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"L’efficacia del Decreto Rilancio non sia compromessa da burocrazia e tempi lunghi"

L'appello del Presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo, che analizza il provvedimento del Governo

"L’efficacia del Decreto Rilancio non sia compromessa da burocrazia e tempi lunghi"

“Il Decreto Rilancio contiene una vasta serie di misure che corrispondono ai filoni di intervento sollecitati da Confartigianato fin dai primi giorni di marzo. Si dà sostegno a imprese, lavoratori, famiglie per far fronte ai danni molto gravi provocati dalle chiusure delle attività per contenere l’epidemia da Covid19, integrando i primi interventi disposti con i Decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’”.
Il presidente di Confartigianato Pordenone Silvano Pascolo commenta così il Decreto Rilancio e sottolinea la necessità che l’efficacia dei provvedimenti “non venga compromessa dai tempi lunghi di erogazione e dalle complessità burocratiche che hanno ridotto l’efficacia dei precedenti interventi, in particolare sulla liquidità”.
Per quel che riguarda alcune delle misure, di seguito alcune di quelle più significative.
Irap Le imprese con volumi di affari nel 2019 fino a 250 milioni e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi sono esentati dal versamento del saldo IRAP per l’anno 2019 e della prima rata, pari al 40%, dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020. L’importo di tale versamento è comunque escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per lo stesso periodo di imposta
Contributi a fondo perduto La misura si rivolge a soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita iva, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche in forma di impresa cooperativa con un fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro.
A questi soggetti spetta un contributo a fondo perduto, a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 273 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale, variabile a seconda dell’ammontare dei ricavi (20%, 15%, 10% rispettivamente per ricavi e compensi 2019 non inferiori a 400.000, 1 mln. 3 5 mln.) alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e quello del mese di aprile 2019.
L’ammontare del contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi.
Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario.
Credito d’imposta per canoni di locazione La misura riguarda i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con un fatturato fino a 5 milioni di euro ed alberghi senza limiti di fatturato.
I soggetti locatari devono aver riportato, in riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio, una perdita di fatturato non inferiore al 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente.
Il credito d’imposta spetta nella misura del 60% per cento dei relativi canoni.
Per le strutture alberghiere il credito d’imposta spetta indipendentemente dal volume d’affari registrato nel periodo d’imposta precedente.
In caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, il credito d’imposta spetterà nella misura del 30 per cento dei relativi canoni.
Sovvenzioni per il pagamento dei salari L’articolo prevede la possibilità di concedere aiuti di Stato, da parte di Regioni, altri enti territoriali, Camere di commercio, sotto forma di sovvenzioni per contribuire ai costi salariali delle imprese, compresi i lavoratori autonomi, che, a causa della pandemia di COVID-19, sarebbero altrimenti costrette a licenziare i dipendenti.
Naturalmente gli uffici di Confartigianato Pordenone sono a disposizione delle imprese per approfondimenti e assistenza.

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