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Addio a Giuseppe Zamberletti

Fu il Commissario straordinario per la ricostruzione del Friuli dopo il terremoto

Addio a Giuseppe Zamberletti

E’ scomparso nei giorni scorsi, all’età di 85 anni, Giuseppe Zamberletti, colui che nel 1976, Sottosegretario all’Interno, fu nominato Commissario straordinario in occasione del terremoto in Friuli.
Fu lui a gestire la fase dell’emergenza, in un contesto molto difficile, nel quale molto complicato era solo riuscire ad avere informazioni e trasmettere gli ordini. Fu uno degli artefici della ricostruzione e viene oggi ricordato per essere stato uno dei padri della Protezione civile, che di fatto nacque proprio in occasione del sisma in terra friulana. Felice si rivelò, al tempo, l’intuizione di voler affidare ampi poteri decisionali ai sindaci, uno schema riproposto anche nel terremoto dell’Irpinia, per il quale Zamberletti fu ancora nominato Commissario.
Dal 1976 la vita di Zamberletti finì per essere inesorabilmente legata a questa terra, tanto che nel 2006, in un’intervista concessa al nostro settimanale per l’anniversario dei 30 anni del terremoto, disse "Il Friuli mi ha cambiato la vita".
In molti lo hanno voluto ricordare e omaggiare in questi giorni.
"Grazie per quello che hai fatto per la nostra terra, grazie per aver ridato speranza e futuro alla nostra gente". È stato il pensiero del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
"Se il Friuli è uscito con grande slancio prospettico dal post terremoto del 1976 - ha detto Fedriga - lo si deve anche all’opera di colui che, nelle vesti di commissario straordinario per l’imponente emergenza, seppe valutare capacità e determinazione di un territorio storicamente e culturalmente mai domo, delegando ai sindaci molte importanti competenze e coordinando al meglio quello che è ormai conosciuto e riconosciuto nel mondo come il Modello Friuli".
"La nostra regione - ha concluso il governatore - sa apprezzare chi le fa del bene e non dimentica, tributando un saluto composto quanto sincero e riconoscente".
"Ci ha lasciati un grande amico, un uomo che per la nostra regione è stato una guida, un padre che con mano sicura ci ha condotti fuori dall’emergenza del terremoto del ’76. Se c’è un nome che a pronunciarlo mette d’accordo tutti è quello di Giuseppe Zamberletti". Con queste parole si è invece espresso il vicegovernatore nonché assessore alla Protezione civile, Riccardo Riccardi. "Dobbiamo ricordare Zamberletti - ha continuato Riccardi - perché è stata sua l’intuizione e la volontà di creare il dipartimento nazionale della Protezione civile. In questo compito, accanto alla grande preparazione ed esperienza, ha saputo donare tutta la sua umanità diventando per migliaia di volontari di tutta Italia una guida e anche un amico, un maestro".
Parole in ricordo di Zamberletti anche da Sergio Bolzonello, capogruppo del Pd in Consiglio regionale: "Promise alla gente e ai sindaci che il Friuli sarebbe risorto grazie a un modello che ancora oggi viene guardato come esempio per uscire da profonde difficoltà. Chi visse quella tragedia e la ricostruzione può ricordare la passione, l’impegno, la capacita’ d’intervento e l’etica che caratterizzarono quel periodo. Abbiamo perso un maestro che ricorderemo per sempre".

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