di emergenza".

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