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1924-2024: un secolo fa accadde

Il 1924, anno bisestile, inizia di martedì. La grande guerra si è conclusa da 6 anni. Dopo i difficili anni postbellici, la miseria, le famiglie, anche quelle del sud, che hanno perso figli e mariti, quelle del nord est che hanno vissuto la profuganza, lentamente stanno ricostruendo un focolare più stabile. L'Italia si appresta a vivere una nuova fase politica: quella di Mussolini e, a giugno, quella del delitto Matteotti (nella foto)

Parole chiave: 1924 (1), Matteotti (1), Corrado (2), Mike Bongiorno (2), Mussolini (6), Marconi (5)
1924-2024: un secolo fa accadde

Il 1924, anno bisestile, inizia di martedì. La grande guerra si è conclusa da 6 anni. Dopo i difficili anni postbellici, la miseria, le famiglie, anche quelle del sud, che hanno perso figli e mariti, quelle del nord est che hanno vissuto la profuganza, lentamente stanno ricostruendo un focolare più stabile.
L’Italia si appresta a vivere una nuova stagione politica, che durerà circa vent’anni. Passerà alla storia con il nome del "Ventennio fascista". Partiti che nascono, altri che si dissociano. Benito Mussolini il 22 ottobre 1922 riceve l’incarico dal Re Vittorio Emanuele III di formare un nuovo governo. Sarà un governo che farà discutere a lungo, fino ad oggi, anche per le modalità con cui si è imposto. Un governo assoluto. Certo migliorò le sorti di vita degli italiani (istituì le pensioni, fece progredire scuola e sanità) ma il prezzo per le opposizioni fu molto caro.

DELITTO MATTEOTTI
Il 1924 è l’anno del delitto Matteotti, che pagò con la vita l’aver denunciato brogli elettorali alle elezioni della Camera dei deputati del 6 aprile. Furono le ultime elezioni multi-partitiche a sovranità popolare svoltesi in Italia prima dell’avvento della dittatura fascista. Le elezioni furono contestate.
Il 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti prese la parola alla Camera dei deputati per contestare i risultati delle elezioni. Matteotti denunciò una nuova serie di comprovate violenze, illegalità e abusi commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni, in un discorso che sarebbe rimasto famoso.
Il 10 giugno Matteotti fu rapito, massacrato e sepolto in un bosco a 25 km da Roma. Nonostante le lunghe ricerche, il corpo di Matteotti non fu ritrovato se non per caso oltre due mesi dopo l’omicidio, il 16 agosto. Poco chiare apparvero da subito le vicende relative al rapimento e all’uccisione.
La moglie di Matteotti, Velia Titta, poetessa sorella del famoso baritono Titta Ruffo, donna coraggiosissima lottò a lungo per la ricerca della verità, fino a recarsi a colloquio con Mussolini. Velia pretese che nessun fascista presenziasse alla partenza del feretro dalla stazione e che nessuna autorità accompagnasse la salma fino al luogo della sepoltura, nel cimitero di Fratta Polesine (Rovigo), paese natale del marito. La tomba di famiglia di Giacomo Matteotti nella cappella di famiglia fu sigillata e vegliata durante tutto il periodo del fascismo.

VELIA TITTA
Molti conoscono la storia di Giacomo Matteotti, ma pochissimi conoscono la storia di Velia Titta, sua moglie, la donna che tra mille avversità gli è stata sempre accanto.
Quando il 10 giugno 1924, dopo anni di minacce, suo marito scompare, lei sa già di essere vedova. Ed è proprio la vita di quest’ultima, per troppo tempo rimasta sullo sfondo, illuminata dall’abbagliante luce riflessa del marito, che la psicologa e scrittrice pisana, Laura Fagiolini, ha deciso di ricostruire e raccontare attraverso una testimonianza intima e straziante. In "Velia - La dignità contro il regime" Intrecci Edizioni, collana Enne, 2022).

1924: EVENTI
NAZIONALI E
INTERNAZIONALI
21 gennaio muore il leader dell’Unione Sovietica Lenin. Il 26 gennaio la città di San Pietroburgo cambia nome e diventa Leningrado.
27gennaio si firma il trattato tra l’Italia e il Regno di Jugoslavia che prevede la suddivisione della città di Fiume: all’Italia spettano l’entroterra e alcune periferie, alla Jugoslavia l’area di Porto Barros. Nel 1945 Fiume passerà alla Jugoslavia e nel 1991 alla Croazia (in città resta una piccola minoranza italiana).
1° febbraio Il Governo italiano riconosce l’Unione Sovietica.
12 febbraio Antonio Gramsci fonda l’Unità, organo del Partito Comunista.
27 giugno le opposizioni al Fascismo, dopo l’uccisione di Matteotti, approvano una mozione in cui si impegnano a non partecipare ai lavori del Parlamento fino a che un nuovo governo non ristabilirà la legalità. E’ la protesa dell’Aventino.
5 ottobre la URI (Unione Radiofonica Italiana) inizia le trasmissioni con un discorso di Benito Mussolini. Anche l’Italia ha la radio! Prima annunciatrice Ines Viviani Donarelli. Per un certo periodo si disse che la prima annunciatrice fosse stata Maria Luisa Boncompagni, poi la ricerca condusse a Viviani Donarelli, violinista e prima vera conduttrice.
Il 1924 si conclude con l’apertura da parte del Pontefice Pio XI, Papa Ratti, della Porta Santa in San Pietro. Dà così inizio all’Anno Santo 1925.
Nel 1921 il CIO aveva deciso che il Paese organizzatore dei Giochi Olimpici, la Francia (Parigi 1924), avrebbe preparato, con il suo patrocinio, anche una "Settimana internazionale degli sport invernali". A Chamonix-Mont-Blanc, dal 25 gennaio al 5 febbraio 1924, si svolsero 16 gare in sei discipline (Biathlon, Bob, Curling, Hockey su ghiaccio, Sci, Pattinaggio), cui presero parte 258 atleti provenienti da 16 Paesi. L’Italia non vinse nessuna medaglia. Durante le giornate di gara, un congresso della Commissione internazionale dello sci, il 2 febbraio, decise la fondazione della FIS, Federazione Internazionale Sci. Nel maggio 1925, preso atto del successo della manifestazione francese, il CIO ritenne opportuno istituire i Giochi Olimpici invernali, da tenersi ogni 4 anni. Le gare del 1924 vennero retroattivamente designate come i "I Giochi Olimpici invernali".
Nel 1924 Guglielmo Marconi riuscì a trasmettere per la prima volta la voce umana fra l’Inghilterra e l’Australia e nel 1930 il panfilo Elettra, ancorato a Genova, inviò un segnale a Sidney in Australia, a ben 22mila chilometri di distanza, che fece accendere l’impianto di illuminazione del municipio di quella città.

1924 A PORDENONE
E IN DIOCESI
Mons. Celso Costantini, delegato apostolico in Cina, va in visita in Manciuria, accolto dalla gente con un "evviva il Papa". Per la prima volta dalla diocesi si va in pellegrinaggio a Lourdes. Anche tra noi le elezioni il 6 aprile. Si svolgono in un clima calmo.
Mons. Luigi Coromer va parroco a San Giorgio in Pordenone, don Umberto Gaspardo arriva a Roraigrande. I Salesiani fondano l’oratorio Don Bosco in viale Grigoletti. Nel Santuario della Madonna delle Grazie solenni festività nel mese di settembre. Il giorno 8 il cardinale Pietro La Fontaine, Patriarca di Venezia, procede all’incoronazione dell’immagine della Vergine delle Grazie. Il terreno un tempo acquistato in via Mazzini per costruirvi l’Ufficio postale viene ceduto alla Cassa di Risparmio di Udine (e di Pordenone ndr). Oggi ospita ancora la medesima Banca.
A Pordenone si costituisce l’Istituto autonomo case popolari. Si costruisce il campo sportivo su un terreno oltre la ferrovia, ceduto dal Comune a una società sportiva. Sempre a Pordenone si costituisce un Comitato per la costruzione del Monumento ai caduti che sarà inaugurato nel 1929 dal principe Umberto di Savoia. L’8 giugno muore Antonio Tomadini, industriale di pasta e pane. Lascia cinque figli in tenera età, cresciuti dalla madre, la signora "Gigia", grande imprenditrice che condurrà anche l’azienda.

PREMI NOBEL
Willem Einthoven fisiologo olandese inventore, nel 1903, dell’elettrocardiografia (ECG) ossia della registrazione, mediante l’apparecchio detto elettrocardiografo, dell’attività elettrica del cuore, rappresentata sotto forma di un tracciato detto elettrocardiogramma.

NATI NEL 1924
Walter Chiari attore italiano;
Marlon Brando attore americano;
Eugenio Scalfari intellettuale e figura storica del giornalismo italiano;
Giovanni Sartori politologo editorialista del Corriere della Sera;
Charles Aznavour ultimo grande chansonnier francese, di origine armena nel 2004 ha meritato il titolo di eroe nazionale dell’Armenia;
Mike Bongiorno padre fondatore della televisione italiana, per oltre mezzo secolo è stato il Re dei quiz, il conduttore più longevo del piccolo schermo, figlio di un italo americano (il nonno di origini siciliane, la madre una torinese, Mike nacque a New York), in Italia arrivò e fece il giornalista. Fu anche arrestato dai nazisti e deportato in campi di concentramento;
Corrado Mantoni uno dei pionieri della televisione italiana, decano dei conduttori con Mike Bongiorno, Enzo Tortora e Pippo Baudo;
Marcello Mastroianni attore protagonista assoluto tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, un Golden Globe e otto David di Donatello. Sfiorò tre volte l’Oscar;
Truman Capote, figura di spicco del panorama letterario e giornalistico americano del secondo Novecento;
Charlton Heston uno dei migliori attori della storia del cinema. Ricordiamo I dieci comandamenti e Ben Hur che nel 1960 gli valse l’Oscar come miglior attore protagonista; meritò il secondo per l’impegno umanitario.

MORTI NEL 1924
Eleonora Duse è stata un’eroina dei palcoscenici internazionali tra Ottocento e Novecento, un modello universale nella storia del teatro italiano;
Franz Kafka, introspezione psicologica e speculazione filosofica sull’esistenza umana sono le due direttrici che riassumono l’opera di uno dei maggiori autori del Novecento, il più illustre della letteratura boema. Tra le sue opere più celebri La metamorfosi e Il processo con Il castello e America, una trilogia incompiuta;
Joseph Conrad tra i grandi maestri del romanzo europeo dell’Ottocento, vita e creazione letteraria ebbero in lui un comune denominatore: l’avventura! Nato a Berdyiv (all’epoca in Polonia, oggi Ucraina) e morto nel 1924 a Bishopsbourne, in Inghilterra.
Anatole France autore di rara eleganza stilistica, insignito della Legion d’onore e del Nobel per la Letteratura 1921), "in riconoscimento della sua brillante realizzazione letteraria, caratterizzata da nobiltà di stile, profonda comprensione umana, grazia, e vero temperamento gallico". Ateo e sostenitore del socialismo, fu messo all’indice dalla Chiesa cattolica, denigrato dai surrealisti, tanto dimenticato che le sue opere sono ancora difficilmente ristampate.

Maria Luisa Gaspardo Agosti

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