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Tecnologia e lavoro, quale ruolo avranno i robot?

E' possibile che un’ondata di progresso tecnologico alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? Per l’economista Wassily Leontief la risposta era affermativa: "Il ruolo dell’uomo come fattore fondamentale della produzione non potrà che ridursi, proprio come il ruolo dei cavalli: dapprima si ridusse e poi fu eliminato". Secondo, invece, Camussone e Biffi, nel loro testo "Lavoreremo ancora?" sembrerebbe esistere una corrispondenza tra intensità e frequenza delle innovazioni (introduzione dell’enegia elettrica, sviluppo del volo aereo, progressi della chimica, alta velocità nelle ferrovie, conquista dello spazio, ecc.) e la crescita dimensionale dell’offerta di lavoro. Questa osservazione è uno dei capisaldi della teoria classica dell’economia: l’innovazione determina lo sviluppo della società e non crisi occupazionale. Ma sarà vero per i prossimi anni?

Tecnologia e lavoro, quale ruolo avranno i robot?

E' possibile che un’ondata di progresso tecnologico alla fine spazzerà via gli esseri umani dalla scena economica? Per l’economista Wassily Leontief la risposta era affermativa: "Il ruolo dell’uomo come fattore fondamentale della produzione non potrà che ridursi, proprio come il ruolo dei cavalli: dapprima si ridusse e poi fu eliminato". Secondo, invece, Camussone e Biffi, nel loro testo "Lavoreremo ancora?" sembrerebbe esistere una corrispondenza tra intensità e frequenza delle innovazioni (introduzione dell’enegia elettrica, sviluppo del volo aereo, progressi della chimica, alta velocità nelle ferrovie, conquista dello spazio, ecc.) e la crescita dimensionale dell’offerta di lavoro. Questa osservazione è uno dei capisaldi della teoria classica dell’economia: l’innovazione determina lo sviluppo della società e non crisi occupazionale. Ma sarà vero per i prossimi anni?
Su questo tema "Tecnologia e Lavoro" si è sviluppato recentemente il Festival dell’Economia di Trento, con la direzione scientifica di Tito Boeri, secondo il quale non è solo il progresso tecnologico ad avere effetti sul mercato del lavoro, è lo stesso mercato del lavoro a influire sulle traiettorie tecnologiche.
In molti paesi negli ultimi decenni si è assistito ad una polarizzazione dell’impiego, con la creazione di lavoro ai due estremi della distribuzione del lavoro per qualifiche: sono cresciuti soprattutto i lavori poco qualificati o quelli molto qualificati, mentre c’è stata una contrazione di quelli che contemplano abilità medie. Secondo Boeri il progresso tecnologico potrebbe essere responsabile di questa polarizzazione perchè ha spinto molte persone istruite, soprattutto donne a partecipare al mercato del lavoro, assumendo persone poco qualificate per il lavoro domestico.
Al Festival l’evento che ha suscitato più curiosità è stato quello con Roberto Cingolani, Direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che ha dialogato con iCub, un robot androide alto più di un metro, con le fattezze di un bambino di otto anni. Secondo lo scienziato l’automazione e la tecnologia stanno attraversando una fase di grande sviluppo e con tutta probabilità diventeranno strumenti fondamentali per chi svolge mansioni usuranti e ripetitive come sono quelle della produzione industriale.
Se in un primo momento il bilancio tra perdita e guadagno di lavoro sarà sbilanciato verso la perdita, è altrettanto vero che le nuove tecnologie daranno vita nel medio e lungo termine a nuovi tipi di lavoro che noi oggi non riusciamo a prevedere, soprattutto dedicati a progettare e supervisionare i nuovi strumenti di lavoro che resteranno tali. Secondo Cingolani, in questo momento storico, dovremmo unire i nostri sforzi non per ostacolare la tecnologia ma per programmare il reskill delle figure professionali già esistenti e la formazione dei lavoratori di domani.
Probabilmente il vero problema sarà l’impatto tecnologico sulla distribuzione del reddito, che come afferma Boeri, dipenderà anche da come sarà distribuita fra la popolazione la proprietà dei robot. Bisognerà quindi vedere come si potrà esercitare su di loro un diritto di proprietà. I robot possono liberare tempo e arricchire chi li possiede, mentre rischiano d’impoverire chi non riesce a trovare lavoro, come il caso dei baristi di Las Vegas rimpiazzati da robot - baristi.
Come afferma il filosofo Remo Bodei, presente al Festival, alla fine ci si chiederà cosa succederà alla coscienza degli individui quando facoltà umane essenziali come l’intelligenza e la decisione si trasferiscono alle macchine?
Fiorenza Poletto

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