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8 marzo: NUOVE RESTRIZIONI FINO AL 3 APRILE

Il decreto ministeriale dell'8 marzo limita movimenti - solo per lavoro - chiude scuole, stadi, teatri, centri commerciali (nei fine settimana). Questo per l'aumento dei contagi da Coronavirus

Parole chiave: Coronavirus (232), Conte (9), Decreto Ministeriale (1), provincia di Venezia (1)
8 marzo: NUOVE RESTRIZIONI FINO AL 3 APRILE

L'Impegno forte, sacrifici richiesti ai cittadini, sforzo comune. La Lombardia e 11 province italiane in condizioni di restrizione fino al 3 aprile. E' stato emanato la mattina dell'8 marzo con Conte in conferenza stampa alle 3.30 del mattino a spiegare le novità del decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta.

DOVE

Il testo identifica alcune aree del Centro-Nord (l’intera Lombardia e poi le province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio-Emilia, Modena, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola, Novara, Vercelli e Asti), dove vengono imposte limitazioni stringenti, ma introduce alcune restrizioni a carattere preventivo anche sul resto del territorio nazionale. Le disposizioni sono valide da oggi, 8 marzo, al 3 aprile 2020, «salvo diverse disposizioni».

SPOSTAMENTI LIMITATI

Nelle zone del Centro-Nord indicate dal decreto sarà istituito «un vincolo a limitare gli spostamenti nel territorio». Si potrà entrare e uscire, solo «per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e di emergenza». Sarà consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio per chi ne avesse esigenza.

DECISIONI

Con l’approvazione di questi provvedimenti vengono meno le «zone rosse» che erano state stabilite all’inizio dell’epidemia

In Lombardia e nelle 14 province del Centro-Nord identificate nel Dpcm «non possiamo più permetterci aggregazioni di persone». Di conseguenza, in queste aree saranno chiuse scuole e università (tranne quelle telematiche), sospese cerimonie civili e religiose, chiusi pub, discoteche e altri luoghi di divertimento, palestre e piscine, ma anche musei e luoghi di cultura. Bar e ristoranti possono restare aperti, ma solo dalle 6 alle 18 e solo se possono garantire che tra un avventore e l’altro ci sia una distanza di sicurezza di almeno un metro.

IN TUTTA ITALIA

Chiusi i musei, sospese le «manifestazioni, spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali» in tutto il Paese. Chiusi inoltre discoteche, pub, scuole di ballo e sale scommesse. Sospesi inoltre eventi sportivi e gare I luoghi di culto possono restare aperti, purché possano garantire la sicurezza dei fedeli evitando assembramenti (ECCETTO CHE LA PROV. DI VENEZIA DOVE INVECE LE CHIESE SONO CHIUSE FINO AL 3 APRILE E NON SI AVRA' NESSUNA CELEBRAZIONE). non potranno svolgersi cerimonie, neanche funebri.

Allegato: decreto ministeriale 8 marzo.pdf (3,38 MB)
8 marzo: NUOVE RESTRIZIONI FINO AL 3 APRILE
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